Capitolo 4

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<< Vuol dire che risponderà a tutte le nostre domande? >> domandai, felice di poter finalmente scoprire il mio passato.
<< Esattamente, è giunto il momento di raccontarvi ogni cosa... >> mi rispose Silente.
Calò un brevissimo silenzio, poi Harry pose la prima domanda...
<< Perché, Angel ed io, siamo stati separati? >> chiese, cauto.
Silente stette un attimo in silenzio, immagino per riordinare le idee, poi rispose...
<< Dovete sapere che, dopo la presunta caduta di Voldemort, molti dei suoi seguaci volevano vendicare la scomparsa del loro Signore... pensavo che vi avrebbero dato la caccia se non vi avessi nascosti in un luogo sicuro, per questo motivo ho ritenuto saggio separarvi... l’ho fatto solo per proteggervi... >> disse, con calma, il preside.
<< Ma, ora, Voldemort è tornato... >> dissi.
<< Si, ma lui crede che tu sai morta insieme ai vostri genitori... prima della sera precedente, solamente Harry, la signorina Granger, i fratelli Ron e Ginny Weasley, la professoressa McGranitt, Hagrid, Sirius ed io eravamo a conoscenza del fatto che tu fossi sopravvissuta... nessuno di loro, però, conosceva il luogo dove ti avevo nascosta per tutto questo tempo... >> mi rispose.
<< Però, Harry ha dovuto combattere contro Voldemort molte volte... avrei potuto essergli d’aiuto... perché non ho potuto ricongiungermi a lui tempo addietro? >> chiesi ancora.
<< Da quanto Voldemort è risorto, grazie al sangue di tuo fratello, ti ho istruita molto più del solito, se hai notato, proprio per far si che, dopo che ti fossi ricongiunta al tuo gemello, avreste potuto sconfiggere Voldemort una volta per tutte... >> mi rispose, serio, Silente.
<< Ecco il motivo di tutto quello studio... per prepararmi al meglio per la battaglia finale... >> compresi.
<< Precisamente >> fu la conferma del preside.
<< Ma, se Angel fosse morta insieme ai nostri genitori, la profezia non sarebbe più stata valida, visto che si riferisce ai gemelli... Voldemort non dovrebbe avere dei dubbi su ciò? >> domandò Harry.
<< Questa domanda me la sono posta anch’io... se Angel fosse morta, la profezia si sarebbe modificata, cambiando il plurale col singolare... ma ciò non è successo e non capisco come mai Voldemort non l’abbia ancora notato... >> disse Silente.
<< Forse non da più importanza alla profezia... magari non sa che sarebbe dovuta cambiare se io fossi morta... >> proposi.
<< E’ un’ipotesi da non escludere... >> disse Silente, ancora assorto nei suoi pensieri.
<< L’Oscuro Signore li designerà come suoi eguali... >> citò Harry.
<< Questo è confermato dalle vostre cicatrici... >> disse Silente, tornando alla realtà.
Harry si toccò la cicatrice a forma di saetta che aveva sulla fronte ed io feci lo stesso, scostandomi la frangia che la nascondeva alla vista...
<< Ma loro avranno un potere a lui sconosciuto... non capisco, però, di che potere si tratti... >> ammisi.
<< Questo non ve l’ho ancora spiegato... il sacrificio di vostra madre ha fatto si che voi foste protetti da Voldemort, per questo non è riuscito ad uccidervi... >> rispose Silente.
<< Ma, quando è risorto, è riuscito a toccarmi... >> gli fece notare Harry.
<< Perché ha usato il tuo sangue per risorgere e questo ha fatto si che la protezione di vostra madre scorresse anche nelle sue vene... >> gli rispose Silente.
<< Quindi, anch’io non sono più immune a lui... >> notai.
<< Non lo so, Angel... a questa domanda non so dare risposta... >> mi disse, mortificato, il preside.
<< E lui dovrà morire per mano loro, perché i gemelli non possono vivere se l’Oscuro Signore sopravvive... >> continuai a citare.
<< Voldemort dovrà morire per mano nostra o noi per mano sua... >> constatò Harry.
<< Si, è l’unico modo per portare la pace nel mondo magico... >> confermò Silente.
<< Però, non riesco a capire con precisione l’ultimo pezzo... Il Leader dei Grifoni imparerà ad amare, colei che per molto tempo ha continuato ad odiare... >> citò Harry.
<< Davvero non ci arrivi? >> chiese Silente, alzando un sopracciglio.
Harry rifletté con attenzione sulle parole...
<< Il Leader dei Grifoni... sono io? >> chiese, guardando Silente.
Quest’ultimo semplicemente annuì...
<< Quindi, io mi innamorerò di una persona che ho sempre odiato... >> concluse Harry.
“Io un’idea su chi sia la futura signora Potter ce l’avrei...” dissi, sorridendogli maliziosamente.
“Zitta!” mi fermò Harry, irritato.
“Prima o poi dovrai ammetterlo anche a te stesso” gli feci notare.
“Quando sarà il momento...” mi liquidò lui.
Sospirai, mio fratello era davvero testardo... poi riflettei sull’ultima parte della profezia...
<< Mentre la Regina dei Grifoni per il biondo serpente morirà così pace e gioia nel mondo porterà e con l’uomo che ama per sempre vivrà... >> citai.
<< La Regina dei Grifoni devi per forza essere tu... >> constatò Harry ed io annuii, anche perché non vi erano prove del contrario.
<< Però, non capisco chi sia il biondo serpente... non può di certo essere un Serpeverde, perché non conosci nessuno della scuola... >> continuò Harry.
<< Comunque, chiunque sia, morirò per lui e col mio sacrificio riporterò gioia e pace nel mondo magico... >> dissi.
<< E con l’uomo che ami per sempre vivrai... >> mi ricordò Silente.
<< Non capisco, significa che tornerò in vita? >> domandai, confusa.
<< Questo lo potremo scoprire solo alla fine... >> mi rispose il preside.
Nello studio calò un silenzio di riflessione...
“Forse dovrei parlare del mio potere speciale...” pensai.
<< Che potere speciale? >> mi chiese Harry, sorpreso e confuso.
Anche Silente mi osservò con attenzione...
<< Ecco, ho scoperto di poter creare e manipolare il fuoco senza l’uso della bacchetta... >> spiegai.
<< Che intendi dire? >> domandò Harry.
<< Puoi mostrarcelo? >> mi chiese, gentilmente, Silente.
Portai una mano dinanzi a me ed una sfera di fuoco apparve sul mio palmo aperto... 
Harry e Silente non fiatarono e continuarono ad osservare la sfera di fuoco...
<< Questo è davvero incredibile! Non ho mai viste nulla del genere in vita mia... >> ammise Silente, affascinato.
Harry non disse nulla, ma fece una cosa che mai mi sarei aspettata...
Anche lui portò in avanti una mano e fece apparire una sfera come la mia, solo, di ghiaccio...
<< Anche tu hai un potere simile al mio! >> esclamai, stupita e felice nello stesso tempo.
Le due sfere scomparvero...
<< Si, l’ho scoperto qualche mese fa... però, non l’ho detto a nessuno... >> confessò mio fratello.
<< Su questo avvenimento svolgerò delle ricerche... non ho mai visto dei poteri così speciali... >> disse Silente, osservandoci meravigliato.
<< Anche tu parli coi serpenti? >> chiesi, in fretta, ad Harry.
<< Si, perché? Riesci a parlare il Serpentese anche te? >> mi chiese, stupito.
Annuii semplicemente...
<< Voldemort possiede quella capacità... potrebbe averla trasferita anche a voi, quando vi ha lasciato quelle cicatrici... >> ci disse Silente.
<< Perciò, noi parliamo il serpentese solo perché anche Voldemort lo parla... ho capito bene? >> chiesi, per conferma.
<< E’ un’ipotesi... >> rispose il preside.
Continuammo a parlare per il resto della serata, poi, dopo la mezzanotte il preside ci congedò...
<< Buona notte, ragazzi >> ci disse Silente.
<< Buona notte anche a lei, professore >> rispondemmo, in coro, Harry ed io, uscendo dall’ufficio del preside.

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