Capitolo 48

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Kylie's POV
Resto in piedi, in silenzio cercando di capire cosa ho appena sentito. I miei occhi iniziano a riempirsi di lacrime e il mio stomaco fa male come se mi avessero appena dato un pugno.
Un pugno in pieno stomaco.
Il mio cellulare cade sul pavimento ed inizio a piangere. Il pianto si trasforma in urla.
Cameron entra correndo dalla porta mentre io sono a terra piangendo e urlando.
«O mio Dio, Kylie, cosa è successo?» mi chiede scuotendomi dalle spalle, ma lo spingo via.
Mi alzo ed inizio a camminare avanti e indietro, in iper ventilazione. Non vedo più niente da quanto ho pianto e sento come se stessi per svenire.
«Pronto?» sento una debole voce provenire dal telefono. Mi abbasso lentamente per prenderlo dal suolo.
«S-sì» dico debolmente.
«Ora mi devi ascoltare, siamo la polizia, dobbiamo avere qualche informazione da te. L'abbiamo trovata a casa tua, è stata picchiata . Non ti viene in mente nulla? Sospetti?» chiedono, ma io piango e urlo ancora più forte chiudendo la chiamata.
Il mio respiro si fa più affannoso, mi trascino in basso con le spalle al muro e mi rannicchio su me stessa.
«Kylie per favore, cos'è successo?» Mi chiede Cameron completamente scioccato. Percepisco il suo terrore.
«È m-mio padre» tutto quello che riesco a dire.
Alzo lo sguardo e vedo che Cameron è completamente sotto shock.
«Cosa ha fatto?» chiede passandosi una mano tra i capelli.
«Ha ucciso mia madre» dico debolmente appoggiando la testa al muro.
Cameron non rice niente, rimane seduto ma continua a guardarmi, ancora sconvolto. Ci guardiamo e cerco disperatamente di non piangere di nuovo.
«Ma la cosa peggiore è che ora mi starà cercando» dico appoggiandomi alla sua spalla.
Ed è qui che perde la testa. Si alza, afferra le chiavi ed esce dalla porta con me dietro di lui.

Truly Madly Deeply (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora