Chiamatemi Anna [QUARTA STAGIONE]

But I'm a Sunflower, a little funny. If I were a Rose, maybe you'd pick me.

Amo questa canzone mi fa tanto pensare ad Anna e penso sia perfetta per questo capitolo.

Gilbert era ritornato nella sua vecchia stanza all'Università di Toronto. Si era ormi diplomato, anche lui con il massimo dei voti, e tutto ciò che doveva fare adesso era aspettare l'inizio di un nuovo anno scolastico in cui lui sarebbe stato l'insegnante.

"E non avete più parlato dopo quel giorno?"

"Non me ne ha dato l'occasione, ho un disperato bisogno di spiegarle cosa sia successo, nei dettagli, per farle capire che non sono stato io a baciare Winifred, ma lei mi odia"

"Non penso ti odi. é arrabbiata e ha perso suo padre, e questo le fa credere di odiarti. Certo, non riesco a capire con quale coraggio tu abbia accettato di uscire con quella ragazza a Parigi, considerando che è la tua ex fidanzata che tu hai lasciato per Anna..."

"è stata lei ad invitarmi, voleva sapere come fosse andata a finire con Anna, non avrei mai immaginato che si sarebbe comportata in quel modo, anche se c'era da aspettarselo considerando il modo in cui mi guardava..."

"Scrivi una lettera ad Anna allora. Non vuole parlarti ma non resisterà all'idea di leggere cosa hai scritto. Spiegale come stanno le cose, dille cosa provi per lei, dille che vuoi rimediare e falle capire che sei pronto a rinunciare a tutto pur di stare con lei. Non spedirla a lei però, ma a Ka'kwett, mi aveva detto che si sarebbe vista con Anna tra qualche giorno. Mi assicurerò che le faccia leggere la tua lettera"

"Grazie davvero, Terence, sei un amico...pensi che riuscirò a sistemare tutto?"

"Le ragazze sono complicate, non ti prometto niente, ma almeno tu avrai fatto la tua parte. Se non ti risponde, allora mi dispiace Gilbert, ma non è la ragazza adatta a te, troverai qualcun altro"

Ma Gilbert non voleva qualcun altro, voleva la sua Anna. Non voleva che nessun' altra lo baciasse, non voleva sentire un tocco che non fosse il suo, non voleva che dalle sue labbra uscisse un'altro nome che non fosse quello di Anna. Lui la voleva. Voleva stringerla a sé per tutta la notte, fare l'amore con lei, sussurrarle all'orecchio che era sua, accarezzarle i capelli mentre dormiva e renderla felice. Il pensiero che tutto questo potesse non accadere gli faceva formare un nodo alla gola.

Prese carta e penna, si concentrò, e iniziò a scrivere

Cara Anna,

so che sono l'ultima persona da cui vorresti ricevere una lettera, ma ho bisogno, ancora una volta, di togliermi un grosso peso dal cuore. Ti amo, Anna Shirley, e voglio che tu sappia che sono pronto a rinunciare a tutto pur di passare il resto della mia vita con te. Non mi sento di dirti attraverso una lettera come siano andate le cose, è un lavoro che devo fare di persona, se tu me lo permetterai. Se me ne darai occasione, ti prometto che non ometterò nemmeno un particolare e ti dirò la verità su cosa sia successo a Parigi. Ho bisogno di te, amore mio, ho bisogno di sentire la tua risata...questi giorni senza te sono stati i peggiori della mia vita e posso giurare di aver sentito il mio cuore spezzarsi quando mi hai guardato con indifferenza agli esami, come se fossi invisibile, come se il nostro amore fosse morto o mai esistito. Ma non lo è, anche se tu passassi la tua intera esistenza ad odiarmi, sappi che il mio amore non si allontanerà da te. Ti prego, perdonami. So che ciò che ho fatto ti ha spezzato il cuore, vorrei non essere mai andato in Francia, ma sai meglio di me che non potrei mai tradirti, che non potrei mai nemmeno pensare di baciare una ragazza che non sia tu. Mentirei se ti dicessi che non mi manchi, che non ti penso e che andrò per la mia strada senza di te. Non troverò mai il mio posto nel mondo perché il mio posto è al tuo fianco e Dio solo sa quanto io voglia renderti felice. Non roviniamo tutto, torniamo come prima: Anna e Gilbert di  Avonlea, il dottore e l'insegnante. Spero davvero che leggerai questa lettera e che mi risponderai presto.