La fanart in copertina appartiene ad @eternallyreadinggoodthings.
«Hogwarts sarà ospite, in occasione delle festività di Capodanno, di un ballo dedicato alla Rinascita di questa scuola. Per noi è simbolicamente l'inizio di un nuovo anno, di una nuov...
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Hermione si accostò alla porta dei Tre Manici di Scopa rabbrividendo per il freddo, prima di aprirla e sospirare al tepore del pub, come sempre gremito di studenti. Harry e Ron, entrati dopo di lei, espressero la stessa contentezza. Si fecero spazio a gomitate fino al solito tavolino mentre Ron si offriva di prendere da bere, sul fondo della sala con la finestra che dava sul viale principale. Hermione sbuffò di nervosismo quando un paio di ragazzetti si misero a fissarli con lo stesso sguardo adorante che almeno uno o due volte al giorno riservavano al Golden Trio del Mondo Magico. Ignorandoli, si lasciò cadere sulla sedia attaccata alla parete, mentre adocchiava Ron che sgomitava nella folla con Padma, quattro boccali di Burrobirra calda in mano. Con un sorriso, si massaggiò la spalla, nel punto dove i denti di Draco la sera prima erano affondati. Mentre Ron si lamentava della ressa, afferrò il suo boccale, rigorosamente con cannella sopra, facendo scorrere lo sguardo nel locale. Due tavoli più in là, a destra, c'era lui. Seduto in mezzo a Blaise e Pansy, chiacchierava con Theo di qualcosa che lei non riusciva a cogliere, ma sentendosi evidentemente osservato, si girò impercettibilmente fino a trovarla. Gli occhi si accesero di qualcosa di indefinibile mentre le rivolgeva un ghigno leggero. Zabini, vicino a lui, sembrava essere tutto intento a sorridere alla gamba del tavolo. Fece un sorrisetto, mentre tornava a rivolgere l'attenzione ai suoi amici. Quando anche Ginny entrò nel locale li raggiunse subito, dopo aver salutato Daphne, che si unì al tavolo dei Serpeverde. «Ciao a tutti! » fece allegra mentre si sedeva vicino ad Harry. «Ciao Ginny. » fece Hermione mite, affondando il naso nella Burrobirra. Un sorriso perenne aleggiava sulle sue labbra al ricordo della notte prima. La sera si erano separati per scendere a cena, e subito dopo Draco l'aveva rapita un'altra volta, cogliendola di sorpresa in mezzo ad un corridoio. Hermione si era separata da Harry e Ron adducendo come scusa la biblioteca, ma in realtà non vedeva l'ora di rivederlo. Avevano passato tutta la sera nella Stanza delle Necessità, ed Hermione era rimasta sorpresa dal constatare che non si erano solo rotolati a letto. Avevano parlato, scherzato, riso, e si erano addormentati abbracciati come ragazzini. Ovviamente c'era stato il sesso. Sesso meraviglioso, intenso, che l'aveva lasciata piacevolmente indolenzita, qualche livido a ricordarle quando l'aveva trascinata sul tappeto davanti al camino, un morso sulla spalla dove aveva soffocato i gemiti che lei riusciva a strappargli. L'aveva riaccompagnata alla torre solo all'alba, lasciandola rientrare solo dopo diversi altri baci. La sensazione che le scorreva addosso ogni volta che lui la guardava non riusciva a spiegarla. Soprattutto dopo la sera prima, quel formicolio familiare alla nuca, come se si sentisse i suoi occhi addosso, il senso familiare di calore e...e qualcosa di più che non si azzardava a pronunciare. Quando stavano insieme, non sapeva che nome dare a quello che c'era tra loro. Sesso era poco, amore era semplicemente troppo. Sapeva solo che quel senso di appartenenza non l'aveva provato con nessuno mai nella sua vita, che sapeva che non se ne sarebbe andato tanto presto, e che per qualche strano motivo, non voleva riprovarlo con nessun altro. Inghiottì un sorso troppo lungo di Burrobirra calda che le andò di traverso, e solo un provvidenziale aiuto di Harry che le batté due pacche sulla spalla le impedì di morire soffocata. Nelle