🎠Psy Project 🎠

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Bentornati, caro stormo di lettori, ad un altro appuntamento con il dio Morfeo! Sono sempre molto scettico quando mi si presenta davanti un'opera descritta dal tag "paranormale", forse a causa della mia rozza paura d'imbattermi in cliché o forse per la poca fantasia con cui normalmente vedo sfruttati i punti di forza del genere. Per fortuna, "Psy Project" di WhiteRaven_sSR evita entrambi gli ostacoli e riesce a sorvolare l'ordinario con fantastici monologhi interiori, personaggi scritti con ingegno e una narrazione molto lenta eppure efficacissima. Ammetto che i primi capitoli sono riusciti a trascinarmi nella vicenda come poche altre opere riescono a fare, riempiendomi di soddisfazione per l'originalità con cui alternavano momenti di horror paranormale e lunghi soliloqui introspettivi. Non ci sono porte che sbattono, presagi di morte o noiosissime scene splatter. In realtà non ci sono proprio dei veri e propri momenti di terrore canonico, visto che qui l'elemento horror è dato dall'imprevedibilità del protagonista e dalla paura dell'ignoto "coniglio-volpe" che tormenta la psiche del protagonista. Questo almeno nei primi, fantastici capitoli. Poi, come vedremo, tutto sfortunatamente prende una piega diversa, e personalmente ho perso gran parte dell'interesse nel vedere come sarebbe continuata la storia. Lo so, lo so. Sono difficile e capriccioso come pochi, ma vorrei vedere che faccia fareste se un racconto degno di una sceneggiatura di Ari Aster si trasformasse improvvisamente in un episodio dei Pokémon. Nonostante tutto, comunque, il finale non abbastanza disastroso da rovinare la sfilza di ottimi capitoli che lo hanno preceduto, e perciò la qualità dell'opera rimane lodevole per i nostri standard. Ci sono molte più scelte azzeccate che pugni sul naso, in fondo, e sono sicuro che anche gli ultimi capitoli siano apprezzabilissimi da un pubblico privo del mio fastidioso vizio di mettere in questione ogni direzione presa con cuore dagli autori.

🎠 Copertina:

La copertina è minimale e devo dire che non mi ha colpito più di tanto

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La copertina è minimale e devo dire che non mi ha colpito più di tanto. Innanzitutto il fantasma non c'entra assolutamente nulla con l'entità paranormale del racconto, ovvero il famelico "coniglio-volpe". Certo, non c'era modo di riprodurre la creatura se non disegnandola, però sostituirla con un anonimo lenzuolo trasparente non mi è parsa un'idea saggia. Se fossi stato nell'autrice avrei cercato un'immagine di sfondo priva di mostri in giro per la cella, visto che non per forza serve un'entità maligna per far capire che si tratta di un racconto horror e perché senza la sinossi mi sarei preparato a leggere un'altra insipida storia di fantasmi. Anche l'effetto "vignetta" adoperato per dare l'illusione di una specie di cornice mi sembra poco elegante. Già, quella sfumatura nera proprio non mi piace. Avrei preferito di gran lunga un bordo più studiato. Per il resto l'immagine, tralasciando il fantasma, è senz'altro adatta e il titolo è stato scelto e posizionato bene. Tutto sommato l'autrice poteva fare di meglio.
Voto: 6

🎠 Sinossi:

🎠 Sinossi:

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Il Tempio delle Storie [RECENSIONI] 2° servizio 2020 [CHIUSO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora