*Ashley's pov*
Il mio momento della giornata preferito, quando Thomas e gli altri tornavano dal Labirinto nello stesso istante in cui il sole illuminava la Radura colorando il cielo di arancione e rosso prima di scivolare sotto le mura. Uno dei pochi momenti, durante la giornata, che potevo passare da sola con il ragazzo.
Stavamo insieme da ormai quasi una settimana, ed era tutto perfetto.
Ogni tanto dovevo chiedere consigli a Rebe sul come prenderlo, perché a detta sua eravamo entrambi delle teste calde e visto che eravamo i suoi migliori amici nessuno, oltre a Minho e Newt, che però erano più i consiglieri di Thomas, era migliore di lei per spiegarmi certe cose.
Come al solito aspettai che uscisse dalla doccia al centro della Radura, sotto uno dei miei alberi preferiti: una quercia larga almeno due metri quadrati sotto la quale c'era abbastanza spazio per almeno quattro persone, con le foglie verdissime che ogni volta che il sole tramontava riflettevano una luce stupenda sul terreno, così ipnotica che a volte non mi sembrava neanche di essere chiusa lì. Thomas non mi aveva mai fatto aspettare più di dieci minuti, anche se ero solita ricordargli che non era un problema per me rimanere sola e in tranquillità, anzi, ogni tanto un piccolo stacco da Gally e gli altri non mi faceva per niente male.
Ma questa volta andò diversamente, passarono quasi trenta minuti e di lui non c'era ancora traccia, ero sul punto di alzarmi e andare a vedere se stesse bene o se si fosse dimenticato e fosse andato a mangiare con gli altri.
Prima che riuscissi a tirarmi su però sentii una presenza alle mie spalle, così mi voltai bruscamente e ripresi a respirare in modo normale quando incontrai i suoi occhi marroni.
Rilassai completamente i muscoli e lo abbracciai, nascondendo la testa nell'incavo del suo collo e sospirando leggermente ogni volta che la sua mano mi accarezzava la nuca.
Mi staccai da lui facendo scivolare le mani sulle sue guance, solo per guardarlo meglio un'altra volta: era davvero bello.
Ma non bello solo in senso estetico, qualcosa in quel ragazzo mi aveva colpito fin da subito, e anche se non ero abbastanza pronta per ammetterlo sentivo di essermi davvero innamorata di lui. Come sono riuscita a capirlo? Beh è semplice. Vedere il suo viso stanco la mattina o subito dopo la corsa nel Labirinto riusciva a migliorarmi la giornata. Vederlo sorridere e ridere con me era l'unica cosa che sentivo di volere davvero, ero innamorata di lui, dei suoi modi di fare sempre un po' impetuosi ma allo stesso tempo goffi, del suo sorriso, dei suoi occhi, ogni cosa in Thomas mi sembrava perfetta. Ed era ancora meglio sapendo che anche lui pensava lo stesso di me.
"Mi sei mancata oggi" mormorò prima di far scontrare velocemente le nostre labbra.
"Anche tu testa di caspio" risposi iniziando a scompigliargli i capelli, ancora leggermente bagnati dalla doccia che si era appena fatto.
Lui mi guardò negli occhi un'altra volta e dovetti trattenermi dall'arrossire, non mi succedeva spesso ma quando ci ritrovavamo così vicini, intenti a fissarci senza dire niente per minuti interi non potevo non trattenermi. Thomas sembrò notarlo e sorrise prima di far collidere le nostre labbra di nuovo, questa volta in un bacio ancora più lungo e appassionato.
Mi staccai solo quando sentii di non avere più ossigeno e mi venne in mente una domanda che mi si palesava in testa da un po'.
"Perché ci hai messo tanto stavolta?" chiesi ricordandomi del suo essere arrivato più tardi del solito.
"Ah, ho parlato con Newt e Minho, mi dovevano dare consigli su una cosa" rispose scuotendo la testa, visibilmente nervoso.
"Cosa c'è?" domandai di nuovo facendogli cenno di sedersi vicino a me appoggiato alla corteccia dell'albero.
"Sei il mio primo pensiero quando mi sveglio la mattina Ashley. Sei l'unica ragione per la quale trovo la forza di alzarmi e andare a correre in quel caspio di Labirinto, perché so che se riusciremo ad uscire io e te potremmo avere una vita insieme come abbiamo sempre sognato. Sei perfetta in tutto e per tutto, a volte non mi sento abbastanza per te e mi sento come se ogni ragazzo qui dentro avesse il potere di portarti via da me da un momento all'altro. Tu e Rebe siete le uniche ragazze qui e si nota benissimo come alcuni vi mangino con gli occhi anche solo quando andate a prendere da mangiare, anche Newt l'ha notato. Ma io non voglio perderti, la tua risata è l'unico suono che terrei in loop nella mia testa perché è l'unico che ha la capacità di farmi stare davvero bene" prese una pausa per prendere fiato "Io ti amo"
Non sapevo cosa dire. Non era mai stato il tipo da esprimere affetto a parole, ha sempre preferito i gesti, ma l'aveva appena fatto. Anche io lo amavo, ne ero ormai sicura, così lo baciai di nuovo.
"Ti amo anche io, e gli altri ragazzi non sono come te, prometto che non ti lascerò" mormorai accarezzandogli lo zigomo destro con il polpastrello.
E mi baciò di nuovo.
Avrei voluto che quel momento si fermasse per sempre, avrei fatto qualsiasi cosa pur di passare ogni singolo giorno con quel pive che aveva la capacità di farmi irritare in zero virgola due secondi, ma che allo stesso tempo riusciva a calmarmi e a farmi sentire a casa anche con un solo abbraccio.
"Siete bellissimi!" gridò Minho passandoci di fianco. Scoppiai a ridere e mi staccai dal bacio, rimanendo però ad un soffio dalle sue labbra.
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Maze Runner || Glade Pills
Fanfiction{Speciale per: "Two Girls In The Glade"} nell'ultimo capitolo del threequel vi ho spiegato più o meno come funzionerà questo libro, ma nel dubbio lo spiego di nuovo direttamente qui: questa storia NON SARÀ CONCLUSA, e oltre ai primi trenta capitoli...