Capitolo 3

1.4K 88 2
                                    

Il sole era ormai alto nel cielo, quando mi svegliai... mi resi conto di essere ancora abbracciata ad Harry e che lui stava ancora dormendo, tranquillo.
Mi alzai pian piano, cercando di non svegliarlo e presi il necessario per fare una doccia e cambiarmi... quando tornai dal bagno, Harry si stava vestendo...
<< Oddio! Scusa! >> esclamai, voltandomi immediatamente quando constatai che indossava solo un paio di jeans.
<< Tranquilla, sei mia sorella... non dovresti scusarti >> mi rispose, infilandosi una maglietta a mezze maniche.
<< Beh, sei comunque un ragazzo, fratellino... >> gli feci notare.
Lui ridacchiò alla mia affermazione e mi abbracciò, baciandomi i capelli...
<< Stupidina! >> esclamò.
Gli feci la linguaccia e scendemmo in Sala Grande, dove era stato apparecchiato un lungo tavolo...
<< Ma cosa...? >> iniziò Harry.
<< Oh, buongiorno ragazzi... >> ci salutò il preside, alzandosi dalla sua sedia.
<< Buongiorno a lei, professore >> rispondemmo, in coro, Harry ed io.
<< Visto che, a scuola, siamo solo noi, abbiamo pensato di fare un singolo tavolo per i pasti... >> ci disse Silente. << Oh, nessun problema >> dissi, accomodandomi.
Notai che gli sguardi di tutti i professori erano puntati su mio fratello e me e la cosa mi infastidiva assai...
“Ma perché tutti ci devono fissare?” pensò Harry.
Mi voltai di scatto verso di lui, guardandolo come se avessi dinanzi un fantasma...
<< Che hai detto? >> gli chiesi, ancora allibita.
Harry si voltò per guardarmi, stupito...
<< Non ho aperto bocca... >> mi rispose, confuso.
<< Ma ti ho sentito... hai detto “Ma perché tutti ci devono fissare?” >> gli dissi, citando ciò che aveva detto.
Harry sgranò gli occhi alle mie parole...
<< In realtà... >> iniziò.
<< Cosa? >> gli chiesi, non badando al fatto che tutti i professori ci stavano fissando, curiosi e confusi.
<< Quello l’ho solo pensato... >> ammise, alla fine, Harry.
Un fantasma, sicuramente, era più colorito rispetto a me!
<< Come l’hai solo pensato? E’ impossibile... come posso aver sentito i tuoi pensieri senza l’uso della magia? >> domandai, scioccata.
<< Interessante... >> disse Silente, tutto d’un tratto.
Harry ed io ci voltammo a guardare il preside, che ci stava osservando attentamente...
<< Lei ha una spiegazione a questo fatto, professor Silente? >> chiese la professoressa McGranitt.
<< Solo ipotesi, professoressa... penso che il legame dei gemelli sia così potente da permettere loro di comunicare attraverso il pensiero... è un dono molto raro... >> le rispose il preside, senza staccare gli occhi da mio fratello e me.
<< Quindi... quindi Angel ed io possiamo comunicare attraverso il pensiero perché siamo profondamente legati l’uno all’altra, ho capito bene? >> domandò Harry.
<< Precisamente... fate una prova... >> ci incoraggiò Silente.
Harry si voltò a guardarmi ed io feci lo stesso...
“Davvero riesci a sentirmi, sorellina?” pensò Harry.
Mi aprii in un sorriso...
“E’ davvero stranissimo, però ci può risultare molto utile in certe situazioni” pensai.
Anche Harry sorrise...
<< Forte! >> esclamò.
Ci voltammo a guardare Silente, che ci sorrise...
<< Come immaginavo... >> fu tutto ciò che disse.
La colazione continuò senza nuove scoperte... quando ci congedammo dai professori, Harry ed io uscimmo in cortile, visto che c’era un sole splendido ed era il nostro ultimo giorno di vacanza...
Ci sedemmo sotto un grosso albero, nei pressi del Lago Nero ed iniziammo a raccontarci di quegli anni in cui non abbiamo potuto vederci...
<< Vivere coi Dursley è stato un vero inferno... >> mi disse Harry.
<< Non capisco perché ti trattassero con tutto quell’odio... eri pur sempre loro nipote... >> dissi.
<< Questo non importa, Angel... loro ci odiano perché siamo diversi... perché siamo maghi... >> mi disse.
Scossi la testa...
<< Non mi sembra comunque giusto... >> ammisi.
<< Ora non importa più... non sono più costretto a tornare da loro e non voglio che tu li conosca... adesso che siamo insieme possiamo finalmente vivere la nostra vita... >> mi disse, con un sorriso.
<< Fino a quando Voldemort non deciderà di porre fine alle nostre vite... >> dissi, osservando l’immensa distesa d’acqua.
Harry mi strinse a sé, baciandomi i capelli...
<< Quando ci sfiderà, saremo pronti... il Bene trionferà sul Male... >> disse, sicuro e determinato, Harry.
<< Si e noi saremo insieme per far si che ciò accada... >> dissi, concordando con mio fratello.
Parlammo per il resto della mattina e per tutto il pomeriggio, raccontandoci di cosa avevamo fatto negli anni di lontananza, delle amicizie che avevamo stretto e dei pericoli che avevamo corso...
<< Perché c’è questa continua rivalità tra Grifondoro e Serpeverde? >> domandai, curiosa.
<< Noi Grifondoro siamo spesso molto orgogliosi, mentre i Serpeverde sono arroganti... questo non ci rende molto affabili... >> mi rispose, con un’alzata di spalle.
