Sabrina
"Bevilo! Bevilo! Bevilo!" urliamo a Sharon, che si sta scolando uno shot dietro l'altro.
Ha ingaggiato una sfida con un gruppo di idioti pene dotati che pensavano che solo perché è una ragazza, non potesse reggere l'alcol quanto loro.
Non sanno quanto sbagliano. Sharon li sta battendo tutti, uno dopo l'altro.
Due di loro sono già scappati a vomitare in bagno, un terzo sembra non riuscire a stare in piedi e il quarto sta per arrendersi, mentre lei è alticcia, ma ancora piuttosto in forma.
Abbiamo attirato l'attenzione di parte degli avventori del locale, ma poco importa del capannello di persone che ci circondano.Saltello assieme alle altre, incitando Sharon a bere, quando finisco con la schiena contro qualcuno.
Mi affretto a voltarmi per chiedere scusa, ma il ragazzo contro cui sono finita non sembra prendersela troppo.
"Non ti preoccupare, non mi sono fatto niente. Tu stai bene?"
"Certo, perché lo chiedi?"
"Beh, contro questi muscoli, ogni tanto qualcuno finisce per farsi male" dice indicandosi il petto.
Scoppio a ridere, perché se voleva essere un tentativo di approccio, ha sbagliato in pieno.
Inaspettatamente, anche lui ride.
"Sai, avevo paura che mi tirassi un calcio nelle palle dopo la mia battuta" confida quando ritorna serio.
Lo guardo incuriosita, questo tizio è strano.
"Quindi non volevi provarci con me, uhm?"
"No. Al massimo potrei provarci con quella" dice indicando Sharon "cazzo, una che beve più di me. Potrei chiederle di sposarmi" dice assorto e devo trattenere un altro sorriso.
"E' una mia amica, se vuoi dopo te la presento" dico.
"Ci conto! Allora non ti perderò di vista, se no finisce che ve ne andate e mi lasciate qui ad aspettare come uno stupido" dice serio.Dieci minuti dopo stiamo parlando del più e del meno, soprattutto di Sharon a dire il vero e sono contenta che la mia amica interessi a uno del genere. Un bel ragazzo, spigliato e divertente. Magari è un serial killer, ma al momento sembra innocuo.
"Vieni, la gara è finita" dico prendendolo per un braccio e trascinandolo verso di lei.
Lo sospingo fino a Sharon e poi le urlo nell'orecchio che lui la vorrebbe conoscere, o magari sposare e lei ride.
Li lascio soli su uno dei divanetti e mi dirigo al bancone a prendere da bere, ma vengo fermata da un ragazzo muscoloso, con camicia chiara e attillata sulle braccia.
"Hai trovato la sua anima gemella, vedo" dichiara.
"Come scusa?"
"Hai trovato la donna ideale per il mio amico, vedo" dice indicando la coppia poco distante da noi.
"Non sapevo fosse in compagnia" ribatto.
"Sono uscito per telefonare e quando sono rientrato stavate parlando, non ho voluto disturbare, ma poi tu lo hai lasciato con la tua amica e ho pensato che potevo provarci io, con te."
"Hai pensato male. Capita, non fartene una colpa" ribatto dandogli una pacca sulla spalla, per consolarlo.
"Ironica e sprezzante. Mi piaci" annuncia con un sorriso che farebbe capitolare chiunque.
Abbozzo un sorriso a mia volta, incapace di restare seria di fronte a quella faccia da schiaffi. Alza e abbassa le sopracciglia in modo talmente forzato che è comico, non posso farci nulla.
"Sei divertente, te lo devo concedere" dico osservando la sua reazione.
"Sono tante cose, potresti trovare un aggettivo per ogni lettera dell'alfabeto."
"Alla emme, credo scriverò modesto, allora."
"Puoi giurarci" dice alzando la mano perché io gli dia il cinque.
Mi fa ridere e accetto, poi afferra la mia mano e mi attira verso di lui. "Alla a potresti mettere adulatore. Vedi, sono bravo anche a suggerire. Ci, come consigliere" spiega.
"E il tuo nome, a che lettera lo metto?"
"Decidi tu. Ma non sono un aggettivo" ghigna, poi torna serio. "Mi chiamo Antonio, ma tutti mi chiamano Tony. Tu invece? Ariel come la sirena?"
"No. Sabrina, come la strega" ribatto.
"Ho visto la serie su Netflix, ma non mi è piaciuta molto, però in effetti, siete entrambe bionde" concede. "Ti va di sederci con loro e tenermi compagnia finché la tua amica non manderà a quel paese Raul?"
"Come fai ad essere certo che lei non subirà il suo fascino?" chiedo divertita.
"Perché lui fa il gradasso ma poi quando è ora di agire diventa timido" spiega divertito.
"Posso spuntare anche la casella psicologo, quindi?" domando.
"Esatto."
"Ok, ti concedo di farmi compagnia finché quei due non decideranno di abbandonarci per una sveltina in bagno."
"Secondo te a lei potrebbe piacere sul serio? Scommettiamo?"
Scrollo le spalle. "Non mi piace molto il gioco d'azzardo, ma se vuoi, ok."
"Se vinco io, domani sera tu verrai a cena con me. Se vinci tu... potrai decidere il posto."
"Sicuro che la emme non fosse magnanimo? Chi ti dice che io voglia comunque uscire con te?"
"Nessuno, ma la tua amica ha appena preso a schiaffi Raul."
"Oh. Allora ti porto in un posto che mi piace."
Ride. "Beh, non è stato difficile convincerti" esclama, ma gli volto il viso verso il suo amico, che sta seguendo Sharon in direzione dei bagni.
"Dicevi?"
"Non ci credo." E' sorpreso, ma io so che la mia amica è un po' manesca, se gli ha dato uno schiaffo era solo per ottenere una reazione in cambio. In base a quale fosse stata, la cosa si sarebbe risolta con un nulla di fatto oppure sesso nel primo posto appartato nelle vicinanze.
"Tu invece, mi pare di capire che sei per l'appagamento ritardato, non è così?"
"Chi lo sa. Magari sono gay e ho bisogno di farmi vedere in giro con qualche ragazza per mettere a tacere le voci" ribatte furbo.
"Mi piace la tua teoria. Domani la testeremo" confermo.
Mi porge il telefono. "Segna il tuo numero, ti chiamerò domani per organizzarci."
Inserisco il mio numero, poi gli chiedo di non contattarmi troppo presto. L'unico giorno della settimana in cui posso dormire non ho intenzione di sprecare nemmeno un'ora di sonno.
Ride e quando Sharon e Raul tornano da noi, ci salutiamo.

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Sage
RomanceRichard sogna le amiche della figlia teenager. Matt vuole essere dominato. Lorna vuole farla pagare al marito. E io? Realizzo le loro fantasie. Purtroppo la mia agenda è già piena, non ho davvero tempo per Sage, non importa che lui sia sexy da morir...