L'ombra incappucciata si avvicinava sempre di più a me e alle mie amiche. Accellerai il passo ma non potevo mettermi a correre, altrimenti Gaia e Flora avrebbero sospettato qualcosa. Ad un certo punto la figura incappucciata mi iniziò a strattonare lo zaino e io mi dimenai per cercare di liberarmi. Dimenandomi lo feci cadere all'indietro e finì seduto sul marciapiede; gli tolsi il cappuccio e la persona che vidi fu... Tiffany.
"Che c'è?! Cosa avete da guardare?! Una ragazza non può andare a fare jogging dopo la scuola per allenarsi e avere un fisico perfetto?!"Quella sua voce mi irritava, mi dava fastidio soprattutto sapere che l'ossigeno nell'aria lo condividevo con lei.
"Tiffany, mi hai strattonato lo zaino! Sembravi un rapinatore! Come lo spieghi questo?!"In quel momento si alzò per guardarmi dritta negli occhi e dirmi con la sua voce irritante:
"Non è colpa mia se tre lumache come voi sono in mezzo ai piedi sempre! Ti ho strattonato lo zaino perchè con quelle voci da oche che avete ~Si, certo, noi avevamo le voci da oche. Non lei. Noi.~ se vi avessi chiamato non sentivate nulla! Ora lasciatemi passare!!!"Se ne andò con il suo solito fare snob e noi rimanemmo arrabbiate per tutto il tempo. Gaia aveva tentato si inseguirla per dirgliele dietro, ma io e Flora la avevamo fermata... in realtà la volevamo lasciare andare, ma quel "dirgliele dietro" di sarebbe trasformato in una rissa... e non era il caso. Per tutto il resto del tragitto parlammo dei nostri hobby e della nostra vita (anche privata). Arrivai a casa e le salutai con un po' di tristezza, perchè mi trovavo davvero bene con loro. Salutai mamma e papà e mi diressi in cameria mia. Ad un certo punto il "tatuaggio" delle mie ali sulla schiena iniziò a bruciarmi e appena mi specchiai vidi che le mie ali stavano giungendo allo scoperto e che i miei occhi e i miei capelli stavano ritornando al loro colore naturale. Non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo, fino a quando vidi una mano sporgersi all'interno della mia camera dalla finestra. Qualcuno stava facendo un incantesimo... mi avvicinai e ad un tratto una figura con le ali nere iniziò a scappare volando; era la mia occasione: potevo scoprire chi era l'Angelo delle Tenebre. Aprii del tutto la finestra e mi lanciai all'inseguimento; la figura volava molto veloce, ma si vedeva che non era abituata a volare per tanto tempo. Lo inseguii nei parchi, sopra le nuvole e attorno alle case sperando che nessuno ci vedesse, sarebbe stato molto strano da spiegare e un segreto così deve rimanere tale. Dopo un po' capii che stava cedendo. Iniziai a volare sempre piú veloce per raggiungerlo, ma quando si accorse che ero molto vicina iniziò a volare verso il cielo e si nascose fra le nubi. Provai a cercarlo per 20 minuti ma era come cercare un ago in un pagliaio, ma soprattutto tutte le creature alate sanno che non si deve assolutamente volare in mezzo alle nuvole perchè se sono cumolonembi si rischia di essere colpiti da qualche fulmine, mentre se si vola in mezzo a nuvole normali si rischia di perdersi. Così tornai a casa e poco dopo ripresi il mio aspetto da umana automaticamente. Feci i compiti e andai a cena. I miei genitori mi chiesero se c'era qualche novità, e io dissi loro che a scuola avevano annunciato una gita al mare con data ancora da definirsi. La serata continuò tranquilla e io verso le 21:00 andai a letto a leggere un libro che mi avevano consigliato in molti e di cui avevo sentito molto parlare: Harry Potter. Che strano che chiama gli umani "babbani", noi li chiamiamo solo "umani"... però mi piace. D'ora in poi la gente che abita sulla terra senza poteri magici la chiamerò "babbana". Spensi la luce e mi addormentai.
Mi svegliai di buon'ora pronta per andare al liceo. Mi feci una doccia, mangiai la colazione e mia madre mi portò a scuola. Intravidi Gaia e Flora e mentre andavamo in classe insieme, quello che vidi mi raggelò il sangue nelle vene:
Ecco perché Matthew doveva essere il principale sospettato:
1) Si vedeva che era molto stanco
2) Stava parlando di quanto esercizio avesse fatto ieri pomeriggio
3) Aveva le stesse scarpe, gli stessi pantaloni e la stessa giacca con il cappuccio di quello che avevo inseguito ieri sera
4) Era tutto avvinghiato a TiffanyPer la verità non so cosa centri il punto "4" ma mi dava comunque fastidio... non so nemmeno il perché mi desse fastidio. Mi diressi in classe e mi sedetti vicino a Gaia e Flora. Ci aiutavamo a vicenda nelle materie perché tutte e tre avevamo materie in cui andavamo bene e materie in cui facevamo pena. Passò tutta la giornata scolastica e andai a pranzo con Gaia e Flora, quel giorno avremmo trascorso tutto il tempo insieme e si sarebbero fermate a dormire da me. Quel pomeriggio non facemmo i compiti e andammo in giro per il centro. Incontrammo due nostre amiche, Eleonor e Lisa, e ci aggregammo a loro per passare il pomeriggio insieme. Ci divertimmo molto ma per tutto il tempo mi sentivo ancora osservata... probabilmente era l'effetto di tutti quei commessi che guardavano la gente che passava, sperando che qualcuno entrasse a guardare e a comprare qualcosa. Il pomeriggio finì e io, Gaia e Flora ci dirigemmo verso casa mia. Il pigiama party aveva inizio!
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Ehy lettori♥
Vi ringrazio per i 1k!! Spero di crescere maggiormente e che la storia vi piaccia sempre di più:)
Prossimamente pubblicherò il capitolo 10... tanta suspense♡.♡
Alla prossima;)
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storia di un angelo caduto dal cielo
Teen FictionAllora, io sono Alaska. Ho 16 anni e questa è la mia storia. Dai miei parenti e amici sono chiamata "Angelo ribelle". E credo che questo soprannome sia del tutto meritato. *********************** -tratto dalla storia: Me: "So che non ti arriverà mai...