Capitolo 1

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Allora, Io mi chiamo Alaska. Ho 16 anni e sono alta e magra, ho dei boccoli biondi e occhi azzurro-argentati. La mia storia inizia quando, tempo or sono, un angelo di nome Claire e un umano di nome Tommaso si sono incontrati. Era il 1976, un temporale si scagliava in mare quasi cercando di far affondare la nave del Capitano Clark. A bordo la truppa era spaventata e sapeva che non sarebbe uscita viva da quella che non era una normale tempesta. A quei tempi c'era una rivalità assurda tra uomini e Angeli, dovuta al fatto che l'angelo Claire e l'umano Tommaso si erano innamorati. Claire era l'erede al trono degli angeli e Tommaso un povero contadino di campagna costretto a prendere il largo su una nave di cui la forza non sovrastava quella della tempesta. L'intento del padre di Claire era far morire Tommaso, così per far si che la figlia non rinuciasse al trono una volta divenuta adulta. Claire si buttò nella tempesta, salvò Tommaso e lo riportò a riva. Claire rinunciò ai suoi poteri da Angelo e sposò Tommaso. Dalla loro unione nacqui io, una ragazza che possedeva sia i poteri del cielo che la "normalità" terrestre. Poco dopo la mia nascita mi vennero a prendere i Guardiani del Cielo e fui istruita a dovere per diventare un angelo a tutti gli effetti. Ma a me questo non piaceva e non piace ora. Tentai più volte di scappare per tornare da mia madre sulla terra, ma ogni tentativo era invano. Fino alla vigilia del mio 16 compleanno, in cui mi venne in mente un piano per evadere da quella gabbia Divina che voi umani chiamate Paradiso. Ormai ero diventata l' Angelo ribelle.

Devo dire che questo soprannome me lo merito. Mi calza a pennello, ma nessuno riesce a capire il dolore che provo stando lontano dai miei genitori e stando lontano da quell'ambiente che è parte di me. Tutti dicono che la Terra è un territorio orribile e che gli umani sono crudeli e sanno solo far del male. Ma io non ci credo. Se gli umani sapessero solo far del male io non sarei mai nata. Voglio andare a scoprire quella che i miei compagni angeli descrivono come una terra in cui c'è solo sofferenza e rabbia. Io credo che stare in cielo senza genitori e allontanata da tutti sia peggio. Sono considerata "diversa" perchè sono l'unione di due mondi, ma a me questo non importa. "Diverso" non vuol dire sbagliato... tanto presto me ne andrò da questo Inferno nel Cielo. Devo solo trovare il momento giusto per mettere in atto il mio piano...

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Ciao ragazzi questo è il primo capitolo spero vi piaccia:)

storia di un angelo caduto dal cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora