Capitolo 15

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Dorian è incredulo. Lui, proprio lui era il testimone chiave di quel rituale dimenticato, che aveva distrutto le vite di molti, lui odiava sua madre per questo motivo...
Non ci crede. È difficile dopo anni di ricordi appassiti. Di fiori lasciati a incenerire, nel tempo.
Ora non gli resta che scoprire ogni cosa, non si può più lasciare tutto al caso, in un vuoto inammissibile, imprescindibile.

È incredulo su ogni particolare. Ma sua nonna crede in lui, egli è forte, come sua madre, come suo padre, come ogni uomo sulla terra, ha le sue insicurezze, le sue paure, ma per ognuna di esse conserva nel suo cuore le armi per combattere le ingiustizie, scoprire le mille verità della sua famiglia.
È forte. Come non è lo mai stato prima d'ora.

Ha un indirizzo fra le mani. Ma dove potrà mai condurlo? È così facile perdersi nella via della disperazione, del fallimento, annegare, negli abissi della notte.
Eppure sente che può farcela ancora, ancora una volta.
Dicono che quando si ha uno scopo per cui vivere si vive più a lungo, con più forza, più tenacia.

E così decide di cercare suo padre, come non aveva mai avuto il coraggio di fare dopo tanti anni di attese. È abbastanza grande per farlo da solo, l'indirizzo che ha trovato non è molto lontano, basteranno poche ore di treno, la felicità è carica di agguato.

Parla con Ersilia, sua nonna. È stanca, come non mai, ma accetta le condizioni di Dorian, in fondo è stata lei a spingerlo a questa avventura, affrontando i rischi e i pericoli del passato.

Prende tutte le sue cose, l'indirizzo, qualche fotografia, qualche cosa da mangiare durante il viaggio, il necessario per affrontare al meglio ogni sfumatura di questa lotta, una lotta che dura da troppo tempo ormai, che non lascia spazio a temporeggiamenti e corse lente. È tardi. È tardi per pentirsi, per esitare, per pensare.

All'arrivo alla stazione Dorian chiede informazioni su dove si trovi quell'indirizzo, su quel pezzo di carta, l'unico indizio che egli possiede. È difficile muoversi senza avere la benché minima cognizione del tempo, dello spazio, in un posto che non conosce, ma deve farlo per sua madre, per suo padre, per sua nonna.

La casa in cui si ritrova è elegante, piccola, ma inspiegabilmente affascinate. Una piccola villa ornata di giardino, alberi piccoli ma rigogliosi, ricchi di foglie.
Suona. Gli apre una piccola donna sui sessanta, con la fronte corrugata, le orecchie piccole, il naso aquilino, il doppio mento. Un viso per niente grazioso.
<<È lei chi è? >> dice la strana donna.
<<Sono il foglio di Leonardo Labano, lei sa per caso chi sia? >> risponde Dorian.
<<No, non conosco nessun Leonardo, mi dispiace.>> risponde la donna ossuta.
<<Senta, il suo aiuto è importante, sto viaggiando da questa mattina, ho solo questo indirizzo fra le mani che mi ha portato fin qui, vivo con mia nonna, mia madre se ne è andata anni fa in circostanze a me ancora ignote, mio padre è scomparso da allora, sto cercando di venire a capo di una storia di segreti e bugie che dura da fin troppo tempo, ora, la prego, se lei è in grado di aiutarmi lo faccia, è importante, lo dico con il cuore in mano. >> replica Dorian.
La donna esita un po'. Poi invita Dorian dentro casa, sembra che il suo volto sia improvvisamente cambiato. Come quando si riscopre una vecchia verità, un'antica ferita chiusa da tempo.
<<Ho conosciuto tuo padre, ma mi dispiace dirti che non sono a conoscenza del luogo in cui egli possa trovarsi ora, è scappato con mia figlia per cambiare vita, dopo una lunga ricerca, una ricerca che ha coinvolto la mia amata bambina, la mia dolce Federica..

Non sono a conoscenza di tutto. So solo ciò che mi figlia mi ha detto, qualche piccolo frammento della storia di tuo padre, qualche piccola verità che potrebbe esserti d'aiuto.
Solo la storia che tuo padre a raccontato a mia figlia, l'amore che ha ritrovato dopo il buio.
Ogni giorno parlava di te, sai? Diceva che eri il suo tesoro, il suo fondamento di verità, l'unico in grado di capire ogni sfumatura della sua personalità, è un padre meraviglioso il tuo. Con mille rimorsi, con mille bugie che gli sono state dette, nonostante ciò ha avuto la forza di ricominciare, rinunciare a te, ha sempre creduto che tua nonna ti avrebbe cresciuto divinamente, si fidava di lei, si fidava di te.

Tuo padre, il giorno in cui è scappato da quelle scale era in lacrime, distrutto, come non mai.
Aveva assistito alla morte di tua madre, che si è tolta la vita davanti ai suoi occhi per vergogna, per una peccato che non aveva commesso, la colpa di cui tuo padre la accusava, il suo orgoglio era grande, così come la sua bontà.

Tuo padre aveva scoperto l'esistenza di un gemello oltre a te, non so se ne sei a conoscenza, aveva scoperto la relazione con un altro uomo, pensava di aver smascherato tua madre per quella che era veramente.

Ma poi si accorse, troppo tardi, dell'errore che aveva commesso, ogni giorno rimpiangeva quel fatale errore, quella colpa che si porta addosso, poi, poi ha deciso di ricominciare daccapo, dopo aver scoperto la verità, la nuda verità, il vero artefice di tutti i suoi mali, che, come se muovesse delle marionette ha deciso cambiare il destino di ognuno.

Tuo padre, quel giorno, dopo anni di litigi e incomprensioni ha deciso di affrontare tua madre, per invitarla a prendersi le sue responsabilità, a rivelare ogni segreto.
Sapeva dei gemelli. Ne è venuto a conoscenza quando ha sentito parlare tuo nonna con il tuo "caro" nonno.
Ha fatto delle ricerche, ha scoperto questo figlio perduto, che, sinceramente non so dove possa trovarsi, forse per questo è partito insieme con mia figlia, che ha avuto la fortuna di incontrare, dopo giorni di silenzi e pianti.

Ha scoperto della "relazione" di tua madre, inizialmente ignorando con quale uomo, è fuggito, quel giorno, tra le lacrime, è venuto fin qui, ha conosciuto mia figlia per caso, poi ha scoperto la verità, la colpa di tuo nonno, e un giorno non li ho trovati più qui, erano scappati, è un anno ormai, forse ora avranno trovato quel figlio nascosto, è tutto quello che so, Dorian. >> racconta la donna, tra le lacrime.

Dorian, come sempre, ha ascoltato ogni singola parola attentamente, egli sa chi sia quell'uomo perfido, è questo il motivo per il quale suo padre era fuggito, il motivo per il quale non poteva più ritornare, il disonore, la vergogna, la paura di non farcela, i segreti inconfessabili. Lo amava suo padre. Ma la sua integrità morale era più importante. Non aveva sopportato che la sua donna lo tradisse con un padre possessivo, che gli avesse nascosto un figlio.
Non aveva sopportato tutto ciò.
Ed era fuggito, quel giorno, in quelle scale.

Poi aveva trovato l'amore in Federica, aveva continuato a cercare, aveva scoperto la verità, si sentiva in colpa. Aveva scoperto la malvagità, la meschinità di un padre troppo legato a sua figlia, un amore impossibile, inconfessabile.
E forse piangeva ogni giorno, pensando alle ultime parole che aveva rivolto alla donna che amava, lasciandola morire.

Dorian ringrazia la donna. Esce. Sente il respiro della verità. Sente una forza immane dentro di sé. Deve trovare suo padre, il suo gemello, capire cosa c'entri in tutto ciò il furto del libro, deve lottare, amare, viaggiare, la posta in gioco è altissima.

Un leone di seta e di ferroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora