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-Si...voglio unirmi

Non ero più in me, la Fe che conoscevo io mi aveva appena abbandonata, la Fe tranquilla, che si era ripromessa di non usare mai le armi e il modo di difendersi oltre a quello che le era stato insegnato, adesso non posso tirarmi più indietro, sono dentro fino a sopra alla testa, faccio parte di una banda criminale.
Una volta accettato Zulema mi mostrò meglio il piano, io sarei stata la sua "protettrice" qualsiasi momento in cui mi rendevo conto che fosse in pericolo dovevo intervenire e, se non fossi intervenuta, meglio che non lo dica...
La rapina era settimana prossima, venerdi, le previsioni del tempo dicevano che ci sarebbe stata la nebbia, ideale per poter scappare ancora più indisturbate.
Tornai a casa e mi preparai un caffè, non avevo fame, lo stomaco mi si era chiuso, ero preoccupata.
Zulema mi disse che sarei dovuta andare ancora da lei domani per iniziare l'allenamento, dovevo portarmi quslche cambio, perché sarei rimasta con lei fino al giorno della rapina, questo significava convivere con una persona di cui  adesso provavo sia paura che rabbia.
Presi uno zaino e misi dentro il necessario, dei cambi, le mie pastiglia, la mia APX e dei caricatori, il caricatore per il telefono e un libro, in caso mi annoiassi così tanto da cercare un modo per ignorarla.
Al mattino del giorno dopo raggiunsi la sua roulotte, e fui accolta da lei, completamente vestita, non riuscivo a capire se andasse a dormire già vestita o semplicemente non dormiva affatto.

-Hai fatto colazione dolcezza?
-No
-L'unica cosa che posso darti è una birra
-Alle 8 del mattino?
-Senti non ho cibo per bambini con me eh
-Non sono una bambina. Ho 23 anni.
- Cara, fai tenerezza quasi

Cercai di mantenere la calma, non avrei mai potuto batterla in questo campo, doveva sempre avere l'ultima, cosi rimasi in silenzio, ma si avvicinó a me togliendomi bruscamente lo zaino e controllando il suo interno.

-Vestiti, caricatori, la pistola e queste cosa sono?

Tirò fuori le scatole delle mie medicine e mi guardó.

-Le mie medicine
-A cosa ti servono
-Mi servono e basta
-Che malattia hai
-Non so il nome
-E allora dimmi cosa ti provoca e cosa te lo fa venire
-Quando...sono in posti affollati, chiusi, c'è tanta confusione mi viene un forte mal di testa, che mi provoca la nausa e nei peggiori dei casi perdo i sensi
-Che discarica mamma mia, a 50 anni che fai? Ti ricoverano in una casa di riposo?

Mi sento quasi ferita da quella sua battuta, non è la prima a farmi questa tipologia di battuta, in molti mi deridono per ciò, nonostante la mia sia una cosa seria, soffro fin da piccola, e c'è stato un periodo in cui perdevo i sensi tutti i giorni e in testa avevo una grandissima confusione, dimenticavo anche qualsiasi cosa.

-Sto scherzando dolcezza, non te la prendere

Rimette le cose nello zaino, lo richiude e me lo rilancia, lo prendo giusto in tempo.

-Mettiti qualcosa di comodo, adesso inizia l'addestramento.

Buscando tu mano |Zulema Zahir|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora