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-Non perdere tempo, se vedi che abbassano le mani sotto al bancone gli spari.
-Non posso sparargli! Ho un codice personale
-Cosi ti sblocco, ma che cazzo me ne frega del tuo codice
-Non...non fai ridere
-Sti cazzi!? Devi sparargli, non ammazzarlo, sfioraro, mettigli paura.

Eravamo io e Zulema in piedi nella roulotte, mi stava già "Addestrando". Mi faceva male la testa a pensare che dovessi in qualche modo ferire un essere umano, e nei peggiori dei casi ammazzarlo.

-Perche non lo fai tu?
-Io sono il capo, comando io, e quindi la rapina la faccio io
-Quindi a noi ci usi e basta?
-Saray no
-Vuoi usarmi??

Non mi rispose, e così iniziò a crescere in me la rabbia, tanto che feci per uscire dalla roulotte ma mi ritrovai completamente contro il muro e davanti a me si appiccicó Zulema, evidentemente molto più di me.

-tu non vai da nessuna parte. Non me ne frega un cazzo se ti sei offesa, non ti basta che divido i soldi anche con te!?
-Ti sto odiando.
-Non sei l'unica principessa di sto cazzo, ti ho dato sempre l'opportunità di andartene, eppure sei ancora qui, la colpa adesso di chi è!? Mia o tua!?

Il corpo di Zulema preme sul mio e il suo viso é davvero vicino a lei, mi sento strana, quasi come se fossi sotto un incantesimo, non riesco a distorgliere lo sguardo dal suo, in realtà non riesco a muovere nessun muscolo o arto.
La sua mano prende il mio viso e me lo porta più verso di lei, sento il mio cuore che batte cosi veloce che potrebbe uscire dal mio petto.

-Io vedo in te del talento, che non puoi sprecare, sei dannatamente brava con quella cazzo di pistola, quindi voglio darti l'opportunità di usarla per ciò che è stata creata. Tu non puoi rimanere chiusa nella tua camera con questo talento, devi sfruttarlo. Te lo ripeto per un ultima volta, vorrei che tu partecipassi, se no, te lo dico che puoi andartene quando vuoi, ma devi dirmelo.

Il suo tono era pacato, quasi se volesse rimproverarmi ma allo stesso momento elogiarmi.

-Quindi, rimani?
-Si...
-Bene

Si stacca da me ed esce dalla roulotte, facendomi segno di seguirla, rimango in quella posizione per qualche secondo, faccio un respiro profondo e la seguo fuori.
Passo l'intero pomeriggio a testare mosse di difesa, mai viste e provate prima, mi ritrovo un po' stordita infatti.
Non riesco a smettere di pensare a quello che é successo.

Buscando tu mano |Zulema Zahir|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora