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-E questa sarà la tua stanza- le disse Pattie con la sua bella voce -Lì c'è il tuo armadio, lì la televisione e un computer, puoi usarli quando vuoi.

-È perfetta, Pattie.

Martina ammirò la stanza completa; stessa larghezza e stessa misura della sua, era ovvio dato che le case dei Blanco e degli Stoessel, erano dello stesso condominio elegante e sofisticato.

200 dollari ogni mese; questo implicava una supervisione di 24 ore ai due bambini, quindi avrebbe dovuto trasferirsi a casa Blanco per tre mesi, che tanto non sarebbero stati una grossa differenza, viveva esattamente nella casa al lato.

-Se i bambini ti danno problemi, non dubitare in chiamarci, possiamo contattare qualcun'altro, anche se sai che non mi attira molto l'idea di lasciarli a qualcuno che non conosco.

-Non preoccuparti Pattie, adoro i bambini e so che andremo più che d'accordo- sorrise lei.

-Grazie tesoro, l'ultima opzione che mi rimaneva era Jorge, ma sai già come é fatto- sospirò rassegnata -Vive nel suo mondo e non é il migliore ad occuparsi degli altri

-Si, so com'é- evitó di sbuffare -Dovrebbe imparare ad essere più responsabile

-Ho provato di tutto- tornò a sospirare -Spero che sia solo una tappa e nient'altro

Una tappa? Lo dubitava; erano due anni che Jorge Blanco si comportava nello stesso modo narcisista e ninfomane.

-Ok, quindi questo é tutto ciò di cui ho bisogno di sapere?- chiese la mora dopo un piccolo silenzio.

-É tutto, tesoro- sorrise Pattie.

-Che c'è da sapere su Jorge? I suoi orari di rientro quali sono? Non voglio che qualcuno entri in casa e inizi a pensare che sia un ladro quando in realtà è lui.

-É sempre lui, tesoro- sorrise Pattie -I giorni di scuola arriva presto, questo significa da lunedì a giovedì; so che voi siete in vacanza, però voglio lo stesso che lui arrivi negli stessi orari di sempre, come se fosse all'università.

-Bene e quali sono questi orari?

-I sabati ha il permesso di rimanere fuori fino a tardi; di solito rimane a dormire a casa di Diego. I venerdì arriva sempre un po' tardi, pero passa la notte in casa. Se non arriva presto dal lunedì al giovedì e la domenica, faccelo sapere; non voglio che creda che perché non ci siamo e perché avete tre mesi di vacanza dall'università, lui possa fare peggio di ciò che già fa.

-Va bene, mi occuperò di non far credere a Jorge che possa fare ciò che vuole- le disse Martina posando le valigie sul letto.

-Andiamo giù, tesoro; i bambini stanno salutando Jeremy.

Martina scese dietro Pattie. All'arrivare al piano di sotto, Jazmyn stava salutando Jeremy mentre Jorge teneva Jaxon in braccio; Jorge era il tipico figlio di papà narcisista dell'università; nonostante fosse un totale squilibrato, sapeva suonare quattro strumenti e una volta quando erano piccoli, Martina lo aveva sentito cantare; dubitava che continuasse a cantare stupendamente come una volta... perché prima non era cosí, prima erano amici...
Jorge era cambiato radicalmente quando era entrato in una nuova scuola all'età di 8 o 9 anni; si era distaccato da lei perché aveva trovato nuovi amici, ai quali piaceva fare le stesse cose che gli piacevano a lui, non una bambina alla quale piaceva fargli prendere il té con lei. Martina gli voleva bene e tanto, era il suo migliore amico; senza dubbio lui aveva preferito le ragazze e la popolarità a lei.

All'università studiava diritto; nonostante tutto, aveva una media impeccabile; quasi uguale a quella di lei, con la differenza che lei si sforzava molto di più; odiava che lui fosse così... così fottutamente perfetto, gli andavano bene tutti gli esami anche se passava di festa in festa e di ragazza in ragazza. Il peggio di tutto é che lei anche studia diritto. Di tutti gli indirizzi che c'erano, lui aveva dovuto scegliere proprio quello identico al suo?

La babysitterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora