Epilogo

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Le onde placide colpiscono le sponde del lago, ogni tanto qualche creatura spunta a pelo dell'acqua per poi sparire di nuovo nelle profondità, mentre dall'altro lato si estende per perdita d'occhio la foresta di Takodana.

Con gli occhi chiusi mentre mi godo quel piccolo momento di tranquillità, sapendo bene che durerà poco.

Li sento prima ancora di vederli, ed un sorriso mi spunta sulle labbra, pensando al terremoto che sta arrivando.

In questo caso però, il terremoto porta il nome e cognome di Jayla, Jaina e Jace Skywalker.

Jayla ha otto anni, i gemelli Jaina e Jace hanno quattro anni e mezzo.

Gli schiamazzi dei bambini mi arrivano alle orecchie, li vedo che spuntano da dietro una schiera di alberi, stanno per dirigersi verso la casa che da sul lago.

Finché non si rendono conto della mia presenza, ed alla fine divento io il loro obiettivo, e mi ritrovo preso d'assalto finendo per terra.

-Oh no! Soffoco! Aiuto!- urlo fingendomi disperato.

Sono sopravvissuto a tutto, tranne che a dei bambini che si stanno palesemente divertendo sulle mie spalle.

Jace, mi si piazza sulla faccia, inizia a ridere quando provo a mandarlo via facendo delle pernacchie sul suo stomaco ma ride tutto contento, mentre Jayla e Jaina mi si lanciano addosso, ridacchiando.

-Bambini, lasciate respirare vostro nonno- una voce finisce per convincere i bambini a lasciarmi andare, quando Jace si sposta mi ritrovo ad osservare Padmè che mi sorride, aiutandomi ad alzarmi.

-Mia salvatrice-.

Poso le labbra su quelle di Padmè, ed arriva un "bleeah!" da parte dei bambini, cosa che fa voltare sia me che Padmè verso i bambini e ridere delle loro facce.

Sono passati vent'anni da quando Palpatine è morto, e da quando la Galassia è in pace.

Pace.

Una parola che non avrei mai pensato di poter sentire di nuovo dopo anni, e soprattutto di poterla vivere.

Ahsoka ha fondato un nuovo ordine Jedi convincendo Ezra ad aiutarla, accettano sia Jedi che Sith, perché dopo tutto una volta erano una cosa sola.

Hanno chiesto il mio aiuto, Ahsoka mi ha chiesto aiuto all'inizio ho rifiutato, ho visto e fatto troppe cose che mi bastano per una vita intera, Padmè invece mi ha convinto ad accettare.

Ma arrivato ad una certa età le mie giunture hanno detto basta, ho appeso la spadalaser al chiodo, anche per stare di più con Jaden.

Già, Jaden Skywalker, il terzo figlio mio e di Padmè.

Il fatto che Padmè abbia avuto ragione sul fatto che era maschio, l'ha rinfacciato per quasi un anno.

Un degno figlio di Anakin Skywalker, ha fatto la sua entrata nel modo più spettacolare possibile: a Padmè si sono rotte le acque durante il matrimonio.

Voleva urlare al mondo la sua presenza, è direi che c'è riuscito benissimo.

In quel momento mi sento tirare per una manica, abbassando lo sguardo noto Ben che mi osserva.

Ben ha quasi sette anni, ed è l'unico figlio di Leia e Han Solo.

Ha i capelli corvini tendenti al nero, esattamente come sua nonna Shmi, è uno dei pochi ad aver ereditato qualcosa da lei.

Potrei dire che me la sono cercata di ritrovarmi Han per genero, visto che ho lasciato che Leia andasse alla ricerca di se stessa in giro per la Galassia, in compagnia di Han Solo.

-Un incubo, Ben?- il bambino annuisce, tirando su con il naso, lo prendo in braccio.

Sia io che Padme vediamo schizzare AJ fuori dalla schiera di alberi urlando un "è tutto sotto controllo, nonno!", se non fosse per i capelli rossi AJ assomiglia a me quando avevo la sua età, ha deciso che voleva diventare un Jedi nonostante sappia ciò che comporta ma vuole seguire le orme di suo nonno e di suo padre, Luke è orgoglioso del suo primogenito.

In quel momento dalla schiera di alberi, spunta anche Jaden che si blocca vedendo sia me che Padmè.

Jaden ha i capelli corvini come Padmè, i miei occhi azzurri, ed è molto alto con grande sconforto di Luke e Leia che non hanno preso la mia altezza.

-Non è colpa mia, giuro! Sono Jayla, Jaina e Jace che non sanno stare fermi!- urla Jaden, schizza via per seguire AJ.

Quei tre sono i degni figli della loro madre, hanno lo stesso temperamento indemoniato di Mara, con buona pace del povero Luke.

Padmè dona un bacio sui capelli a Ben, prima di allontanarsi per andare a controllare quei tre scalmati e per aiutare Jaden e AJ.

Io e Padmè abbiamo voluto costruirci la nostra piccola oasi di tranquillità su Takodana, l'unico pianeta che ad entrambi ricorda Naboo ed il suo verde lussureggiante, ci serviva un posto tranquillo per ricominciare da zero, ed il più lontano possibile dalla Nuova Repubblica, Luke e Leia hanno tentato di farci desistere visto che Takodana è uno dei pianeti più lontani, se loro sono testardi, io e Padmè lo siamo molto di più.

Faccio sedere Ben sulle mie ginocchia,  il bambino mi osserva con quei occhioni, uguali a quelli di Leia.

Ben vuole raccontarmi il suo incubo lo sento, ma sembra che qualcosa lo blocchi dal farlo,  abbassa gli occhi e tira su con il naso.

-Puoi raccontarmi tutto lo sai, quello che mi dici rimarrà tra noi due-

Ben si morde il labbro inferiore, mi racconta che ha sognato che Leia e Han stavano discutendo, ma non è quello ad averlo spaventato.

-H-ho s-sentito una voce, ha detto che io sono speciale, che posso evitare che accada, ha detto che io ho la fossa nel sangue...che cos'è una fossa, nonno?-

Ci metto un po' a capire che cosa intende per fossa, quando lo vedo che aggrotta la fronte "fo...foz...for...", a quel punto mi scappa una risata.

-Non una fossa, la Forza, Ben- gli dico sorridendo gentile, anche se mi domando di chi sia la voce che ha sentito Ben.

Leia ed Han sono stati categorici su questo, avrebbero parlato a Ben della Forza soltanto quando sarebbe stato pronto, per non costringerlo a scegliere una strada imposta da qualcun'altro.

-Ho sentito freddo, tanto freddo, ed una risata-  sussurra Ben.

-Una risata?-

-Si, una risata cattiva-

Ben si stringe nelle spalle come se il solo pensarci gli mettesse paura, devo trovare il modo per distrarlo un po'.

Mi guardo intorno, in cerca di un po' di ispirazione, Jayla si trova vicino alla riva del lago che osserva rapita Jaden e AJ che si allenano con le spadelaser, sposto gli occhi vedo attraverso la finestra di una stanza della casa, Padmè che sta leggendo un libro ai gemelli, Jaina e Jace sonnecchiano con la testa che ciondola, pronti a cedere al sonno da un momento all'altro.

-Che ne dici... se ti racconto una storia?- domando con un sorriso.

Ben mi osserva ha lo stesso sguardo che fa Leia, quando cerca di capire se la persona che ha davanti sta cercando di raggirarla.

-Che storia, nonno?- domanda Ben, ho la sua attenzione, ma non è del tutto convinto.

-Una storia che se tua madre, sa che te sto per raccontarla mi ucciderà nel sonno, quindi non dirle nulla eh-
Ben annuisce, provando a nascondere la risatina che gli è scappata comunque.

Per quanto provi a nasconderlo, Ben è curioso, vedo i suoi occhioni che mi osservano, come se non volesse perdersi una sola parola.

-Tanto tempo fa in una galassia lontana, lontana, viveva un Signore dei Sith, ed il suo nome era Darth Vader...- inizio a raccontare la storia.

Una storia che parla di come Darth Vader sia riuscito a riscattarsi dopo anni di completa solitudine nell'oscurità, di come Anakin Skywalker sia riuscito a vendicarsi dopo anni passati nell'ombra di colui che gli ha portato via tutto e gli ha distrutto la vita.

Una Storia di Vendetta e di Riscatto.

Darth Vader - Storia di Vendetta e di RiscattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora