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Com'è silenzioso il mondo quando sta per addormentarsi, tutto rallenta per poi ripartire prepotente più di prima alle prime luci dell'alba, ovviamente non sempre è così, ci sono luoghi dove tutto si ferma e luoghi dove il brulicare di persone non ha eguali e la noia lascia spazio al divertimento.

Quando le luci dei lampioni si accendono ed il cielo comincia a scurirsi è il momento migliore per poter godere delle città e della loro frenesia prima della calma della notte.
Frenesia che culmina con il ritorno a casa o l'arrivo nei luoghi di divertimento come a voler suggellare quel cambiamento che avverrà di lì a poco.

Questo cambiamento osservavano i due ragazzi dalla piccola finestra della loro stanza, invidiosi di ognuno di quei passanti per la loro libertà e per l'immensa voglia di vivere che li caratterizzava.
I dissapori tra di loro erano solo stati accantonati, non ne avevano più parlato figuriamoci se potevano averli mai risolti, è sempre più facile preferire il silenzio che affrontare le discussioni e tutto ciò che vi ruota intorno. Cosi procedevano per inerzia, cullati dall'abbraccio dell'ospedale e dei loro colleghi, tutto pur di evitare l'argomento ed il confronto.

Finita la sosta serale alla finestra non rimaneva altro che andare a dormire, in letti troppo scomodi che sembravano il paradiso dopo quello che avevano passato. Il silenzio che aleggiava  nell'ospedale li avvolgeva e li inquietava nello stesso tempo, ma non potevano risolvere neppure questo problema...erano diventati botti piene di emozioni e sentimenti pronte ad esplodere. Ne sapevano qualcosa i loro colleghi a guardia della stanza, costretti a subire le litigate lampo di quei due sopravvissuti, ad ogni minimo accenno di disaccordo.
Ma su una cosa erano inconsciamente d'accordo, ed il loro rigirarsi nel letto ne era la prova, troppo silenzio per una nottata appena iniziata. Dov'era la telefonata di Sill alla figlia? Dov'erano le porte antincendio sbattute per il troppo fumare di quello nuovo? Qualcosa non quadrava ed i loro sensi sempre pronti ad ogni evenienza, rifiutavano il sonno continuando a lottare nel letto senza un perché apparente, ma con un tarlo fisso in mente che mai si era sbagliato.

Le loro supposizioni risultarono fondate quando la porta della stanza venne aperta piano ed un losco figuro vestito di nero, entrava furtivo nella loro stanza.
Entrambi con gli occhi chiusi, ma perfettamente svegli e vigili attendono gli sviluppi di quella che sarebbe stata una lunga nottata.

L'uomo incappucciato non è solo, dietro di lui una seconda figura fa capolino dalla porta senza entrare, osserva solamente il suo compare agire furtivo all'interno.
Il primo uomo si muove agile tra l'arredo come se quel posto non gli fosse sconosciuto, e questo è un campanello d'allarme troppo grande per essere ignorato.
I due ragazzi immobili aspettano l'evolversi della situazione con la mano sotto il cuscino ad impugnare la pistola e la mente a calcolare tutte le possibili varianti. L'uomo in nero si dirige verso Brayn, conscio che tra i due è quello messo peggio, allunga le sue braccia e con un gesto rapido affonda le sue dita nella pelle morbida del collo della sua vittima. Stringe sempre più, usando anche suo corpo per imprimere più forza alla sua presa e completare prima l'opera, ma non si arrende Bryan stringe con forza l'arma e con un movimento circolare del braccio colpisce il aguzzino con il calcio della pistola alla testa.
Tossisce ed annaspa cercando di prendere piu aria possibile consapevole di non avere molto tempo per riprendersi e ne approfitta per guardarsi intorno, consapevole di non essere visto per via della penombra presente nella stanza.

La canna lucida di una pistola fa capolino dalla porta ancor prima di vedere il volto incappucciato di chi la sorregge, tocca al suo proprietario occuparsi del secondo ragazzo. La mano trema quando si accorge del suo compare a terra svenuto, tentenna ed indietreggia, come se non sapesse più cosa fare...secondi preziosi che lo distraggono e permettono a Cody di impossessarsi dell'arma e ribaltare la situazione. Bryan scende dal letto e con la cordicella dei pantaloni del pigiama lega il primo uomo al letto, nel frattempo Cody ha immobilizzato il secondo uomo senza difficoltà utilizzando le lenzuola del suo letto.

Entrambi si siedono sul letto, uno di fronte all'altro, consci di quello che si è appena verificato.
La loro vita non è ancora al sicuro, non è servito sfuggire dall'inferno per poter aver salva la vita, e questo ennesimo attentato n'è la prova.
Tutto ciò non è nulla se lo paragoniamo allo stupore di trovarsi legata alle sbarre del letto la ex moglie di Bryan e quel piccolo bastardo infame del loro collega Peter.
Come diamine facevano quei due a conoscersi e poi da quando Cordelia era in combutta per ucciderlo?
Troppe erano le domande senza risposta cosi come la rabbia che cresceva in loro.
Si guardano a lungo i due ragazzi, consapevoli che la situazione è degenerata in un vortice di  avvenimenti che avrebbe del surreale se non fosse tutto vero.

Hanno chiamato il loro capitano non appena i due loschi figuri sono stati assicurati al letto ed ora non gli resta che aspettare la squadra incaricata al loro ritiro.
Le domande ed i dubbi sono cosi tanti che non vogliono chiedono, non vogliono sapere nulla, non ascoltano, restano immobili a guardare la versione patetica di una donna, scalciare ed inveire contro di loro.

Avranno tempo per porre tutte le domande che vorranno, li hanno catturati...hanno vinto loro.
Il loro supporre e programmare viene interrotto da un forte schizzo di sangue che colpisce Cody in viso, che curioso si volta è nota un proiettile conficcato nel cranio della ragazza, che per la forza ricevuta è caduto in avanti.
Prontamente i due ragazzi si abbassano cercando di nascondersi tra letti per sfuggire a quella che potrebbe essere una sparatoia, peccato però che le loro armi siamo rimaste sotto il cuscino.

Un secondo colpo raggiunge Peter al petto uccidendolo. Il sussulto che produce il corpo di Peter appena raggiunto dalla pallottola e lo stesso che produce il cuore dei due ragazzi, sono in trappola è impossibile uscire da quella stanza.
-se vuoi un lavoro fatto bene ed in fretta, devi fartelo da te- dice entrando nella stanza -sono felice di vedervi in salute ragazzi- conclude il signor Dillon sbattendo in faccia ai due il sorriso più falso del mondo.



La fortuna del mare 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora