Capitolo 1

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Dorian ha paura. Ha paura del buio, della paura del buio, del mondo nero, del mare in tempesta, del ladro in una notte nera, del nero, della morte nera, della solitudine. Dorian è un bambino prodigio, sa già tutti i nomi delle paure a memoria. Ha paura del sole e delle sue eclissi, di una notte senza luna, dei sogni, dei sogni neri, dei brividi, di lucertole, di tassi, di gufi e ramarri, ha paura di amore e odio, di fragilità e di debolezze, di api, di ombrelli neri , di ossa lasciate a incenerire. Dorian ha paura della cenere, dell'afa d'agosto, della noia. Ha paura di sé stesso, della nausea, del mal di mare, di incantevoli arcobaleni. Ha paura di amare perché amare significa perdere il respiro. Ha paura di perdere il respiro in un giorno di agosto, solo, in una stanza di una casa in campagna. Dorian ha paura del suo riflesso. Ha un' incondizionata paura degli specchi, di lame, di gatti che graffiano misteriosamente. Ha paura di un aquilone che volteggia lontano nel cielo, ha paura di perdersi in un infinito troppo grande, per lui. Ha paura dell'immensità di un falò, di luna e di stelle, di colline, di nidi incantati, di piccoli uccellini notturni. Ha paura di pipistrelli, di insetti dagli occhi enormi, di creature misteriose del cielo. Ha paura di un abbraccio, quello che ha ricevuto dalla sua nonnina. Ha paura di correre, saltare in un campo dorato, volteggiare tra colline e immense praterie, di scorribande innocenti, di giochi, di bugie, di persone dal volto scavato, visi consumati dall'inesorabile scorrere del tempo. Ha paura di confondersi in mezzo alla confusione, di non riuscire a trovare la via di casa, a ritornare nel suo piccolo rifugio, la sua casa sull' albero. Ha paura che i suoi libri si rovinino a poco a poco, ha paura che le pagine d'inchiostro diventino bianche. Ha paura del nulla, del bianco della vita. Ha paura della nebbia al mattino, di mani fredde, del gelo, della brezza, del vento di oriente, ha paura che i suoi pensieri si scongelino lentamente, senza un perché. Ha paura di spazi chiusi, di spazi aperti, di deludere le persone, di essere noioso, di essere esuberante, ha paura di sentirsi vuoto, inutile. Ha paura anche quando percorre ogni gradino di quella scala. La stessa scala dove perse suo padre. Ha paura di dimenticare le carezze paterne. Ha paura di non riuscire a riconoscere più il suo viso, impresso nella sua mente. Ha paura di non riuscire a riconoscere quell'uomo, che nella sua stanza lo guarda dall'alto, per dirgli " sono fiero di te". Ha paura di dimenticare quelle dolci mani che lo hanno stretto al petto tiepido, che gli ha donato la vita. Ricorda ancora quella processione di anime infrante dietro a quella cassa di legno. Ricorda tutto di quel giorno. Ha paura che un giorno riuscirà a dimenticare tutto l'affetto ricevuto. Ha paura di diventare una persona spregevole. Ci vuole più forza a mollare o ad andare avanti? Che cosa si prova ogni volta che si ha paura?
Si deve avere paura della morte?
Dorian ha paura di tutto. Tutto ciò che è vivo.

Un leone di seta e di ferroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora