14. Ashley, Thomas

102 3 0
                                    

*Thomas' pov*

Avevo appena finito di allenarmi con Ash quando mi diressi verso le docce. Per tutto il giorno lei mi aveva spiegato come usare delle armi, il corpo a corpo, alcune strategie da usare con i dolenti e mi aveva fatto fare delle prove di corsa, ma io riuscivo a guardare solo lei. Quando sorrideva perché notava che imparavo in fretta, quando si concentrava per lanciare dei coltelli o altre armi letali con la massima precisione, quando scherzava insieme agli altri a pranzo totalmente a suo agio. Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso e credo che lei se ne fosse accorta. Mi piaceva, da impazzire. Era solo il mio secondo giorno ma già sapevo cosa volevo, ed era con lei. Sbuffai entrando dalla porta, pensando alla quarantina di ragazzi che avrebbe potuto scegliere invece di me, ma mi bloccai sul posto quando sentii delle voci provenire dalle docce. Mi tranquillizzai pensando che in ogni caso non sarebbe stato un problema se mi fossi fatto la doccia anche io. Così appoggiai le mie cose e mi tolsi la maglietta, per poi togliere anche i pantaloni. Rimasi in boxer, leggermente grandi dato che erano di qualcun altro della Radura. Presi un'asciugamano e mi avviai verso le docce. Appena svoltai l'angolo qualcosa mi venne addosso. Non qualcosa, qualcuno. Non qualcuno, Ashley. 'Oh cazzo' fu l'unica cosa che riuscii a pensare in quel momento. Inevitabilmente guardai nella sua direzione e arrossii violentemente. Era ancora bagnata dalla testa ai piedi, i capelli che le ricadevano sulle spalle e le arrivavano fino alla pancia. Aveva addosso soloun'asciugamano bianco che le arrivava parecchio sopra al ginocchio, a metà coscia. Il suo sguardo era fissato su di me, precisamente sul mio addome, e anche lei diventò completamente rossa. Abbozzai un sorriso forzato e lei fece lo stesso. Nemmeno con tutto quell'imbarazzo potevo fare a meno di pensare a quanto fosse dannatamente bella.
"Sai... ci sono i turni per le docce" disse lei ad un certo punto. Non ci eravamo mossi di un centimetro ed entrambi faticavamo a guardarci solo negli occhi.
"N-non lo sapevo" risposi balbettando. Mi diedi dell'idiota da solo. Stavo facendo la figura dello scemo.
"Oook, beh, io ho finito quindi sei libero" aggiunse. Io annuii e feci per spostarmi a destra per lasciarla passare, ma lei fece lo stesso e ci ritrovammo ancora più vicini di prima. Arrossii ancora di più e mi spostai subito a sinistra, cosa che fece anche lei, ritrovandosi sta volta a pochissimi centimetri l'uno dall'altra. Abbassai la testa e mi ritrovai a guardare la sua nuca, dato che anche lei aveva abbassato la testa ritrovandosi a fissare il mio petto. Mi lasciai sfuggire una risata nervosa, che lei ricambiò subito. Appoggiò le mani sui miei avambracci e girò, ritrovandosi al mio posto di prima mentre io davo le spalle alle docce. Mi sorrise un'ultima volta prima di allontanarsi con i vestiti ed entrare in uno sgabuzzino che avrà momentaneamente usato come spogliatoio. Restai imbambolato a fissare il punto in cui se n'era andata per diversi secondi con un sorriso stupido sulla faccia, per poi girarmi ed entrare in doccia.

Maze Runner || Glade PillsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora