Ordinammo delle pizze che avremmo mangiato in camera mia e ci mettemmo subito in pigiama. Erano le 19.00 ma saremmo state sveglie tutta la notte, quindi era perfetto il fatto di mangiare presto... considerando che avremmo fatto almeno un milione di spuntini durante la notte. Le pizze arrivarono e io andai a prenderle, presi i soldi e guardai il fattorino mentre glieli davo... o forse dovrei dire Matthew. Ero in imbarazzo a trovarmi di fronte a lui struccata, con il pigiama e spettinata. Mi squadrò e sorrise. Mantenendo uno dei sorrisi più dolci che gli abbia mai visto fare mi disse: "Pigiama party?" ; mi sentivo talmente in imbarazzo che mi scappò una risatina nervosa mentre rispondevo di si. Presi le pizze, lo salutai e tornai in camera mia dove c'erano Gaia e Flora che mi aspettavano. Ero ancora tutta rossa e Flora mi chiese: "Alaska, tutto bene? Sei rossa come quando Matthew ti ha rivolto la parola per la prima volta!" ... ehm.... non sapevo cosa rispondere, perciò risposi: "No niente ragazze.... solo.... che il fattorino era carino...." Ehm si dai... abbastanza credibile! A quel punto Gaia rispose: "Carino? Tanto da farti arrossire? Non ce la racconti giusta. Alaska. Siamo assonnate, non stupide" . Accidenti aveva centrato il punto. Non potevo mentire a loro, sarebbe stato come mentire a me stessa. "Non sapevo che Matthew facesse il fattorino; se lo avessi saputo non avrei mai aperto la porta in pigiama e mi sarei fatta una coda invece di presentarmi con la criniera da leone". Loro due risero e io mi rilassai. Trascorremmo la serata tranquilla e telefonammo a Eleonor e andai in bagno per darmi un'ultima lavata. Mi diedi un'ultima lavata di faccia e appena mi specchiai cacciai un urlo: c'era ancora il mio viso naturale riflesso. Flora e Gaia spalancarono la porta e, vedendo il mio riflesso nello specchio diverso dal mio aspetto fisico, vollero delle spiegazioni... che non ero ancora pronta a dare. Mi portarono di forza in camera mia e fui costretta e raccontare tutto, fin da quando ero fuggita dal Cielo a quel momento. Non mi dispiaceva molto parlarne con le due mie migliori amiche, infondo fra amiche non si devono avere segreti. Così mostrai anche le ali e dei piccoli incantesimi, come far apparire una nevicata nella mia camera. Poco dopo aver spiegato tutto mi ritrasformai in umana e non smettemmo di parlare della mia vera storia per tutta la notte. Mi addormentai solo alle 05.23, quando Flora era crollata da 2 ore e Gaia era riuscita a tacere dopo l'inevitabile parlantina che ci aveva fatto subire quella notte.
Fui svegliata alle 07.09 da uno strano ronzio. Appena mi alzai vidi una busta sul pavimento e quando mi avvicinai il ronzio cessò. Aprì la busta e mi misi a leggere:
《Cara Alaska,
Carino il pigiamino di ieri sera, sul serio! Peccato che avessi i capelli tutti in disordine. Spero ti sia andato bene il Pigiama party, perché il momento di felicità è durato fin troppo. Se oserai portarmi via qualcosa o qualcuno, te ne pentirai amaramente. Sto pensando al modo migliore per divulgare il tuo segreto, cosa dici: un messaggio a tutti o dei cartelloni appesi a scuola? Dimmi cosa preferisci.
Ah si, ti volevo dire, sappi che io ho molti amici in giro... e non sono tutti umani. Non so se loro sanno della tua esistenza, ma a noi gli Angeli provenienti dal Paradiso non piacciono. Provvederemo a farti ritornare da dove vieni.
P.s.= Ieri per le pizze hai sbagliato il resto, hai dato un dollaro in più. Provvederò a ridartelo.》Mi sentivo molto confusa. Ormai era sicuramente Matthew... altrimenti come avrebbe fatto a vedermi in pigiama e sapere che avevo dato un dollaro in più?
Oh no....
...non sarà mica...
...non può essere qualcuno che...
... si trovi a casa mia!
E se fosse Gaia? E se fosse Flora? Loro avrebbero potuto vedere tutto dalle scale. Infondo sapevano il mio segreto e potevano fare il doppio gioco.
Non ci capisco più niente....
Di chi mi devo fidare?
Di nessuno. Ecco di chi.
A volte penso che quel sussurro che mi capita di sentire abbia ragione. Forse era meglio prima, quando non mi amava nessuno ma erano sinceri nel dimostrarlo.
Mi diedi una lavata mentre Flora e Gaia dormivano ancora. Le avrei fatte andare via appena sveglie... non ero in vena di avere persone intorno. Uscì dal bagno e trovai Gaia e Flora che parlavano. Prima che potessero dirmi qualcosa, le dissi: "Io ho una cosa importante da fare tra 20 minuti, quindi penso che dobbiate sbrigarvi ad andarvene. Lavatevi, vestitevi e precipitatevi fuori... all'istante." Me ne andai in salotto e sentì che farfugliavano qualcosa a bassa voce. Non mi interessa cosa. Ho solo bisogno di pensare e di capire cosa succede e chi è l'Angelo delle Tenebre.
Se ne andarono dopo un quarto d'ora, e io rimasi da sola.
Finalmente.
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Ehy ragazzi♥
Capitolo di suspenseee:)
Al prossimo capitolo♡
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storia di un angelo caduto dal cielo
Teen FictionAllora, io sono Alaska. Ho 16 anni e questa è la mia storia. Dai miei parenti e amici sono chiamata "Angelo ribelle". E credo che questo soprannome sia del tutto meritato. *********************** -tratto dalla storia: Me: "So che non ti arriverà mai...