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Una volta a casa mi misi sul divano e iniziai a pensare che cosa volesse da me quella donna, non voglio fidarmi di lei, non riesco a percepire un briciolo di bontà in quella proposta.
Guardai la mia pistola appoggiata sul tavolino, l'avevo appena usata con qualcuno che non fosse mio padre o le persone del gruppo, specialmente in un luogo aperto con telecamere ovunque.
E se una di quelle mi avesse ripresa?
Mille paranoie mi rimangono in testa come un ritornello angosciante di un tormentone estivo.
Mercoledì e giovedì passano in fretta e sono ancora indecisa, il mio orgoglio vorrebbe lanciarsi, raggiungerla Sabato ed ascoltare tutto quello che ha da dirmi, mentre invece il mio cervello mi continua a negare di andarci.
Alla fine mi convinco e sabato salgo in auto e mi dirigo verso il deserto.
Percepisco l'ansia che aumenta man mano che mi addentro nel deserto, vago per chissà quanto in cerca di una possibile roulotte bianca, rosa e azzurra.
Dopo un po' vedo proprio auella roulotte, nell'vvicinarmi vedo che vi sono altre donne assieme a quelle, una più spaventosa dell'altra.
Accosto, faccio un sospiro profondo ed esco dall'auto.

-Bene Bene, guarda chi si rivede, la cowgirl ha accettato la mia proposta.

Le risate delle donne affianco a lei sono quasi insopportabili, non ci do peso e guardo lei, la donna che mi ha invitato qui.

-Adesso mi dici di cosa si tratta?
-Accomodati, presto lo scoprirai, vuoi una birra dolcezza?
-Non b-

Senza neanche farmi finire mi lancia una birra e per fortuna riesco a prenderla prima che cada, mi fa sedere con loro e rimango in silenzio ascoltando i loro discorsi noiosi.
Vicino a me ho una ragazza che deve avere circa 30 anni  é una gitana, la riconosco dai lineamenti, anche io conoscevo una persona gitana ed era molto simile a lei. Affianco alla gitana vi erano invece altre due donne.
Io rimango in silenzio per tutta la loro conversazioni su cose che nemmeno riesco a capire.

-Ehi Zulema, sei sicura che questa ragazzina sia al caso nostro?
-Saray, stai calma, ovvio che sarà utile, l'ho vista ad usare l'arma, è davvero abile.

Ho appena scoperto il nome di quella donna, Zulema, un nome un po' strano, evidentemente non 100% spagnolo, forse di qualche zona dell'Arabia o Africa del Nord.
Zulema entra nella roulotte ed esce con un foglio di carta e una penna, inizia a disegnare nel mentre che parla.

-Noi entreremo in questa gioielleria esattamente alle ore 18.56, 4 minuti prima della chiusura, ho studiato a fondo questo negozio e 10 minuti prima della chiusura non è mai pieno, é deserto. Una volta entrate abbiamo 4 minuti per distrarre le guardie, questo ci penserà saray e voi altre due, a coprirmi le spalle ci sarà la ragazzina e poi ci sono io che prendo la refurtiva. In fine usciamo ed entriamo in un camion che ci porta direttamente fino a qui, e boom.

Solo ora mi rendo conto che le mie paranoie erano completamente vere, mi inizio a vedere in carcere, con i miei genitori delusi e i miei amici disperati, io in mano ad un branco di deliquenti che riusciranno a distruggermi la vita.

-Ma tu sei pazza! Io non collaborerò mai in una rapina.

Esordisco arrabbiata, ma mi ritrovo in pochi secondi vicino al suo viso, mi tiene per il colletto e stringe la presa così forte da farmi perdere il fiato, adesso ho seriamente paura.

-Io ti ho dato due opportunità: stare a casa tua e venire qui, tu hai scelto la seconda e una volta dentro non si esce più. TUTTO CHIARO!?

Annuisco terrorizzata da una sua possibile reazione negativa, mi sento indifesa davanti a lei, mediamente non permetterei a nessuno di toccarmi o di fare il gradasso con me.
Mi rendo conto di non avere più vie di scampo.

-Domani faremo un altro incontro qui. Stessa ora. Vedi di farti trovare qui, perche se non ti vedo, ti vengo a cercare, e se ti trovo, i tuoi genitori dovranno faticare per ricostruirti il tuo bel viso che ti ritrovi chiaro??? E la cosa vale anche se lo dici a qualcuno, perché io verrò a saperlo.

Mi lascia e mi ricompongo, in che guaio mi sono cacciata!!!

Buscando tu mano |Zulema Zahir|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora