-Direi che è andata alla grande, no?-
So che Luke cerca di sdrammatizzare, ma non posso fare a meno di pensare che tutta questa situazione è assurda.
Mormoro un "non sei divertente" scoccando un occhiata a Luke, però il mio sguardo finisce su Padmè.
Quante volte ho pregato la Forza di ridarmela? Di avere indietro il tempo che ho perduto?
Ed ora che è qui, tra le mie braccia, non riesco a non pensare che non me lo merito, che tutto questo è sbagliato.
Non mi perdonerà mai.
-Si che lo farà- le parole di Luke, mi spingono ad osservare mio figlio.
L'ho detto a voce alta?
-Lei è così buona, io invece...- mi zittisco, Luke mi guarda con convinzione.
-Tu anche lo sei, se così non fosse, io e Leia secondo te saremmo ancora qui?-
No. È la risposta che mi urla la mia mente, perché so bene che ha ragione.
Sento le dita di Padmè sulla guancia, è tutto così surreale, tutto cosi...
-Non è un sogno? Sei davvero tu?- le parole che Padmè sussurra, socchiudo gli occhi godendo di quel contatto.
Mi porto le sue dita alle labbra, donando un bacio su di esse, è il mio modo per farle capire che "no, non è un sogno".
Un colpo di tosse da parte di Luke, mi fa tornare alla realtà, ed allo stesso tempo ricorda la sua presenza.
Luke è imbarazzato ed al tempo stesso sembra felice, però ha anche la prontezza di defilarsi.
-Oh credo che....mi stia chiamando Leia, ha bisogno di me-
Scocco un occhiata colma di gratitudine a Luke, che in risposta sorride.
Il sorriso da "mi devi un favore, sappilo", ma in quel momento non ci dò molto peso.
Nel sentire il nome Padmè sussulta, andando ad osservare il vuoto "Leia" mette a fuoco Luke come se lo vede per la prima volta, ed ora osserva prima Luke e poi me. Sta iniziando a mettere insieme i pezzi, glielo leggo negli occhi.
-Luke- sussurra, ed alcune lacrime le scendono lungo le guance -oh Luke-
Luke ci oltrepassa, non smettendo di sorridere, sparendo nella strada dietro di me.
La presenza di Padmè mi rassicura e destabilizza allo stesso tempo come quando ero giovane, quello che sento per Padmè non è cambiato per niente nonostante gli anni.
Padmè prova a tirare giù del tutto il cappuccio, blocco le sue dita, non voglio che mi veda in questo stato.
-Sono diverso dall'ultima volta che ci siamo visti, sono...-
-Non dirlo, perché non è così, per me non sei un mostro- sussurra Padmè.
-...stavo per dire pieno di cicatrici, mezzo robot, ed a un passo dalla tomba, ma grazie buono a sapersi-
Padmè scuote il capo, la sento dire "non cambierà mai" ma sta sorridendo.
-Com'è possibile? Ho visto...-
Lo sguardo di entrambi va verso il mio braccio destro, Padmè ha un espressione triste nel comprendere ciò che è successo.
-Non potevi saperlo, hai visto la mano con la spada, ed hai creduto a ciò che ti hanno detto...-
-Se avessi indagato più affondo, se non mi fossi fermata alle apparenze, forse...-
Come ho fatto io, quando mi sono messo recato su Polis Massa dopo aver scoperto l'esistenza di Luke e Leia, l'unico luogo dove Padmè avrebbe potuto partorire con discrezione. Il droide, forse anche per il tempo passato era in condizioni pietose e semi-distrutto, ed io ho creduto che quello che trasmetteva fosse l'ultimo ricordo di Padmè*.
C'è del buono in lui...io lo so...
Sapere che era morta, pronunciando quelle ultime parole, mi ha devastato profondamente.
-Però non capisco, Obi Wan ha detto che eri perduto...-
Obi Wan.
Ed inevitabilmente tornano alla mente con prepotenza i ricordi di Mustafar.
Quando è andata in scena la mia disfatta, non posso che esserne consapevole.
Le parole che il mio vecchio maestro mi ha rivolto contro mi rimbombano nella testa, ancora come se fosse successo il giorno prima.
"Tu eri il prescelto, Anakin! Era scritto che distruggessi i Sith non che ti unissi a loro! Dovevi portare equilibrio nella Forza! Non lasciarla nelle tenebre!" Ricordo ancora la sua incredulità, nel comprende che mi ero perduto, smarrito, ed il suo orrore, il suo sgomento nel comprendere che il suo ex Padawan, suo fratello era anche quello che gli urlato dritto in faccia
"io ti odio" dettato dalla rabbia cieca e dal dolore, sono consapevole di avergli spezzato il cuore quel giorno.Ed ora quell'odio è ritornato a farsi vivo, in maniera quasi prepotente, dopo che ho capito che hanno cercato di mettere Padmè contro di me.
Obi Wan ha cercato di mettere Padmè contro di me, usando come scusa il fatto che Darth Vader sia il male, quello che ha ucciso Anakin Skywalker.
Colui da distruggere, essendo il braccio destro dell'imperatore, quello che non dovrebbe esistere.
-Ha preferito dirti che ero perduto, piuttosto che dire la verità, che mi ha lasciato a morire su Mustafar-
-Non ci credo, Obi Wan non lo farebbe...- la sua voce viene soffocata dalle mie urla.
-Non ci posso credere! Dopo tutto quello che è successo, lo difendi ancora?- faccio qualche passo indietro, scuotendo il capo.
-Non lo sto difendendo! È solo che faccio fatica a crederci, per anni a credere che tu fossi morto, tu non puoi...-
-...capire? Ho passato anni a mettermi il cuore in pace, perché non riuscivo ad accettare che tu fossi morta, mi davo la colpa credendo di aver ucciso sia te che i nostri figli! Quindi non dirmi, tu non puoi capire, non farlo-
Afferro le spalle di Padmè, le stringo con forza, sono pieno di rabbia ma al tempo stesso alla ricerca del suo perdono. Crollo sulle ginocchia, osservando il mio angelo, appoggio la fronte contro il suo grembo.
-Perdonami, amore mio, angelo mio, io non ho saputo fare l'unica cosa che avrei dovuto fare, proteggere te e la nostra famiglia- le braccia di Padmè si stringono intorno alla mia testa, sento i suoi "ssh" e le dita delle mani che mi accarezzano i capelli.
Mi sento egoista, eppure allo stesso tempo trovo che non sia giusto, dovrebbe odiarmi per quello che le ho fatto, l'ho quasi uccisa.
Eppure nei suoi occhi, leggo lo stesso amore incondizionato di quando ci siamo sposati ed amati in segreto.
-Non potrei e non riuscirei ad odiarti, nemmeno se volessi, Ani- si inginocchia per essere alla mia stessa altezza, un sorriso mi nasce sulle labbra, riflesso del suo.
Come fa? Come fa a perdonare qualcuno come me? Come fa a non essere schifata per ciò che sono? Per ciò che le ho fatto? Ad avere questo amore incondizionato per me?
-Padmè...- scuote il capo, e posa il dito indice sulle mie labbra.
-Oh Anakin, abbiamo tempo per parlare, ora voglio solo che mi abbracci-
Rimaniamo così in silenzio, abbracciati, godendoci quel piccolo momento di pace, di tranquillità e di ritrovamento.
*: L'informazione provenie da internet (da L'insolenza di R2-D2).
Nel caso a qualcuno interessi vi lascio la fonte da cui ho preso spunto: https://insolenzadir2d2.it/darth-vader-i-primi-spiragli-di-redenzione-arrivano-ascoltando-le-parole-di-padme/16454/
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Darth Vader - Storia di Vendetta e di Riscatto
FanfictionSono passati anni dal famoso Ordine 66 che ha messo in ginocchio i Jedi, portandoli sull'orlo dell'estinzione. L'impero è più forte mai, ma alcune crepe si stanno iniziando a formare, a cominciare dal braccio destro dell'imperatore, Darth Vader. E s...