15. Ashley, Thomas

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*Ashley's pov*

"Buongiorno..." mugugnò il ragazzo sdraiato accanto a me, con la voce ancora impastata dal sonno.
"Alla buon'ora pive, sono sveglia da mezz'ora e non riuscivo a muovermi" ribattei ridendo e facendo cenno verso il suo braccio sul mio ventre, che puntualmente non mi avrebbe lasciato andare.
"Ero comodo" disse mettendomi la testa nell'incavo del collo.
Sospirai e trattenni a fatica una risata, davvero, come avrei potuto alzarmi e andare a lavorare sotto il sole con questo elemento addosso?
"Thomas... ti staranno aspettando" dissi il più dolcemente possibile provando a tirargli su la testa.
"Ti interesserà sapere che è l'alba adesso, non riesci a vederla perché siamo chiusi qui, però ti posso garantire che Rebe e Minho usciranno tra un bel po'" rispose senza però muovere un muscolo.
Ogni volta che parlava sentivo il suo fiato sulla mia clavicola, e ogni volta l'impatto mi faceva venire i brividi.
"Ah, in tal caso" mormorai iniziando ad accarezzargli i capelli sulla nuca, sentendolo sospirare rilassato subito dopo.
"Hai visto come ti faccio cambiare idea" rise lui in risposta.
"Ma smettila" ribattei tirandogli un leggero schiaffo sul braccio.
Era quasi totalmente appoggiato a me, con la testa sul mio petto e le gambe quasi totalmente intersecate con le mie.
Non stava facendo assolutamente niente, ma il suo viso ancora addormentato e calmo mi dava un senso di felicità quasi indescrivibile. Era perfetto.
Ad un certo punto trovò la forza di tirarsi su con la testa e senza pensarci due volte lo baciai, lentamente, come se in qualche modo potesse avere qualche effetto sul suo stato attuale.

Passò poco più di mezz'ora, tra abbracci e coccole per Thomas si era fatta davvero l'ora di iniziare ad incamminarsi verso le Porte.
"Quindi te ne vai?" chiesi quasi supplicante guardandolo sedersi sul letto.
"Prima eri tu quella che si stava preoccupando che passassi la giornata a non fare nulla" rise mettendosi seduto per terra accanto a me.
"Si però-" venni interrotta dalle sue labbra sulle mie, ancora una volta.
"Ci vediamo stasera" sorrisi mentre lui si avviava verso la porta.
"Ti amo" disse girandosi per guardarmi, appoggiandosi allo stipite.
"Ti amo anch'io" risposi sorridendo ulteriormente, alzando la mano per salutarlo.
Continuai a fissarlo mentre si allontanava con un sorriso stampato in faccia. Vorrei che tutte le mattine fossero così.

Maze Runner || Glade PillsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora