But loving him was red.

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"Non vedo l'ora che arrivi sabato!Per il tuo compleanno c'é sempre da divertirsi" disse Cole "Anna, tesoro, potresti girare il volto un po' più a destra, per favore? C'è una zona d'ombra che non dovrebbe esserci"

Quel mattina, alla scuola d'arte, era stato assegnato un compito molto importante: dipingere la propria fonte d'ispirazione rappresentando l'amore allo stesso tempo. E chi poteva dipingere Cole se non la sua amata Principessa Cordelia?

Erano nella sala grande della casa di Josephine -ormai diventata lo studio di Cole- da più di un'ora. Cole aveva già fatto il disegno a matita, tutto adesso stava nei colori e nelle sfumature.

Anna era seduta su un lungo tavolo, i capelli rossi, diventati lunghissimi, erano sciolti e ricadevano dietro le spalle. Tutto ciò che indossava era un lungo lenzuolo rosso stretto alla vita da una piccola cintura e sulla testa aveva una ghirlanda di fiori che la faceva sembrare una vera ninfa. Non era la prima volta che Cole le faceva un ritratto, ma era la prima volta in cui il ritratto in questione rischiava di vincere il primo  premio.

"Perfetta! Sembri una fata, potresti scoprire un'altro po' la spalla sinistra? Non si vede lo stacco con i capelli"

"Quanto manca?" sbuffò Anna "Comincio a sentire freddo!"

"Se vuoi possiamo continuare domani, ma non voglio toglierti tempo allo studio e dovrei anche uscire con Oliver, abbiamo alcune cose di cui discutere..."

"Per ora non lo vedo molto in giro, va tutto bene? Non ne parli nemmeno più"

"Diciamo che ci sono state alcune incomprensioni...e non so davvero come andrà a finire. Ma suppongo sia il destino a decidere, no?"

Anna si sentiva triste per Cole. Il ragazzo non dava molto a vedere il suo dispiacere, ma gli si leggeva negli occhi che soffriva.

Proprio nel momento in cui Anna stava per continuare la sua conversazione con Cole, Gilbert fece irruzione nella stanza

"Hey Cole, sono venuto a prendere Anna, è-" in un attimo il suo sguardo si spostò da Cole alla ragazza rossa sul tavolo

"C-cosa sta succedendo qui? E perché hai addosso solo un lenzuolo?" disse arrossendo, cercando di non fissare troppo Anna

"le stavo facendo un dipinto, guarda!" Cole gli mostrò soddisfatto la tela in cui l'immagine di Anna iniziava a prendere forma

"è-è molto bello, ma non potevi ritrarla con i vestiti che ha sempre?" disse Gilbert con un tono piuttosto arrabbiato

"Doveva rappresentare l'ispirazione, quindi si è vestita da musa. Non è bellissima?" disse Cole sorridendo ad Anna, che ricambiò, cercando di coprirsi il più possibile adesso che Gilbert era entrato.

"Si, lo so che è bellissima dal momento che è la mia fidanzata" disse Gilbert marcando la parola 'mia' "Sei un bravo ragazzo Cole, ma non dovresti stare così appiccicato a lei, mi dà tremendamente fastidio e non è la prima volta che succede"

"Gilbert, calmati, stai esagerando. Non capisco cosa c'è che non va! Sta solo facendo il suo lavoro"

"Cosa c'è che non va? C'è che ti sta facendo un ritratto mentre indossi solo un lenzuolo e ti sta anche riempendo di complimenti. Sembrate proprio una bella coppia..."

"Una coppia?" rise Cole "Ma non glielo hai detto, Anna? Pensa davvero che io ci stia provando con te?"

"Cole...io pensavo che tu non volessi si sapesse, quindi-"

"Ma è il tuo fidanzato, Anna! Deve saperlo, non posso biasimarlo se pensa che io ci stia provando con te se nemmeno sa che mi piacciono i ragazzi!" disse Cole portandosi poi una mano alla bocca, rendendosi conto di averlo detto ad alta voce

Chiamatemi Anna [QUARTA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora