Capitolo 52

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Kylie's POV
Guardo la folla e vedo così tanti volti familiari. Persone che mi hanno visto crescere, e sono venute a come sono oggi.
«Mia madre era la persona più cara che avessi durante la mia crescita» dico guardandomi i piedi.
«C'è sempre stata per me, anche durante i periodi più difficili»
Mi fermo e penso se ne valga la pena di continuare. Queste sono vuote, senza emozioni, non rispecchiano come mi sento ora a causa della sua morte.
«No, mia madre non vorrebbe che leggessi per dieci minuti dei fogli un cui spiego come sono triste per la sua morte. Lo sappiamo già tutti» dico mettendomi in tasca i fogli.
«Mia madre è stata la mia roccia durante tutta la mia vita. Ogni volta che qualcosa non andava per il verso giusto, lei era pronta ad aiutarmi. Non ho avuto una bella infanzia,e persone che mi conoscono lo sanno bene. Anche se tornavo a casa piangendo ogni giorno perché qualcuno a scuola mi insultava, picchiava o spingeva, mia mamma era pronta ad affrontare qualsiasi cosa sarebbe potuta succedere. E lasciatemelo dire, qualsiasi cosa riusciate ad immaginare, è successa.
Tante volte avrei desiderato ringraziarla o aiutarla in qualcosa. Questi ricordi tornano e ti perseguitano. Ma oggi, ora, voglio ringraziarla. Grazie mamma per essere stata la mia migliore amica. Grazie per avermi abbracciata durante le notti in cui piangevo così tanto fino ad addormentarmi. Grazie per aver supportato tutte le persone presenti oggi, per qualsiasi cosa, perché so che senza di te, nessuno di noi sarebbe come è oggi.
Grazie per essere stata una mamma, perché è tutto quello che ho sempre voluto. Avere una mamma che ci tenesse a me, più di quanto io tenessi a me stessa. So che mi mancherai per tutti i giorni fino alla mia morte, ma tutte le cose belle terminano, affinché nuove cose possano sostituirle.
Solo, grazie mamma».
Quando termino di parlare mi rendo conto di aver singhiozzato per tutto il discorso, insieme a molte persone presenti. Ripenso al vecchio discorso e a quanto fosse senza senso. Mia madre merita di meglio.
Ritorno al mio posto e Cameron mi rivolge un sorriso. Anche lui ha pianto, lo capisco dai suoi occhi arrossati.
«Avrei voluto conoscerla» mi dice
«Le saresti piaciuto» dico afferrandogli la mano e appoggiandomi alla sua spalla.
***
«Grazie per essere venuto» dico all'ultima persona che lascia la chiesa. Ora siamo solo io, le mie tre zie e Cameron.
«Era l'ultimo, voi due, volete unirvi a noi per cena?» chiede mia zia Jen a me e Cameron.
«Certo» diciamo insieme.
Usciamo dalla chiesa e vedo di nuovo l'uomo dell'entrata. Non sta guardando me, ma Cameron.
«Conosci quell'uomo?» chiede Cameron sussurrando nel mio orecchio. Deve averlo notato anche lui.
«No, non credo»
«Tienimi per mano» dice, e io lo faccio.
«Non voglio che si avvicini a te»
Cameron mi aiuta a salire in macchina ed entra subito dopo di me.
«Ci siamo tutti?» chiede mia zia.
«Sì» diciamo tutti e ci allontaniamo.
Guardo fuori dal finestrino per cercare l'uomo misterioso, ma è come se fosse scomparso.

Truly Madly Deeply (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora