Darth Vader - Storia di Vendetta e di Riscatto

Le cose non dette, sono le cose più pericolose

Una volta arrivato alla Dark Soul, adagio Luke sulla branda che ho sistemato in cambusa anni dietro,  andando poi dritto  all'olocomunicatore.

Inizio a trafficarci, per capire se è possibile comunicare con il resto della Galassia, quando mi appare davanti Ahsoka.

Ha un aria provata, stanca ed arrabbiata, glielo leggo negli occhi, sta cercando di comunicare qualcosa.

L'hologramma è frammentato, è quasi un miracolo che io riesca a capire ciò che sta dicendo, qui su Dagobah prende malissimo.

-Anakin, spero... non sia in viaggio... che non.... facendo... di stupido- 

Ahsoka riprende a parlare ha una faccia cupa che non mi piace per niente, anche se faccio fatica a comprendere ciò che dice. 

Trattengo a stento l'impulso di prendere a pugni l'olocomunicatore, magari funziona meglio.

-Leia... trauma cranico... costole rotte... poteva andare peggio...- Ahsoka volta il capo verso qualcuno, la vedo estrarre le sue spadelaser dare le spalle al comunicatore ed iniziare a parare dei colpi di Blaster.

Nel raggio d'azione entrano Han Solo che tiene in braccio Leia svenuta, gli Stormtrooper che sparano, andando a colpire il comunicatore che fa cadere la comunicazione.

-NO!- sbatto un pugno con forza contro il comunicatore, la forza con cui ho sbattuto il pugno legato ed unito alla protesi oltre ad avere lasciato un ammaccatura, ha assettato il comunicatore su un altro messaggio.

Mi ritrovo davanti a Palpatine, il cappuccio che mostra appena il suo volto sfigurato ma il sorriso distorto e maligno non lo nasconde.

-Darth Vader, spero che il mio messaggio ti sia arrivato forte e chiaro, la prossima volta punterò ad uccidere, ma ti ho contattato perché ho bisogno che tu vada su Mustafar a recuperare l'holocron Sith-

Osservo il vuoto, consapevole che se ha lasciato quel messaggio sibillino, vuol dire che voleva farmi sapere che dietro all'attacco di Leia ce la sua firma, e se Palpatine vuole l'holocron, ha in mente qualcosa di molto peggiore della Morte Nera.

Tornare su Mustafar è l'ultima cosa che voglio fare, ci sono troppi ricordi, troppo dolore, troppo... tutto.

-Papà?- volto il capo verso Luke che si trova sulla porta, si guarda attorno con aria stranita.

-Non volevo svegliarti- mormoro.
Mi allontano dal comunicatore, per dirigermi verso la mappa Olografica per tracciare una possibile rotta.

-Che cosa è successo?-  osservo l'olomappa con sguardo assorto, prima di spostare lo sguardo su Luke.

Gli spiego brevemente ciò che è successo con Yoda, ed anche del messaggio di Ahsoka.

Spero di aver captato bene il messaggio, e soprattutto spero che Leia si riprenda.

Luke fa un sospiro di sollievo, salvo poi notare la mia faccia cupa, e la sua espressione di sollievo scompare.

-È una buona notizia, no? Eppure hai la faccia di uno che sta per morire- inarco un sopracciglio, Luke si rende conto soltanto dopo di ciò che ha detto "battuta infelice, scusa".

-L'imperatore vuole che recupero una cosa per lui su Mustafar, un holocron Sith-

Luke si avvicina alla olomappa, osserva il pianeta di lava, all'apparenza così insignificante ma non lo è per niente.

-Come se Palpatine avesse bisogno di altro potere, lo distruggerai?-

Se distruggo l'holocron, sicuramente darei una batosta a Palpatine, ma ci sarebbe una ritorsione.