lacrime, rigettò un'occhiata al tavolo dei Serpeverde, trovando Draco ancora intento a guardarla, ma con un'occhiata gelida e rabbiosa sulla mano che Harry ancora le teneva sulla schiena. «Tutto okay? » fece Harry ridacchiando. «Ma a che pensavi, a momento ti strozzi! » Ginny emise un colpo di tosse che assomigliava terribilmente ad un risolino, mentre Hermione gli assestava una bella occhiataccia. «A niente Harry, mi sono solo distratta un attimo. » fece scompigliandogli i capelli. Il ragazzo le rivolse un sorriso sincero prima di iniziare con Ron un'arringa infinita sulla partita di Quidditch che si sarebbe svolta quel fine settimana. Hermione sospirò frustrata, mentre anche Ginny si univa alla conversazione e scoccò un'occhiata di solidarietà a Padma. Anche lei non sopportava il Quidditch, ma avere come ragazzo il Portiere del Grifondoro e come cognata la migliore Cacciatrice significava sopportare Quidditch a colazione, pranzo e cena. Padma gettò un'occhiata al bancone. Man mano che chiacchieravano il locale andava svuotandosi. I più piccoli avevano un orario di rientro rispetto agli altri, ed inoltre i Caposcuola avevano il permesso di rientrare più tardi per l'organizzazione del Ballo. L'indomani avrebbero finalmente appeso i volantini Magici sulle bacheche della scuola, e li avrebbero distribuiti quella sera stessa ad Hogsmeade, in ogni negozio, così che tutti gli studenti e gli abitanti del villaggio sapessero del Ballo, per poi raccogliere tutte le adesioni nel corso della settimana. In quel momento se ne stavano occupando Justin e Susan, e avevano già appeso due o tre copie sugli stipiti delle porte del pub, prima di passare oltre. Hermione li adocchiò dalla finestra. Justin camminava goffamente con un plico di volantini in mano mentre Susan li faceva spostare ed attaccare a muri e cancelli con gesti secchi della bacchetta. Sorrise. Non le era ancora andato giù tutto quello che la ragazza le aveva detto diversi giorni prima, perciò non le dispiaceva affatto che tutti i lavori più noiosi toccassero a lei. «Hermione, vedo Madama Rosmerta e mi sembra non sia troppo impegnata. Che dici se andiamo a parlarle? Abbiamo un sacco di cose da decidere. » fece Padma gettando un'occhiata eloquente ai tre che continuavano indisturbati a parlare di strategie di gioco. Hermione sospirò. «Si ti prego. » prima di alzarsi e trascinare con sé la Burrobirra. Salutarono la proprietaria del pub, che abbracciò Hermione con calore. La ragazza le sorrise prima di accomodarsi sullo sgabello, insieme a Padma. Con calma, la mise a parte del Ballo che stavano organizzando, finendo a poco a poco la Burrobirra. «Tesoro, per i tavoli non c'è alcun tipo di problema, tra me, Abeforth e Madama Piediburro raggiungeremo tranquillamente i cinquanta, invece per le bevande sarà un po' più complicato. Così tanto rifornimento richiede tempo, quindi direi che dobbiamo ordinare ai fornitori al massimo tra un paio di settimane, metà ottobre. Pensate di farcela ad avere già tutte le risposte agli inviti? » Hermione annuì. «Per la prossima settimana avremo le risposte di tutta Hogwarts e tutta Hogsmeade. Per quanto riguarda gli inviti più esterni, non parliamo di più di cinquanta persone, anche nel caso dovessimo ordinare provviste in eccedenza non sarebbe un problema. » Madama Rosmerta annuì. «Per quanto riguarda la mia partecipazione potrete contarci del tutto, non me lo perderei per niente al mondo. » Hermione le rivolse un sorriso caloroso. «Ne ero certa Madama. » «Buonasera Rosmerta. » la voce di Harry si fece strada nel chiacchiericcio della folla mentre si avvicinava, seguito da Ron e Ginny. «Buonasera ragazzi. » fece lei. «Stavo giusto dicendo alle vostre amiche qui che parteciperò di certo al Ballo, mi sembra un'idea grandiosa. Che dite, vi offro un'altra Burrobirra calda?»