18. Mystery of love

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Non era mai stato facile per me fidarmi delle persone, sentivo sempre che ci fosse qualcosa che mi bloccasse. Certo i maschi e i loro atteggiamenti sessisti a scuola non miglioravano la situazione, erano così pieni di sé e convinti della loro superiorità che non potevo fare altro che disprezzarli.
Poi è arrivato JJ. Capelli biondi, cuore grande, occhi in cui avrei potuto sprofondare. Lo ricordo bene come mi sono sentita quando a casa sua ho incontrato quella ragazza, il mio mondo era crollato e per un attimo mi sono sentita come se l'unica persona in cui davvero avessi riposto la mia fiducia mi avesse tradito. Mi ero detta: mai più. Ma questo era un altro dei miei piani destinati a fallire, lui non mi aveva mai fatto del male, lui mi aveva sempre rispettata e, adesso, amata.
Quel giorno stavo tra le sue braccia ed era una sensazione paradisiaca, sulle sue spalle teneva il peso di una vita che non gli aveva dato abbastanza e poi nascondeva il viso nell'incavo del mio collo per non essere più così appesantito. Lui mi diceva «Maddie, tu mi fai dimenticare il resto del mondo», mi prendeva la mano, la portava davanti alle sue labbra e la baciava, poi si rifugiava nei miei abbracci.
Eravamo distesi in un campo di narcisi rossi, era ampio e isolato. Soltanto quando ero da sola con lui ritrovavo me stessa, erano le cose che ci tenevano insieme che mi tenevano viva.
«Grazie di avermi portata qua, mi piace da morire» dissi, e incassai bene la mia testa sul suo petto. Lui intanto mi accarezzava i capelli. Si attorcigliava le ciocche tra le dita, ogni tanto le portava al naso e si complimentava per il mio shampoo, è troppo buono, me lo comprerò così avrò il tuo profumo sempre con me.
«Ti ho portata qui perché sei l'unica che merita di esserci» rispose fiero di sé.
«Davvero lo pensi?» sussurrai. Ogni volta mi sembrava sempre più strano quanto lui fosse in grado di sorprendermi. Avevo sempre saputo che avesse una vita un po' problematica per comportarsi in quella maniera ma sapevo che c'era di più. Allo stesso tempo pensavo a quanto fosse diverso da quel JJ rude e scorbutico che prima pensavo di conoscere.
«Se lo penso? Mad, tu sei così determinata, così buona, fai innamorare tutti di te. Gli altri che non ti amano, ti temono. Una volta a lezione ti ho sentita parlare del tuo sogno di fare architettura a Los Angeles, magari credevi non ascoltassi ma ogni tua parola mi entrava dritta nelle orecchie. Io modo in cui sognavi ma allo stesso tempo eri concreta, eri adorabile. E lo so che già lo sai ma io credo davvero tanto in te» mi scaldò il cuore sentire tutto ciò, pensare che lui conoscesse ogni aspetto di me, ogni mio sogno e obiettivo, che lui credesse realmente in me e alle mie capacità.
Lo guardai e poggiai la mia mano sul suo viso e lo avvicinai al mio. Le nostre labbra si incontrarono in un bacio e le nostre lingue cominciarono a danzare, i nostri corpi si fecero sempre più vicini e sempre più vogliosi l'uno dell'altro. Il suo respiro sul mio collo mi faceva tremare e le sue mani vagavano dai miei fianchi al mio sedere, sentivo il suo desiderio di avermi e mi faceva impazzire.
«Cazzo, Maddie, sei tutto quello che voglio» mi disse all'orecchio.
«Spero di renderti sempre così felice, JJ» risposi accarezzandogli il viso.
«Scherzi? Tu sei il mio posto sicuro, sei l'unico posto in cui io possa finalmente riposare» ed eccola, quella felicità, che avrei protetto a tutti i costi.

Ciao raga🚁 ho apprezzato i vostri commenti, davvero davvero tanto, grazie per seguire la storia. Per adesso tutto fila liscio ma non può esserci sempre😬😬😬
Alla prossima💜
-A

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