Mio padre era un uomo rispettabile, faceva un lavoro umile, era un falegname e mandava avanti la tradizione di famiglia ma tutti gli volevano bene, sembrava che per lui la regola della divisione sociale non valesse. Veniva invitato e gli veniva rivolta la parola e spesso era lui a rifiutare o perché stanco o perché diffidente. Quello che mi aveva trasmesso era di essere sempre gentili, delicati, comprensivi. Certo, a volte se la prendeva con me perché io non mi tiro mai indietro quando c'è da sbattere in faccia la verità a qualcuno e magari non ero tanto gentile in quel momento ma anche mio padre ammetteva che in certi casi fosse necessario essere più duri. "Mai farti mettere i piedi in testa, Madison" era un'altra delle sue frasi.
Abbiamo una casa grande e accogliente, lasciata dal nonno materno. Ma la sua auto non era altrettanto grande e accogliente, era piccola e sempre malridotta, non si poteva permettere di cambiarla. Andava sempre nell'officina di Luke, il padre di JJ. Era la più economica. Forse avrei potuto convincerlo a comprare una nuova auto ed evitare che quell'uomo manomettesse la nostra macchina e causasse un incidente all'unica persona che stimo davvero fino in fondo ma allora Luke avrebbe trovato un altro modo per farmela pagare, avrebbe incendiato il The Beach, avrebbe picchiato a morte JJ. Ero in trappola. Non ero nella posizione di controbattere. Non avrei più potuto avere a che fare con JJ, né baciare le sue labbra come immaginavo prima di quella mattina, né entrare nella sua vita e cercare di metterci ordine. Era finita prima di cominciare.
A lavoro Tonya cercava disperatamente di ottenere la mia attenzione, io ero un po' scostante e mi dispiaceva, lei continuava a credere che io ce l'avessi con lei. Non poteva sapere che ero nell'umore peggiore possibile perché, sì, magari con JJ sarebbe andata male, lui si sarebbe rivelato un autentico stronzo o io mi sarei stufata come spesso mi capitava ma volevo essere io a prendere questa decisione e non di certo volevo finire per essere minacciata dal Signor Maybank.
Tornai a casa verso sera pronta a riposarmi un po' prima del turno di notte. Di fronte al mio cortile trovai JJ, seduto sul marciapiede ad aspettarmi. Mi si strinse il cuore.
«Hai visto? Non sono entrato dalla finestra sta volta!» affermò tutto contento.
«JJ, come mai sei qui?» chiesi paranoica.
«Stavo pensando a quel bacio», si alzò in piedi e si mise davanti a me, «non sei niente male» e sorrise prendendomi per i fianchi.
Il suo respiro si scontrava sul mio collo ed era la sensazione più piacevole mai provata, la voglia di baciarlo ed averlo mio era forte. Guardai i suoi occhi, non poteva sapere quanto fosse crudele suo padre. E io non potevo solo per un mio -spero- passeggero desiderio rovinare la vita a lui, a Tonya, a mio padre.
«JJ, sai, è meglio se la cosa finisce qui» alla pronuncia di ogni parola sentivo una fitta in testa.
Mi guardò stranito. Si allontanò.
«Se tu pensi che per me sei come le altre ti sbagli, cioè neanche io so cosa sei, non so se sono pronto, però mi va di averti vicino» mano a mano che andava avanti nel discorso diventava sempre più debole. Non sapevo cosa dire.
«JJ, basta, io non mi fido di te e d'altronde non mi va di stare qua a sperare che tu non mi tradisca con qualsiasi turista attraente tu conosca» cercai di puntare sull'argomento che mi sembrava più plausibile.
«Pensi questo di me? Che sia solo un cazzo di donnaiolo in grado di tradire?» chiese molto nervosamente.
«Perché dovrei pensarla diversamente?»
Rise. E non perché lo trovava divertente.
«Hai proprio ragione, meglio finirla qua» si toccò il naso, mi guardò un attimo negli occhi e poi si allontanò.
Mi fiondai a casa decisa che d'ora in poi sarei uscita solo per il lavoro, non avevo il coraggio di incontrarlo e fare finta di niente. Non capivo perché fosse così doloroso, da quanto tempo lo conoscevo? E da quanto lui mi conosceva per essere così preso fino al punto di presentarsi a casa mia per un semplice bacio? Eppure eccoci qua, divisi, lontani, perduti.
«Mad, dimmi un po', chi era quel biondino? Mi è sembrato il figlio di Luke. Dimmi che mi sbaglio» disse severamente mio padre non appena misi piede in cucina.
«Non ti sbagli, papà. Ma tranquillo, per me è un estraneo»
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A place to rest;
Ficção AdolescenteJJ era un tipo strano, si diceva che dove ci fosse lui non ci potesse essere pace perché il suo unico scopo era solo fare casino. Eppure a volte la notte mi capitava di vederlo inerme e arreso alla vita di fronte al mare e mi chiedevo cosa avesse in...