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Ero riuscita in qualche modo a mettermi in contatto con i miei amici, non tutti, solo la mia migliore amica, il mio migliore amico e gli altri hanno tutti trovato un lavoro all'estero e sono partiti, facendo sparire le loro tracce, proprio come ho fatto io quasi un anno fa.
Ho dovuto spiegare tutto alla mia amica, e mi sentii meglio a parlare con qualcuno di diverso, ormai cedevo sempre le solite 4 persone, ed era diventato stancante, tranne per una.
La mia amica rimase un po' scossa da tutti i miei racconti, le sembrava di essermi stata lontana una vita intera, come dei vecchi amici che si rincontrano dopo 30 anni, c'è quello che non é cambiato per nulla, e quello che invece è diventato totalmente l'opposto o meglio di prima.
Fu più interessata a Zulema, come non darle torto, non mi avrebbe mai vista assieme ad una "pazza", come la definisce lei, ma era comunque contenta che avessi trovato qualcuna che, a modo suo, mi amasse.
Quando eravamo piccole sognavamo il nostro futuro, come penso tutte le bambine e bambini del mondo.
Io mi vedevo felice, non per forza assieme a qualcuno, ma comunque con tutti i neuroni sani e senza aver fatto cavolate.
Sono sii felice, ma non ho rispettato l'altra parte.
Ho rischiato la prigione, la mia fedina penale é marchiata a vita dalla rapina nella gioielleria, che ho fatto per orgoglio, o forse per paura, per amore, perche si, li non lo sapevo ancora, ma ero un po' innamorata di lei.
Per non parlare solo di me, le chiesi di raccontarmi come ha trascorso questo anno, una noia mortale, non mi raccontò molto,e un po'mi sentii in colpa, le avevo praticamente raccontato il mondo, e lei invece aveva solo trovato un lavoro e basta.
Giusto per non farla rimanere male le chiesi i suoi piani futuri, e finalmente iniziammo una vera conversazione, mi racconto che a breve sarebbe partita, in Giappone, per studiare la lingua, ma specialmente perche si era innamorata di un uomo, e voleva passare con lui il resto della sua vita.

-E tu?

E io? Beh, io...io sono indecisa se lasciare tutta la mia vita per seguire una donna per cui ho perso la testa, o rimanere con i piedi a terra. Come te lo spiego?.
Le parole non mi escono dalla bocca, capisco la situazione imbarazzante ed alzo le spalle, in segno di "non ne ho la più pallida idea".
Perché mi vergognavo di quella mia scelta? Dopo tutto, anche lei aveva scelto di andarsene per amore, ma la mia questione era diversa.
Io ero una persona diversa.
Avevo bisogno di cambiare vita, ma non ne ero certa, ed ero sicura che avrei trascorso notte intere insonne a pensarci.

-Mah, nulla di che, in realtà al futuro neanche ci penso...

Buscando tu mano |Zulema Zahir|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora