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Le prime luci dell'alba colpirano il volto di Cody fin troppo presto, la notte non era stata proficua, aveva portato solo incubi in un sonno frammentato. Piu volte aveva sentito Bryan lamentarsi nel sonno, lo aveva visto cercare di coprirsi con le braccia e respirare affannosamente, ma non aveva osato muoversi, con il cuore sotto i piedi aveva fatto finta di nulla, chiuso gli occhi e continuato a dormire.
Ora avrebbe dovuto svegliarlo!

Si alza da quel divano pieno di bozzi e si inginocchia di fianco a quel corpo rannicchiato ai piedi del mobilio. Allunga un braccio nella sua direzione e tocca la spalla di Bryan con l'intento di riportarlo vigile scuotendolo un po',  ma qualcosa non va. Sposta la mano dalla spalla al capo scendendo sulla fronte...è calda troppo calda. Non ha modo di misurare la temperatura esatta, ma certamente non dovrebbe essere quella. Con entrambe le mani sulle spalle dell'amico, lo scuote e lo chiama a bassa voce, ci vogliono parecchi tentativi prima di vedere i risultati di cotanto sforzo e quando un disorientato Bryan apre un paio di occhi lucidi sembra rinascere.

Lo aiuta a rimettersi in piedi e lo sorregge quando le sue gambe non riescono piu a sopportare il peso di quel corpo. Disorientato e privo di autonomia, si abbandona a Cody come se fosse un'oasi nel deserto, come se ne dipendesse la sua vita.

Insieme escono dalla baita e si incamminano stretti uno all'altro verso l'inizio del bosco e di quella che di fatto è la fesseria piu grande che due uomini nelle loro condizioni abbiano mai fatto.

Il bosco è meno fitto del previsto, si riesce ad intravedere il cielo e di conseguenza anche il sole quando arriverà nel punto massimo. Ma non offre ripari, lo scarno sottobosco accompagnato da alberi cosi alti non crea nessun anfratto o modo per nascondersi dai predatori...a due piedi o a quattro zampe che siano. La stagione autunnale non aiuta, hanno la possibilità di contare su poco per sfamarsi, qualche fungo o bacca e se saranno davvero fortunati delle castagne, per l'acqua è un altro discorso.

Cody cammina imperterrito, trascinandosi Bryan sempre meno presente a se stesso, convinto che quella sia la strategia migliore per aver salva la vita. In fondo che alternativa avevano? Rimanere in quella casetta ed aspettare la morte?
Si guarda intorno, cambia direzione pur mantenendo una ipotetica linea verticale, con la mano libera saggia piccole "liane" che vengono giu dagli alberi come se fosse il migliore dei boscaioli. Appena trovata quella giusta sistema Bryan sul terreno spalle al tronco di un albero e con la poca forza in suo possesso, tira verso il basso per sdraticare la stretta liana.
-ho visto una cosa, resta qui...ok?- il cenno del capo di Bryan fa sussurrare un "bene" al ragazzo che parte a razzo verso una porzione di bosco dove solo lui sa cosa abbia visto.
Torna poco dopo con una ventina di enormi foglie simil a felci e le sistema una su l'altra in gruppi da quattro. Con i denti strappa porzioni di liane piu o meno regolari per usarle come corde. Nel mentre svolge il suo piccolo lavoro alla Bear Grylls, spiega imperterrito il suo da fare all'amico che nonostante la febbre ridacchia per aver scoperto questo lato di Cody in una situazione simile.

Le foglie vengono inpilate e preso un gruppetto lo adagia sotto il piede destro di Bryan, poi recuperato un pezzo di liana le avvolge intorno all'arto a creare una sottospecie di scarpa. Compie lo stesso movimento per il sinistro e successivamente passa ai suoi piedi, avvolge e stringe come se fossero vere e proprie stringhe.

-da quando sai...fare queste...cose-
-è un retaggio degli anni in orfanotrofio...ma non parlare, conserva le forze, non sappiamo quanta strada abbiamo ancora- e cosi parlando lo solleva, lo rimette verticale e posizionato il proprio braccio sotto le ascelle dell'amico si incamminano.
-poi...dovrai racco...raccontarmi-
-mmm-

Si fermano di nuovo in prossimità di una porzione di bosco più fitta, le cose si complicano, se la vegetazione dovesse davvero cambiare sarebbero nella merda. Rimette di nuovo Bryan a terra e dopo le dovute raccomadazioni si addentra nel bosco.
Cody non sa a cosa potrebbe andare incontro inoltrandosi li dentro, ma vuole rendersi conto di ciò che potrebbero affrontare e spera di recuperare qualcosa da mangiare.
La luce del sole filtra e non filtra tra gli alberi,  trovare un punto riferimento, per poter poi tornare indietro è difficile, perciò decide di rimanere sul suo limitare. Recupera un bastone e con ritrovata pazienza, sposta le foglie secche alla ricerca di funghi commestibili che immabilmente dovrebbero dovuto mangiare crudi, ma fare gli schizzinosi a questo punto porterebbe alla morte.
Nel mentre piega piccoli arbusti e rami per poter, comunque, ritrovare la via del ritorno...la prudenza non è mai troppa.

Un suo urletto di gioia si mischia al sempre piu crescente freddo e alla sensazione di impotenza. Tra le foglie ha trovato un gruppo di funghi dall'aspetto non proprio invitante, ma sa essere mangerecci. Distende sul terreno alcune foglie di felce avanzate e vi sistema sopra i funghi raccolti dal gambo, e ripete l'operazione per tutti quelli che riesce a trovare. Finito il magro bottino, ripiega su se stesse le foglie e crea un piccolo fagotto dai colori pastello, e pian pianino si incammina nella direzione opposta per ritornare da Bryan. Lo trova nella tessa posizione in cui lo aveva lasciato, servirebbe dell'acqua o meglio un ospedale, ma per ora hanno solo dei funghi neri dal nome assurdo di "tromba dei morti"...anche l'universo è in linea con il loro destino.

Il pasto è misero e non proprio invitante, aggiungiamoci anche le difficoltà avute a far mangiare Bryan, che si rifiutava categoricamente di ingurgitare "funghi neri dalla dubbia provenienza". Cosi si è ritrovato a dover ficcare in bocca pezzetto dopo pezzetto quel maledetto fungo nel tentativo di far rimanere in vita l'amico.
-sei un idiota- gli sputa contro mentre si pulisce le mani su di se per eliminare i residui del fungo.
-non replicare, zitto e alzati- continua tirando su Bryan e riprendendo a camminare.

Il silenzio che regna in quel bosco viene di tanto in tanto interrotto dallo straparlare di Cody che inveisce contro qualsiasi cosa l'abbia portato in quella situazione e soprattutto sulla sua scelta di entrare in polizia, doveva diventare un ranger come gli ripetevano spesso. Ma la sua passione per gli intrighi era troppo forte per essere scalfita dalla vita avventurosa del guardia boschi.

I suoi pensieri vengono bruscamente interrotti quando si rende conto che intorno a se non vi è piu silenzio. Rumori di persone e di qualche animale riempiono l'aria rimbombando nell'ambiente circostante...che Bryan avesse ragione? Era tutto un piano per farli sbranare dai cani?

La fortuna del mare 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora