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Dopo essere rimasti un'oretta sul letto di Harry a coccolarsi e sonnecchiare, i due ragazzi si alzarono. "Ti mostro casa mia" disse il riccio, tirando Louis per un braccio. "Okay, okay..." rise il liscio.
Videro la camera di Gemma e quella dei genitori, i due bagni, quello sopra e quello sotto, e il salotto, con il divano grigio scuro e i cuscini colorati. " Dopo cena ti porto in giro" gli disse Harry. "Ti brillano gli occhi" replicò Louis, facendolo arrossire.
A cena i familiari di Harry notarono benissimo i cambiamenti che c'erano stati nel rapporto fra i due ragazzi, ma non dissero niente, a parte un delicato "Vedo che avete risolto, bene!" di Anne.
Mangiarono un ottimo stufato con sugo di Anne e verdure tagliate da Robin, poi si alzarono nello stesso momento e Harry annunciò che avrebbero fatto un giro. "Lo presento ai miei vecchi amici" disse, anche se un po' titubante.

"Perché prima non sembravi molto convinto?" gli chiese Louis più tardi, mentre camminavano per arrivare al locale dove tutti i ragazzi di Holmes Chapel andavano la sera. "Ecco... Lo vedrai da solo" replicò nervoso il riccio. Louis notò il suo tremore e gli strinse più forte la mano, ottenendo uno sguardo carico di gratitudine dal fidanzato. "Siamo arrivati" annunciò poco dopo Harry. Entrarono nel posto, abbastanza grande e con una luce soffusa, pieno di ragazzi che si strusciavano gli uni contro gli altri. "Bello questo posto" sussurrò Louis contro la clavicola di Harry, provocandogli una sfilza di brividi. "Tu sei bello" ammise Harry schiettamente, baciandolo poco dopo. "HARRY! Harry, Harry, Harry, cosa ci combini?" disse una voce canzonatoria alle loro spalle. Si staccarono di botto, un ragazzo abbastanza massiccio con i capelli scuri lì squadrava. "Grimshaw" salutò il riccio freddamente. "Oh, avanti, da Nick siamo passati a Grimshaw?" rispose lui. "Oh, da amici siamo passati a stupratore e vittima?" replicò il riccio, a tono. La faccia di Louis mostró tutta la sorpresa che provava. "STUPRATORE?!" gridò, tanto che alcune persone si girarono. "Dopo ti spiego, Lou" disse Harry. "Lou? Awww, è il tuo nuovo fidanzato?" chiese nuovamente canzonatorio Nick. "Esatto" risposero entrambi freddamente, per poi baciarsi davanti a lui. "Oh-oh, BENE! Sappi che non abbiamo ancora finito noi due, Styluccio!" gridò lui, prima di girarsi per andarsene; ma Louis fu più svelto e lo prese per il colletto. "Soltanto io posso chiamarlo così, capito, Grimshaw? Non provare mai più a minacciarlo." Lo disse con una voce talmente dura che Nick non rispose nemmeno e corse via.

"Io e Nick eravamo migliori amici da piccoli, poi però quando ho iniziato a capire che forse ero gay e gliel'ho confidato, ha ammesso di esserlo lui stesso e ha cercato di portarmi a letto, fino ad arrivare addirittura a costringermi, anche se non l'abbiamo mai fatto insieme perché ogni volta riuscivo a cavarmela" raccontò il riccio. "LO AMMAZZO, LO AMMAZZO" iniziò il liscio, ma Harry lo fermò. "Va tutto bene, Lou. Ormai è passata, ora ci sei-ci sei tu, qui con me." Aveva esitato, perché non era ancora sicuro di poterlo dire. Ma il liscio lo prese per i polsi e Harry si ritrovò attaccato al muro con il corpo di Louis che premeva contro il suo. "Lou... Non qui..." sussurrò il minore, sapendo che di lì a poco avrebbe perso il controllo.


"Mm" gemette dieci minuti dopo, sul suo letto, sotto il peso di Louis. "Sei sicuro?" gli chiese lui, dolcemente, con gli occhi pieni di desiderio. Harry annuì, e gemette ancora quando Louis gli lasciò un segno sul collo, un simbolo di gelosia e possesso. Infilò le mani tra i capelli lisci del maggiore, attirandolo a sé. E quel bacio fu passionale, voglioso, le loro lingue si scontrarono e anche i loro denti. "Haz" chiamò Louis. Lui capì e si tirò su seduto, togliendosi la maglietta. "Lou-Lou, io sono vergine" mormorò in imbarazzo il riccio, abbassando lo sguardo. Ora Louis lo avrebbe ripugnato, a 19 anni ancora vergine! "Haz-Amore" chiamò Louis, facendo brillare gli occhi verdi del minore per quel soprannome "Amore, lo so, ti fidi di me?" chiese. "Si, Lou" rispose quello. Louis sembrava quasi...Intenerito? Si tolse la maglietta velocemente e si buttò di nuovo su Harry, baciandolo sul collo, provocando una serie di piccoli brividi al riccio. Poi lo guardò come per chiedere il suo consenso e, al cenno del minore, Louis gli sfilò i pantaloni e fece lo stesso con i suoi. Osservò il corpo quasi nudo del più piccolo. "Sei perfetto" mormorò. Le guance del riccio si imporporarono. "Anche tu" rispose sussurrando contro il suo orecchio, stranamente non balbettando. Si tolsero velocemente i boxer e Harry arrossì. Louis fece una risata leggera prima di dirgli "Girati, piccolo" e infilare a quel punto un dito nel buchetto stretto del riccio, il quale non si aspettava un dolore così forte e gridò. "Haz, va tutto bene?" gli chiese il maggiore preoccupato. Lui annuì. "Sì, ma sbrigati" rispose. Louis non se lo fece ripetere due volte e infilò subito tre dita, accarezzando i riccioli di Harry per distrarlo. "Okay, girati verso di me" gli sussurrò. Lui lo fece e il liscio entrò dentro di lui. Harry nascose il suo viso nell'incavo della sua spalla. "Non nasconderti, amore" gli disse Louis. Harry si allontanò da lui e così il più grande poté vedere il suo volto, le labbra arrossate, gli occhi lussuriosi, le guance imporporate. Rischiò di venire soltanto per quella visione. Aumentò la velocità delle stoccate, forti ma allo stesso tempo delicate. Il riccio inarcò la schiena e Louis intrecciò le proprie dita alle sue, appoggiando le loro mani sul cuscino, mentre con l'altra mano stringeva forte il lenzuolo. "Mh-MH-LOU" urlò Harry e il liscio capì di aver trovato il suo punto, quindi ripeté il movimento e vide il piacere distendersi sulla faccia del riccio. "Mhh" gemettero insieme. Louis rese le stoccate più lente e passionali; vennero contemporaneamente, Louis dentro Harry e Harry sul suo stomaco. "Lou" sussurrò Harry, con il viso stravolto dal piacere. Louis si stese accanto a lui, con i capelli disordinati e gli occhi liquidi di piacere. "Haz" rispose lui.
"Ti amo" sussurrò il riccio, attirandolo a sé per baciarlo. "Ti amo anche io" mormorò il liscio, contro le sua labbra.

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