Capitolo 18

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Angel Potter POV

“Dove mi trovo?” pensai, osservando lo strano ambiente intorno a me. 
<< Angel >> sentii chiamarmi, da una voce alle mie spalle. 
Mi voltai e le persone che mi veniva incontro erano le ultime che mi sarei aspettata d’incontrare... una donna avvenente, dai lunghi capelli rosso scuro e con gli stessi occhi verde smeraldo di Harry e me, era affiancata ad un uomo alto, dai capelli neri come quelli di mio fratello e me e gli occhi marroni... 
<< Mamma! Papà! >> esclamai, correndo verso di loro. 
Li abbraccia di slancio, felicissima di poter conoscere i miei genitori... 
<< Oh, piccola mia... >> disse mia madre, stringendomi forte. 
<< Sei stata davvero coraggiosa, figlia mia... >> si congratulò mio padre. 
<< Un po’ ho avuto paura... >> ammisi, timidamente. 
<< E’ normale avere paura, tesoro, ma hai affrontato la Morte con coraggio... >> disse mia madre. 
<< E per un buon motivo... >> continuò mio padre. 
In quel momento... 
<< Draco... Voldemort voleva uccidere Draco, ma io ho intercettato la maledizione, morendo al posto del ragazzo che amavo... >> ricordai. 
I miei genitori sorrisero, annuendo in assenso... 
<< Così, alla fine, la profezia si è avverata... “Mentre la Regina dei Grifoni per il biondo serpente morirà”... >> citai. 
<< La profezia non si è avverata completamente, perché tu non sei realmente morta, figlia mia... >> disse mio padre. 
<< Come sarebbe che non sono morta? E’ impossibile, insomma... non mi sono protetta dalla maledizione... ho accettato di morire per Draco... >> dissi, confusa. 
<< Ed è proprio questo che ha fatto la differenza, piccola mia... >> disse mia madre. 
<< Tu ti sei sacrificata per l’uomo che amavi, ma non è solo il fatto di aver accettato la Morte ad averti impedito di morire davvero... >> continuò mio padre. 
<< E cos’altro? >> chiesi, curiosa. 
<< Tu eri il settimo Horcrux, tesoro... >> rispose mia madre. 
Dire che rimasi scioccata dall’affermazione, sarebbe un eufemismo! 
<< Io ero il settimo Horcrux? >> ripetei, stupita. 
<< Quando Voldemort ha tentato di uccidere te e tuo fratello, la maledizione gli è rimbalzata contro, privandolo di un corpo e rendendolo uno spirito, se così si può definire... ebbene, un pezzo dell’anima di Voldemort si era spezzata, quando la maledizione l’ha colpito di riflesso e si è attaccata a te, l’essere vivente più vicino in quel momento... >> rispose mio padre. 
<< Ma ora non sono più un Horcrux, vero? >> chiesi, speranzosa. 
<< No, piccola mia... quando ti sei lasciata uccidere da Voldemort, la sua maledizione ha distrutto il frammento di anima che stava in te, lasciando integra la tua... ora, questo è potuto accadere solo perché è stato Voldemort stesso a distruggere la sua anima... >> rispose mia madre. 
<< Okay, credo di aver finalmente capito... >> ammisi, sorridendo. 
Mi guardai intorno, non riuscendo, però, a distinguere nulla... 
<< Ora cosa devo fare? >> domandai. 
<< Puoi scegliere di tornare a combattere per un mondo di pace e serenità, oppure di riposare per sempre... >> rispose mia madre. 
<< Posso scegliere se continuare a vivere o morire definitivamente? >> chiesi, per chiarire la cosa. 
I miei genitori annuirono... 
Riflettei a lungo sulla scelta da prendere... poi, decisi... 
<< Tornerò in vita e sconfiggerò una volta per tutte Voldemort... >> dissi, determinata. 
<< Sapevamo che avresti scelto di continuare a lottare... >> ammisero i miei genitori. 
Sorrisi loro... 
<< Due cose, prima di salutarci... >> iniziò mia madre. 
<< La prima? >> chiesi, incuriosita. 
<< L’anello di Salazar Serpeverde... >> rispose mio padre. 
Mi portai istintivamente una mano al collo, dove la catenina dorata legava un anello con incastonata una pietra nera... 
<< Quell’anello è il secondo Dono della Morte... >> rivelò mia madre. 
<< E’ la Pietra della Resurrezione? >> chiesi, stupita. 
Osservai con attenzione l’anello e potei notare il simbolo dei Doni della Morte sulla pietra nera che lo arredava... 
<< Si... ora, Voldemort ha paura dei morti, perché teme la Morte stessa... >> disse mio padre. 
<< Ho capito quello che devo fare... >> dissi, sorridendo all’idea. 
Calò un breve silenzio... 
<< E la seconda cosa? >> domandai. 
<< Congratulazioni! >> esclamarono i miei genitori, abbracciandomi. 
<< Eh? >> chiesi, confusa. 
<< Piccola mia, a quanto pare non te ne sei accorta, ma sei incinta... di sei settimane... >> disse mia madre, felice. 
<< Co... cosa? Io... aspetto un bambino? >> domandai, per conferma. 
<< Si, tesoro... >> rispose mio padre. 
<< Ma... com’è possibile? Aspetta, hai detto... sei settimane? Questo significa che... >> cincischiai, stupita. 
I miei genitori risero del mio disagio... 
<< Tesoro, ora è meglio che tu vada... >> disse mia madre. 
Alzai lo sguardo su di loro e li abbracciai... 
<< Vi voglio bene >> dissi, sciogliendo l’abbraccio. 
<< Anche noi te ne vogliamo ed anche ad Harry... >> dissero loro. 
In quel momento, la mia visuale si fece sfuocata... 

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