16

10 2 2
                                    

Le risate di Dillon padre riempiono la stanza rendendola fin troppo piccola...nulla conserva il gusto precedente per la vita, neppure la morte che sembra essere sempre appartenuta al momento. Finalmente ha vinto. Ha vendicato il suo onore, macchiato dall'aver ucciso il suo stesso figlio, e reso giustizia a tutti quei miliardi persi per colpa di Cody.

Cosi, preso dall'euforia non nota il cambio di espressione o le ginocchia che si flettono, ne il movimento delle braccia che prontamente afferrano la sua vita e lo trascinano verso il pavimento. Questa volta a morire è il ghigno sul suo volto mentre viene afferrato e scaraventato lontano.  Perde la presa sulla pistola proprio mentre Bryan affonda di nuovo il colpo e cerca di stordirlo con un pugno. Recupera l'equilibrio e gattona fino alla pistola, ma viene bloccato dalla mano di Bryan che gli afferra una caviglia e lo tira verso di sé. La presa cala e Dillon ne approfitta per sferrare un calcio, poi gira su stesso e si allontana quel tanto che basta per evitare brutti scherzi.

Si guardano e scrutano, la tensione è al massimo, questa è la resa dei conti, entrambi vogliono chiudere questa faccenda il più presto possibile.
-dovrai impegnarti di più per liberarti di me- ghigna Dillon senior alzando la mano verso il viso per eliminare un invisibile goccia di sangue. Non risponde Bryan, continua ad osservarlo cercando di captarne le intenzioni, ma proprio come era successo con suo figlio non riesce minimamente a carpirne i segreti.
Continua a guardare dritto davanti a lui, non sposta lo sguardo, non posa i suoi occhi altrove, non guarda nemmeno una volta Cody  riverso al suolo, il suo unico pensiero è l'uomo dinanzi a lui. Uomo responsabile di tutti i suoi casini e fallimenti.
Non ha mai sentito il bisogno di uccidere una persona, non è quel genere di poliziotto che se non vede il cadavere del malvivente non si sente in pace con se stesso, anzi l'esatto opposto: ha sempre cercato di salvarli e redimerli, ma qui non ce nulla da salvare o da riportare a casa, i sensi di colpa li lascia per altre occasioni.

È il suo antagonista a fare la prima mossa, veloce e furbo scatta in avanti e coglie Bryan di sorpresa quel tanto che basta per poterlo atterrare, ed avere la meglio.
Sono molti i pugni che scaglia contro di lui e sembra avere la meglio, quando le posizioni si invertono.
Con un colpo di reni impressionante Bryan è su di lui e gli riserva lo stesso trattamento
-sarebbe meglio che scendessi, non vorrei che ti eccitassi troppo- lo canzona l'uomo sotto di lui, che nonostante la situazione continua a ribadire il suo "essere" alla prima occasione.
-tranquillo farò piano...- gli sputa Bryan muovendosi lascivo contro di lui, ma questo attacco è così sbagliato che vorrebbe rimangiarsi le sue parole seduta stante.

La rabbia che sale in Dillon è cosi evidente da trasformare il suo volto: i suoi occhi sono oramai ridotti a due fessure, le labbra contratte e le vene delle tempie e del collo in evidenza, sembra un pazzo.
-NON TOCCARMI...BRUTTO FROCIO-grida liberandosi di Bryan buttandolo in un angolo, ma è il calcio che gli arriva subito dopo che gli toglie il respiro e lo mette nelle mani dell'ultima persona che vorrebbe trovarsi di fronte. Viene sollevato dal colletto del suo pigiama celeste e sbattuto più volte contro il muro, dove ad ogni contatto corrisponde un lamento sempre più flebile di Bryan che nonostante tutto cerca ancora di liberarsi dalla sua presa ferrea.

Poi tutto d'un tratto un colpo. 

La presa si affievolisce e Bryan cade sul pavimento scuotendo la testa per cercare di riprendersi.
Dillon senior è impalato di fronte a lui, con gli occhi sgranati e la bocca aperta, un rivolo di sangue gli macchia la camicia come a voler sancire cosa è realmente accaduto.
Bryan fa in tempo a spostarsi di lato che quel bastardo cade in avanti colpisce il muro rimanendo in bilico tra esso ed il pavimento.
Cody accasciato sul pavimento contempla la scena respirando a fatica, ha salvato il suo collega uccidendo quel viscido uomo, ma non può far a meno di pensare che quella sia una punizione troppo blanda per tutte le sue colpe. Bryan si avvicina gattonando e si siede di fronte a lui abbracciando.
- giu le mani... mi hai sparato...FIGLIO DI PUTTANA .. MI HAI SPARATO!- la sua non è una domanda, Bryan l'ha effettivamente sparato, ma ne ha piene le tasche di gente che lo riempie di piombo.
-ma se ti ho fatto l'occhiolino!-
- occhiolino un cazzo...e ti ho detto non mi toccare.- ribadisce Cody sopraffatto dalla rabbia e dal dolore
-ma sta zitto e baciami- conclude Bryan mentre afferra Cody per la nuca e fa combaciare le loro labbra in un bacio dolce e lento che viene subito ricambiato.
-ora mi porti in ospedale?-gli sussurra Cody tra un bacio e l'altro
-ci siamo già in ospedale- ribatte mentre lo solleva ed a passo svelto esce dalla stanza.

_____________________________________

La storia è quasi finita, un solo capitolo ci separa dalla sua conclusione. Spero che vi abbia tenuto compagnia e che amiate i personaggi tanto quanto me.

      Hyd8


La fortuna del mare 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora