Tante erano state le volte in cui gli era stato detto di essere inutile, invisibile. Quando, dopo scuola, si avviò verso il luogo d'incontro che era diventato ormai un luogo sicuro, sentì chiamare il suo nome, e quasi non ci credette. Gli parve tanto irreale da domandarsi se non fosse stato frutto della sua immaginazione, tuttavia, quando si voltò, vide con piacere Acquamarina che agitava la mano verso di lui. Continuò a preferire quel soprannome, quando pensava a lui, lo rassicurava, gli ricordava il passato, così avrebbe capito di non aver immaginato nulla, che quelle giornate di allenamenti erano state reali come divertenti.
Komorebi corse incontro all'amico, fermo davanti ad un supermercato. Quando ancora si stava avvicinando non fece caso a null'altro, guardava solo lui e quel colore tanto insolito di capelli che amava, così, senza accorgersene, urtò un ragazzo che gli camminava accanto. Si voltò quindi per scusarsi, quando lo riconobbe. Liam, un suo compagno di scuola. D'istinto, Komorebi abbassò lo sguardo, scusandosi, fece per continuare a camminare quando, con una risata, il ragazzo lo fermò toccandogli la spalla. Komorebi non avrebbe voluto che Acquamarina assistesse a quella scena, se ne vergognava.
<<Forse dovresti fare più attenzione quando cammini, feccia.>> il ragazzo scandì quella parola, facendo ridere gli amici che gli camminavano accanto. Lo fece girare verso di lui con uno strattone e velocemente alzò il pugno. Komorebi chiuse gli occhi e fece per portarsi le mani di fronte al volto, tuttavia il pugno non arrivò. Ci fu silenzio. Komorebi aprì gli occhi ed osservò il volto confuso di Liam, il cui sguardo si spostò dal pugno bloccato ad Acquamarina che, fermo in piedi tra lui e Komorebi teneva una mano alzata, aveva bloccato quell'atto in un attimo. Liam arretrò dopo lo sguardo severo ed adirato di Acquamarina.
<<Stai bene?>> chiese all'amico, che annuì non riuscendo a dire nulla in quel momento, era meravigliato, confuso. <<Non ci riprovare, non farai più del male a Komorebi.>> disse con una voce che il ragazzo non aveva mai sentito, il tono così rabbioso, certo, fosse stato l'altro ragazzo avrebbe reagito allo stesso modo, continuando a camminare e sperando di non rivedere il ragazzo dai capelli color Acquamarina. Il ragazzo continuò ad osservare il gruppo che si allontanava con sguardo arrabbiato, Komorebi si chiese a cosa stesse pensando.
<<Va tutto bene.>> gli disse. Senza rendersene conto, Komorebi gli posò una mano sulla spalla, cosa che lo fece girare verso di lui con sguardo confuso. <<Ti ringrazio.>> disse Komorebi. Senza dire altro si avviarono verso il punto d'incontro con gli altri ragazzi.
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Acquamarina
AdventureUn ragazzo problematico, in un ambiente problematico, cerca Acquamarina, così da farsi insegnare i valori, l'amore, la capacità di reagire.