9. Fireside

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La festa in spiaggia era sempre una buona occasione per bere birra e mangiare carne. Da quella sfuriata Tonya mi era sempre vicina. Forse aveva capito il suo errore. Era più simpatica del solito. Ma ancora non avevo il coraggio di raccontarle di JJ.
Il sole era molto caldo e stavo bruciando, ma forse il sole non era l'unico motivo per cui sudavo così tanto.
Poco più lontano da me vedevo JJ baciarsi con una turista, una povera ingenua turista. La vista mi dava la nausea ed ogni volta che per sbaglio i miei occhi cadevano su di lui mi ripromettevo di non dargli più attenzioni ma era più forte di me: per la prima volta sapevo cosa significava essere gelosa. Ma non gli avrei dato alcuna soddisfazione. Anzi, avevo intenzione di prendermi la mia vendetta.
Fino alla sera cercai di bere quanto più possibile perché non volevo ricordare nulla di quello che avevo in mente di fare.
Ormai era buio e le luci dei locali vicino illuminavano la spiaggia, Tonya parlava con alcuni ragazzi, li raggiunsi e diedi il meglio di me in quanto a simpatia e gentilezza.
«Piacere comunque, sono Tim» disse dopo un po' un moro dagli occhi verdi. Non male. Tonya mi fece l'occhiolino e mi sussurrò "hai fatto colpo".
Mi girai e mi assicurai che JJ mi stesse guardando. Non toglieva gli occhi da me.
Presi Tim per mano e lo portai con me lontano dagli altri. Non era da me fare giochetti e stare con ragazzi appena conosciuti. Mi dicevo però che ero ubriaca e tutto era lecito.
Mi avvicinai al ragazzo e lo baciai senza esitazioni. Mi sentii subito in colpa, mi resi conto che per fare ingelosire JJ stavo facendo una stronzata e che io non ero questo tipo di persona. Quando mi staccai dalle sue labbra mi vergognai di me stessa, pensai che JJ potesse fare quello che voleva e che non dovevo avere più a che fare con un ragazzo che poteva influenzarmi così tanto. Non era sano. Mi voltai verso di lui e i suoi occhi erano infuocati.
Ero divisa a metà tra il piacere di vederlo così incazzato e l'imbarazzo di avere fatto una cosa così stupida. In pochi secondi vidi JJ alzarsi in piedi e dirigersi verso di me, mi prese per il braccio e mi portò in fondo, verso la scogliera.
«Vedi che mi fai male» gli dicevo mentre mi trascinava ma sembrava non sentire. Si fermò e si girò verso di me, sapevo che era istintivo e violento ma non avevo paura.
«Complimenti Madison, molto maturo da parte tua. Tutto quello spettacolo messo in piedi per me, dovrei sentirmi onorato!» e alzò le braccia ridendo per il nervosismo.
«Sei così egocentrico che pensi che se mi faccio un ragazzo è solo per farti ingelosire? Ho altre priorità nella mia vita!» gli urlai.
«Mi vuoi dire allora che non è perché morivi vedendomi baciare la francesina?»
«Oddio JJ Maybank non me ne fotte niente di te!» continuai a gridargli addosso.
«Bene, allora torna a farti tutti i ragazzi della spiaggia» disse sommesso.
«Se lo volessi, lo farei, stanne certo» risposi, mi avvicinai a lui.
«E allora perché non vai?» chiese lui un po' sorpreso da questo mio avvicinarmi.
«Perché io voglio farmi te JJ Maybank» la risposta mi uscì dalla bocca da sola, non so se era l'alcol o semplicemente lui quella sera, anche se poco prima ficcava la sua lingua nella bocca di un'altra tipa, mi attraeva più del solito. Ma lo volevo in quel momento.
«Sei solo ubriaca, Madison» sussurrò.
«E stai zitto una volta tanto» lo presi per il collo e lo baciai. Più forte possibile. Le sua labbra si incastravano perfettamente nelle mie e volevo solo godermi il momento, continuare a baciarlo e sentirmi trasportata in un altro pianeta.

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