Salve, o mortali, è un piacere ritrovarvi tra le amorevoli pagine del divin Amore.
La storia che si andrà a recensire quest’oggi è:
Storia: Soul Hunter – Schiava per Scelta
scritta da: _artemideLrose_
Recensione a cura di: MatArcherSinossi:
Come di consueto cominciamo analizzando ogni aspetto della presentazione della storia in esame.
Il titolo, suddiviso in due parti come spesso accade quando si tratta di racconti appartenenti a saghe più ampie, appare sostanzialmente ben strutturato con solo qualche piccolo appunto da muovere. La prima osservazione non rappresenta un vero e proprio errore, quanto un dubbio stilistico: perché il titolo degli episodi in italiano mentre quello dell’intera saga viene proposto in inglese? Certo, «Soul Hunter» è più di effetto rispetto a un ipotetico «Cacciatori di anime», oltre a essere decisamente più breve e immediato a livello mnemonico. La seconda obiezione da muovere, e, stavolta sì che si tratta di un vero e proprio errore, si trova nella seconda parte del titolo ossia quella dedicata al singolo racconto. Qui vediamo la terza e ultima parola iniziare per «s» maiuscola, circostanza sbagliata secondo le regole della lingua italiana se non motivata da ragione narrative che definiscano la «scelta» come una sorta di rituale preciso che necessiti quindi di un nome proprio. In questo caso si tratta chiaramente di una svista causata dalla formattazione anglosassone di WattPad, ma pur sempre un errore meritevole di essere segnalato.
Analizzando la sinossi vera e propria è possibile rinvenirvi cinque spezzoni fondamentali che si andrà a suddividere e considerare nel dettaglio.
La descrizione si apre con una sorta di avviso legato all’appartenenza dell’opera all’interno di una saga più ampia della quale il presente è il primo volume. Non si tratta strettamente di qualcosa di necessario e pertinente in sede di sinossi a un romanzo, ma è pur vero che si tratta di una segnalazione molto utile ai lettori per identificare immediatamente la corretta sequenza nella quale approcciarsi alla saga. Seppure, come si è detto, non propriamente parte della trama, non si ritiene assolutamente errate né la presenza stessa né la posizione di questo primo elemento.
diverso è il discorso per quel che riguarda il secondo elemento della sinossi, individuabile nella sezione in cui si precisa la presenza della storia in uno store digitale e il carattere di sola anteprima dell’opera che si sta per leggere. Al di là di considerazioni legate al senso di chiamare anteprima un’opera a cui mancano soli diciassette capitoli su cinquanta, forse questa comunicazione avrebbe trovato migliore collocazione all’interno dell’opera stessa in un apposito capitolo posto o come cappello introduttivo o in coda all’ultima parte pubblicata su questa piattaforma. Anche qui non si può parlare di un vero e proprio errore, quanto piuttosto di un elemento che appesantisce leggermente la presentazione dell’opera.
Il terzo momento è rappresentato dalla sinossi vera e propria del racconto. Qui le precisazioni mosse in precedenza devono necessariamente scomparire per lasciare posto a soli complimenti. Questo rappresenta un esempio lampante di un ottimo modo di presentare la propria storia in ogni suo aspetto: troviamo un primo momento in cui la protagonista parla in prima persona con il lettore immergendolo immediatamente in quello che sarà lo stile della narrazione; segue la trama vera e propria illustrata classicamente in terza persona con tutti i dettagli opportuni ma senza eccessivi arzigogoli o spiegazioni e anticipazioni dannosi. Si tratta, insomma, di una sinossi da manuale per struttura ed efficacia nei confronti dell’aspirante lettore.
La sinossi prosegue, come sin troppe volte su questa piattaforma, con una sezione dedicata ai riconoscimenti ottenuti dall’opera all’interno della piattaforma. C’è da riconoscere che si tratta di un passaggio molto breve e poco invasivo, ma comunque estraneo a quella che è la trama del racconto. Anche qui, come nel caso della comunicazione legata all’anteprima, non si tratta di un vero e proprio errore grave quanto piuttosto di una informazione che si potrebbe fornire all’interno di un primo capitolo di presentazione di introduzione al romanzo.
In ultimo troviamo una breve avvertenza rispetto al fatto che la storia sia stata revisionata con tanto di data. Anche in questo caso non si tratta di un vero e proprio errore, quanto di un elemento forse superfluo nella posizione in cui è stato posto. Migliore sarebbe stata, di nuovo, la scelta di lasciare la sinossi completamente pulita e spostare anche quest’ultima informazione in un apposito capitolo interno o a sé stante o raggruppandola ad altre già specificate in precedenza.
Per quanto concerne la presentazione del romanzo si può quindi concludere che essa sia sicuramente di buon livello, ben superiore alla norma della piattaforma, pur con un’evidente svista grammaticale e diversi elementi che la appesantiscono.
Valutazione: 8,0
STAI LEGGENDO
Il Tempio delle Storie [RECENSIONI] 2° servizio 2020 [CHIUSO]
RandomAnche gli Dèi amano le arti. Non hanno mai smesso di amarle anche se ora sono distanti. Non hanno mai smesso di tenere d'occhio gli umani che un tempo li veneravano, ed è così che hanno scoperto Wattpad. Stufi dei soliti poemi epici che girano sull'...