Capitolo 14

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Il mese di ottobre era passato in volata, per tutti gli studenti

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Il mese di ottobre era passato in volata, per tutti gli studenti. Il settimo anno cominciava lentamente a dare segni di cedimento sotto l'ansia costante degli esami. I professori poi, sembravano aver istituito una gara su chi tra loro assegnasse più compiti.

L'unica che sembrava non aver perso la calma era Hermione. In quel momento stava guardando comicamente Harry e Ron sbattere la testa sul tema di Pozioni che lei aveva già finito.
«Dai ragazzi, non potete essere così indietro! Lumacorno ha spiegato solo due giorni fa! »
Ron la guardò con il muso lungo, strappandole una risatina, mentre Harry, lasciando perdere i convenevoli, le lanciava uno sguardo di pura disperazione.
«Ti prego Hermione, ti imploro, dacci una mano. »
Hermione lo guardò severamente. «Harry, sai che non è perché non voglio, all'esame non potrete copiare da me. »
Ron sembrava di tutt'altra opinione, mentre Harry si limitò a dargli una gomitata mentre si atteggiava ancora più da martire.
«Solo questa volta Herm, ti imploro. »
La ragazza sospirò.
«Smettete di tampinarmi e forse vi accontenterò. » fece allora, portandosi la mano sotto il mento.
«Noi non ti tampiniamo! » fece offeso Ron. «Vorremmo solo sapere con chi stai di tanto segreto da non dirci nulla! »
Hermione alzò gli occhi al cielo. «Forse perché sono affari miei? »
«È quello che dice Ginny. » borbottò Harry.
«Ciò vuol dire che Ginny è una persona intelligente. » lei gli fece la linguaccia.
«Siamo i tuoi migliori amici, dovrai pur dirci qualcosa, sono settimane che va avanti questa...storia segreta! «
«Per il momento l'unica cosa che ti dirò è che hai sbagliato quasi tutte le dosi della pozioni. » fece Hermione cambiando discorso, mentre Harry rabbuiato portava lo sguardo sulla sua pergamena.
La ragazza sospirò, fissando ancora un attimo il suo migliore amico. Harry e Ron non avevano tutti i torti, così come non li aveva Ginny. Doveva assolutamente dire agli altri di Draco, non poteva continuare a strisciare dietro ogni angolo ogni volta che era con lui.
Quel ragazzo era capace di farla ammattire, di farle perdere qualsiasi raziocinio. Ogni sera aspettava trepidante di riuscire a vederlo, di stringerlo a sé, o sentirlo parlare. Più sere passavano insieme, più a poco a poco Draco le raccontava qualcosa di sé, ed Hermione adorava quei momenti, in cui si lasciava andare e abbassava la maschera da...da Malfoy.
Più andava avanti la situazione, più era confusa dai suoi atteggiamenti. Draco sembrava sempre più tranquillo, anche quando stavano nei corridoi o in biblioteca, sembrava non avesse il minimo timore di essere scoperto, cosa che invece aveva lei.
Le sembrava che da ogni angolo stessero per spuntare Harry e Ron ed incolparla di aver tradito tutta Grifondoro mettendosi con un Serpeverde. Non smetteva di ripetersi che doveva dirglielo, che non poteva più tenerlo nascosto, anche perché non le piaceva la strana situazione per cui lei e Draco avevano una storia clandestina. Ogni volta che lo vedeva parlare con qualche compagna di casa sentiva un morso di gelosia stretto nello stomaco. Anche se Draco sembrava totalmente disinteressato a tutte, così non era il contrario. Molte gli correvano dietro come oche giulive, e lei aveva continuamente voglia di schiantare qualcuno. Nonostante tutto però, ogni volta che apriva bocca per fare il discorso che si ripeteva quotidianamente nella testa ad Harry e Ron sembrava mancarle la voce.
«Ehi voi! » la voce squillante di Padma interruppe i rimbrotti di Ron ed Harry e i suoi pensieri deliranti. «Domani sera festa a Corvonero, e non accetto un no come risposta. »
Ron baciò la sua ragazza mentre Harry la guardava dubbioso. «Come fate ad organizzare una festa con tutto quello che abbiamo da studiare? »
«Appunto. » fece quella gaia. «Quale migliore idea che non scioglierci un po'? Siamo troppo stressati, ci vuole un po' d'alcol e un po' di musica, e poi domani è sabato. »
Hermione scosse la testa. «Ragazzi, non potete organizzare feste, è contro le... »
«Ignoratela, è il suo modo per dire che è felicissima di partecipare. » si intromise Ginny ridendo.
Hermione la fulminò con lo sguardo. «Ma per niente! Già abbiamo rischiato quando l'abbiamo organizzata a Grifondoro e... »
«Appunto per questo, è passato più di un mese, anche troppo. » poi Padma si allungò sul tavolo di Grifondoro per cercare Dean. «Ehi Thomas, siamo d'accordo per quella roba vero? »
Dean alzò entrambi i pollici prima di mimare con le labbra qualcosa che sembrava «Tequila a volontà!"
«Dai Hermione, non puoi non esserci. Non sei stressata tu, tra studio e organizzazione per il ballo? Come fai a rilassarti? »
Ginny crollò la testa sul piatto, le spalle che tremavano terribilmente per evitare di scoppiare a ridere, mentre Hermione arrossiva. Cercò di recuperare la faccia, evitando di rispondere alla seconda parte della domanda.
«E va bene Padma, vengo... ma ti prego, dimmi che è una cosa discreta. »
«Ma certo che si... solo noi del settimo anno e qualche bottiglia. Non devi preoccuparti di nulla. »
Hermione sospirò, alzando gli occhi al cielo. Le ultime parole famose.

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