Quello che Cody si ritrovò davanti, una volta varcato il piccolo portico di quella maledetta baita, lo fece sprofondare nella malinconia e nella solitudine. Il bosco che circondava la casetta era immenso, sconfinato, deserto, se tale si può chiamare un posto abitato da chissà quali animali e quanti milioni di zanzare. A quei pensieri, abbassò lo sguardo sul suo corpo semi-nudo e scosse la testa rassegnato. Quelle maledette avrebbero fatto colazione, pranzo e ccea con loro due...Gia loro due.
Com'erano arrivati a tanto, possibile che gli era sfuggito il malumore di Bryan per anni? E poi, da quanto esiste tutto questo rancore per Mike, loro due erano uno il proseguo dell'altro...possibile che fosse diventato il centro di se stesso da non rendersi conto dei cambiamenti intorno a se?
Con il dorso della mano si asciugò le lacrime che copiose bagnavano il suo viso e si addentro' nel bosco quel tanto che bastava per sentirsi lontano da tutto, da quello che era successo, dal padre di Mitchel, dai corpi mutilati dei suoi amici...da Bryan.
Sensazione effimera la sua, gli sarebbe bastato girare il capo per sprofondare nella realtà, ma per un po poteva andare bene cosi...per un po si poteva anche fingere.La realtà gli sprofondo' addosso quando ascoltò il proprio nome balzare fuori dalla bocca di Bryan, lo chiamava preoccupato, gli sarebbe tanto piaciuto saperne il motivo.
Sciolse le mani che avvolgevano le sue gambe, sollevò la testa che teneva ben piantata fra ginocchia e si guardò intorno...era buio. Piccolissime lacrime gli caddero da quegli occhi stanchi che oramai si ritrovava, aveva perso il controllo del suo corpo, si era addormentato senza renderse conto...era diventato il ricordo di se stesso. Inerme pulì il suo viso e reggendosi all'albero si mise in piedi e passo dopo passo si incamminò verso la baita.Bryan osservò Cody fin quando non arrivò a pochi passi da lui, il suo viso tradì la felicità che provava in quel momento nel saperlo sano e salvo. Se possibile lo sguardo di Cody divenne ancora piu duro a quel sorriso strafottente, cosa si era messo in testa, erano finiti i tempi in cui lui era il burattino di tutti. Perché di questo si trattava, non di Mike, non di Bryan o dei suoi sentimenti celati cosi a lungo, ma del fatto che chiunque passasse vicino a lui poteva arrogarsi il diritto di poterlo gestire e rivoltarlo come un calzino tutte le volte che voleva.
Sapeva di avere un carattere forte solo all'apparenza, tutta quella scorza dura, il suo essere diretto e le parolacce erano solo uno specchietto per le allodole, una facciata per sopravvivere all'interno della polizia, ma ora si stava esagerando.
-Cody, dov'eri finito? Ti ho cercato p...-
-potevi cercare meglio- gli rispose superandolo ed entrando in casa, stava cercando di far leva sul suo animo per indurirlo quel tanto che bastava per poter sopravvivere a Bryan e ai suoi sentimenti per lui.Appena all'interno iniziò a cercare nelle uniche due stanze presenti, aveva bisogno di coprirsi, di nascondere il suo corpo alla vista di tutti, specialmente alla sua. Ogni volta che si guardava gli piombava addosso tutto, ogni vessazione subita diventava un macigno e questo non era il momento autocommiserarsi...ora doveva scappare di li, ci avrebbe lavorato poi. Apri armadi e credenze, piccoli scaffali in bagno e ceste per la legna, ma nulla, quella casa era vuota, a parte il mobilio non vi era niente che potesse aiutarli, poi acqua e cibo neanche a parlarne.
-cosa ti aspettavi di trovare?...pensi davvero che la nostra fuga non fosse programmata?che tutto ciò che abbiamo fatto fino ad ora non fosse stato già deciso?-In realtà Cody non lo credeva fino in fondo, la casa vuota si poteva facilmente spiegare e poi non che avessero trovato la strada spianata per uscire dal bunker, ma non avrebbe discusso la cosa con lui, non ora almeno.
-so fare il mio lavoro- sputò acido dirigendosi nella stanza principale della casa seguito con lo sguardo da un incredulo Bryan -passiamo la notte qui e domani mattina c'è ne andremo-
-senti Cody, per quello che ti ho detto prima ...io...-
-si si...tu non volevi...eri sopraffatto da tutto...bla bla, conosco la solfa. ..buona notte!- taglio' corto il ragazzo mentre occupava tutto il divano costringendo il suo amico a trovarsi altro per la notte.
- e cosi, non dico balle...tu mi conosci, lasciami spiegare-
Cody si girò di scattò nella sua direzione e ringraziò ogni singolo santo del paradiso per non avere nulla a porta di mano per lanciarglielo contro.
-chi dovrei conoscere! Il Bryan migliore amico, il Bryan che rinfaccia cose, il Bryan innamorato o il Bryan di cui IO mi sono innamorato...vuoi spiegare, avanti sono tutto orecchi- lo sfida con l'amaro in bocca e l'istinto amicida a livelli inenarrabili.
-io sono sempre lo stesso Cody...forse non sempre ti è stato chiaro quello che ho fatto, ma ho agito per il tuo bene in ogni occasione. E credimi non volevo dire quelle cose, sono stanco, ho dolori assurdi ovunque, probabilmente ho anche la febbre...mi sono uscite cosi-
-già...ti sono uscite cosi...buona notte Bryan- e si rimette giu, disteso chiudendo gli occhi cone ad enfatizzare la fine della discussione.Bryan lo guarda rassegnato, le sue scuse sono state pessime e la paura di averlo perso gli attanaglia il cuore, ma riuscirà a spiegarsi ed a riprendersi la fiducia del suo Cody. Infondo si conoscono da anni e non sarà una situazione del cavolo come questa a ledere la loro complicità.
Si sistema a terra, sul davanti del divano, appoggia la testa sulla seduta ed accarezza leggero la caviglia di Cody che la ritrae appena ne avverte il tocco sulla sua pelle...lo sbuffo che esce da Bryan è leggero, ma il peso che entrambi hanno addosso lo fa sembrare un macigno pronto a schiacciarli. Per fortuna il sonno arriva subito e li porta in mondo senza sogni, ma privo di dolore.

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La fortuna del mare 2
Misteri / ThrillerCosa sarà successo ai nostri protagonisti dopo 5 anni? Cody, Bryan, Mike saranno li stessi di sempre o le vicissitudini della vita li avranno cambiati per sempre? Saranno al sicuro ora che tutto è risolto? Mitchel e suo padre sono stati sconfitti...