<< C’è qualche Serpeverde che ti sta particolarmente antipatico? >> chiesi.
<< Sin dal primo giorno, Draco Malfoy ed il suo gruppo... >> mi rispose.
“Anche se ho iniziato a provare qualcosa per Pansy Parkinson” pensò, poco dopo, Harry.
<< Devo dedurre che Pansy Parkinson sia una del gruppo di Draco Malfoy? >> domandai, con un sorriso furbo.
<< Ehi, esci dalla mia testa! >> esclamò, sviando il discorso.
Lasciai perdere, tanto cercar di far parlare mio fratello era come cercare di muovere un muro a mani nude!
<< Raccontami qualcosa di Hermione, Ginny e Ron... >> dissi.
<< Ron ed Hermione sono i miei migliori amici dal primo anno... ci siamo conosciuti sul treno che portava qui, ad Hogwarts e da allora siamo diventati inseparabili... Ginny, invece, è la sorellina minore di Ron... si è unita a noi al secondo anno e... >> disse, lasciando la frase in sospeso.
<< Ed avete avuto una storia... >> conclusi, capendo al volo.
<< Si, ci siamo lasciati l’anno scorso perché avevamo compreso che non eravamo fatti l’uno per l’altra, mentre Ron ed Hermione si sono fidanzati... >> mi disse, aprendosi in un sorriso al pensiero della felicità dei suoi migliori amici.
<< Non vedo l’ora di conoscerli di persona e spero di poter capitare nella tua stessa casa... >> ammisi.
<< Il Cappello Parlante ti permette di scegliere la casa in cui andare o, almeno, con me l’ha fatto >> mi rivelò Harry.
<< Speriamo >> sospirai.
La sera giunse sul castello di Hogwarts, a mio parere, troppo presto... volevo saperne di più riguardo la vita di mio fratello...
<< Tranquilla sorellina, adesso avremo un sacco di tempo per poterci raccontare i nostri anni passati... >> mi rispose Harry, quando gli confessai il mio desiderio.
Dopo essere andati nella torre di Grifondoro per cambiarci per la cena, scendemmo abbracciati in Sala Grande, dove c’erano già tutti i professori radunati...
Prima di entrarvi, avevo chiesto ad Harry se mi poteva citare i nomi dei professori ed anche che materie le insegnavano... mi aveva solo detto quelli più importanti, ovvero, quelli delle materie che avremmo seguito...
La professoressa Minerva McGranitt era l’insegnante di Trasfigurazione, nonché vicepreside di Hogwarts, Animagus, in quanto si trasformava in un gatto soriano e direttrice della casa di Grifondoro.
Il professor Filius Vitious era l’insegnante di Incantesimi e direttore della casa di Corvonero.
Il professor Horace Lumacorno che insegna Pozioni.
L’insegnante di Erbologia e direttrice della casa di Tassorosso, la professoressa Pomona Sprite.
E, per ultimo, il professore di Difesa contro le Arti Oscure e direttore della casa di Serpeverde, Severus Piton.
<< Scusate il ritardo >> dissi, notando che eravamo gli ultimi.
<< Non preoccupatevi, ragazzi... immaginavamo che avreste voluto passare altro tempo da soli... >> ci disse Silente, con un sorriso.
Iniziammo a cenare, quando la professoressa McGranitt interruppe i miei pensieri...
<< Angel, cosa vorresti intraprendere, come lavoro intendo, dopo aver lasciato Hogwarts? >> mi chiese, gentilmente.
Quella domanda mi spiazzò molto... in effetti, non ci avevo ancora pensato...
<< Onestamente, non ci ho ancora pensato... >> ammisi.
<< Bisogna che tu prenda una decisione, per sapere quali materie affrontare in quest’anno scolastico... >> mi fece notare.
Pensai attentamente alle sue parole...
“Io voglio diventare un Auror, proprio come i nostri genitori...” mi disse Harry.
Riflettei su ciò che mi aveva rivelato mio fratello... effettivamente, non sarebbe stato male diventare un Auror, avrei lavorato al Ministero della Magia ed avrei continuato a proteggere il mondo magico dai trasgressori della legge...
<< Mi piacerebbe diventare un Auror... >> dissi, dopo averci riflettuto attentamente.
<< In tal caso, seguirai gli stessi corsi di Harry... non mi sorprende questa tua decisione, hai sempre avuto un debole per le materie che riguardano la formazione di un Auror... >> disse Silente, sorridendo.
<< Ho avuto anche un ottimo insegnante... >> dissi, sorridendo a mia volta.
“Chi è stato il tuo insegnante?” mi chiese Harry, curioso.
“Silente in persona” gli risposi, ridacchiando vedendo la sua faccia scioccata.
In quel momento, una civetta candida come la neve atterrò dinanzi ad Harry...
<< Edvige >> disse Harry, prendendo la lettera che l’animale gli porgeva e carezzandola dolcemente.
Osservai la civetta e vidi che anche lei ricambiava il mio sguardo... i suoi occhi ambrati non lasciarono mai i miei... allungai una mano verso la sua testa e sorrisi quando Edvige si lasciò carezzare...
<< Avete già fatto amicizia >> scherzò Harry, sorridendo.
Edvige si alzò in volo, dirigendosi verso la Guferia...
“Chi ti scrive?” chiesi a mio fratello, curiosa.
“Sirius” rispose, porgendomi la lettera.
Presi quel pezzo di carta che mio fratello mi porgeva e lessi il contenuto della missiva...

Caro Harry,
sono felicissimo di sapere che finalmente hai riabbracciato la tua sorella gemella... Angel sta bene? A chi somiglia maggiormente? A James o a Lily? 
Magari potresti allegarmi una foto di voi due nella tua prossima lettera, almeno vedrei quanto vi somigliate!
Vorrei tanto abbracciarla... come con te, mi sento molto legato anche ad Angel e non solo perché siete i figli dei miei migliori amici, ma anche perché sono il vostro padrino e fate parte della mia famiglia...
Aspetto con impazienza la tua prossima lettera e, mi raccomando, ALLEGA LA FOTO!
Saluta Angel e dalle un bacio da parte mia
Con affetto,
Sirius

<< Il nostro padrino? >> chiesi a mio fratello, confusa.
<< Poi ti spiegherò tutto e ti mostrerò l’album che Hagrid mi ha dato al primo anno... contiene molte foto dei nostri genitori ed amici di famiglia... >> mi rispose Harry.
<< Signorina Potter, per curiosità... lei ha bisogno di un corso per recuperare ciò che si è insegnato negli anni precedenti o è già al livello degli studenti del settimo anno? >> mi chiese, cortesemente, il professor Vitious.
Stavo per rispondere, quando Silente mi anticipò...
<< La nostra Angel è anche più avanti degli studenti del settimo anno, professore... ovviamente non ha completato la sua istruzione, ma molte cose le ha già affrontate... certi argomenti saranno solo un ripasso, per lei... >> gli rispose Silente.
<< Molto bene, allora non avrà nessun problema... >> disse, soddisfatto, il professor Lumacorno.
“Vorrà dire che mi aiuterai, sorellina” mi disse Harry.
“Sempre se te lo meriti, fratellino” gli risposi, con un sorriso furbo.
La cena continuò piacevolmente, ma, mentre Harry ed io ci stavamo congedando per tornare nella torre dei Grifondoro, Silente ci fermò...
<< Vorrei parlare con voi, nel mio ufficio... >> ci disse, avviandosi verso il gargoyle che faceva la guardia allo studio del preside.
Dopo esser entrati ed aver chiuso la porta, il professor Silente ci fece accomodare sulle due poltrone dinanzi la sua scrivania...
<< Di cosa vorrebbe parlarci, professore? >> chiedemmo, all’unisono, Harry ed io.
<< Della vostra storia... >> rispose, con semplicità, Silente.

I gemelli PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora