15.

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-Sam! Torna qua stupido cane!

Mi sfregai gli occhi per svegliarmi meglio. Guardai dalla finestra della mia stanza che dava sul cortile e vidi Jorge con in mano quelli che sembravano i resti di qualche abito, mentre sgridava Sammie. Risi e mi misi delle ciabatte per uscire a vedere che stesse succedendo.

-Che succede? Immagino che sono le 9 di mattina e mi hai svegliata- aggiunsi mentre mi avvicinavo.

Jorge mi guardò e il suo broncio se ne andò dalla sua faccia essendo rimpiazzato da risata trattenuta mentre guardava il mio pigiama.

-Bello, bellissimo pigiama- mormorò.

-Non è sexy?- dissi mentre ridevo e indicavo il pigiama; questo era tutto meno sexy: dei pantaloni larghi color rosa con degli orsetti e una maglia con un unicorno che volava disegnato.

-Si, penso di averne visto uno uguale in una vetrina di lingerie sexy.

Sorrisi e accarezzai Sammie che aveva ancora la stoffa distrutta in bocca. Tra noi andava tutto bene da una settimana a questa parte, e mi stavo addirittura iniziando a preoccupare.

-Quindi... cos'era quello?- indicai la stoffa.

-È la maglia che uso per dormire, me la sono tolto stanotte e dato che ero mezzo addormentato non ho visto dove l'avessi lanciata. Poi Jazzy ha aperto la porta della mia stanza e questo stupido come prima cosa che ha fatto una volta entrato, è stato raccoglierla da terra.

-Non essere duro con lui, è un cane; sei tu quello che non dovrebbe lanciare le cose.

-Stai dicendo che è colpa mia?- negò con la testa divertito e tirò i miei capelli. In tutta questa settimana, mi sono resa conto che molte cose continuavano ad essere uguali a 11 anni fa, come ad esempio il fatto che odiavo quando Jorge mi tirava la coda di cavallo quando ero piccola e lo continuo ad odiare.

-Non mi tirare i capelli- dissi come una bambina e lui rise.

-Ricordo che questo lo facevo quando dicevi qualcosa che mi infastidiva, e ti arrabbiavi molto.- rise.

-E continua a farmi innervosire, quindi smettila- sbuffai e mi aggiustai i capelli dove lui li aveva incasinati. Entrai in casa e Jazzy guardava sorridente un programma per bambini mentre Jaxon ancora dormiva perchè era solito svegliarsi alle 11 -Buongiorno principessa, come stai?

-Benissimo, Tini- rispose con la sua vocina e un sorriso. le sorrisi di rimando e andai in cucina per preparare la colazione.

Jorge entrò proprio prima di sgridare Sammie per voler entrare in casa anche lui, mentre io servivo la colazione a Jazzy che era già seduta a tavola ancora attenta alla tv.

-Jazzy dovresti smettere di far entrare il cane- mormorò e chiuse la porta, obbligando a Sam di uscire.

-Perché?- chiese lei facendo una smorfia.

-Perchè si è mangiato il mio pigiama- risi a bassa voce grazie al suo tono di voce che assunse al rispondere.

Quattro ore dopo, ero bellamente stesa sul mio letto dopo aver fatto una lunga e rigenerante dormita. Mi alzai per andare a mangiare qualcosa ma mi fermai a metà della scalinata al sentire una voce femminile. Mi avvicinai a punta di piedi per vedere chi fosse la proprietaria di quelle risate. Era una ragazza dai capelli castano chiaro, quasi uguali a quelli di Jorge; i suoi occhi erano di un verde elettrico che non avevo mai visto prima, sembravano addirittura delle lenti a contatto. Erano troppo vicini e ridevano complici. Lo stomaco mi si ribaltò ma non seppi la ragione esatta; feci retromarcia con attenzione e senza fare rumore per le scale. Avevo detto a Jorge di non portare ragazze in casa, ma ora che andavamo d'accordo non volevo rovinare tutto; anche così non riuscivo ad ignorare la sensazione che sembrava di disgusto, anche se non ne ero sicura.

Cinque minuti dopo, sentì le risate sparire dopo un botto quasi spaventoso. Ora sì scesi al primo piano e mi preparai delle uova strapazzate, supponevo che la fastidiosa sensazione al mio stomaco era dovuta alla fame.

Ne ero quasi sicura.

Era mezzanotte quando il campanello suonò e io sbuffai perchè ero stata svegliata. scesi e guardai dallo spioncino della porta per sapere chi fosse ed era la stessa ragazza di questo pomeriggio. Quando le aprii diventò pallida, mi guardò dalla testa ai piedi e nonostante io fossi con dei pantaloncini larghi del pigiama e una maglia di spongebob che io avevo tagliato per tenere le spalle scoperte, lei mi guardò come se fossi una stripper.

-Chi diavolo sei tu?- chiese arrabbiata.

-Potrei chiederti la stessa cosa, non vieni a casa di una persona a mezzanotte per chiedere chi sia- dissi con tono ironico, questa ragazza non mi stava minimamente simpatica e non ne avevo idea del motivo.

-Siamo andati alla fiera con Jorge e ci siamo persi dopo che sono andata a comprare dello zucchero filato, ma capisco il motivo- mi guardò di nuovo da sopra a sotto con disgusto e si aggiustò la borsa sulla spalla -Digli che se ne può andare a 'fanculo.

-Aspetta... Jorge e io non...- lei non si girò e io di certo non sarei andata a sprecare forze per spiegare nulla e tantomeno a lei. Girai gli occhi e chiusi la porta, accesi la tv e rimasi a guardarlo; mi era costato addormentarmi e dubitavo che ora ci sarei riuscita dopo aver dormito tanto.

Saltai quando la porta si aprì, stavo guardando un horror e c'era proprio la musica terrorifica di sottofondo, quella che mettono quando succede qualcosa di brutto.

-Cazzo, mi hai quasi fatto venire un infarto- sussurrai mentre portavo la mano al cuore. Dalla faccia di Jorge potevo dedurre che non sarebbe stata una buona idea chiedergli come fosse andata la serata con quella e per qualche motivo qualcosa mi diceva che questa volta c'entravo io con sua arrabbiatura -È successo qualcosa?

Jorge mi guardò arrabbiato e spense la televisione, poi incrociò le braccia.

-Perchè hai fatto credere a Jennie che io e te siamo qualcosa, eh?- chiese. Io scrollai le spalle.

-Lei ha tratto da sola le sue conclusioni, io non le ho detto nulla- risposi troppo tranquilla, penso che l'abbia fatto arrabbiare di più.

-E ti costava tanto spiegarle?

-Non è qualcosa di cui sono obbligata a fare, spiegale tu.

-Dubito che possa, l'ho incontrata proprio mentre venivo qua e mi ha urlato varie cose che dubito che io le possa perdonare. Perché ti infastidisce tanto che porti qua le ragazze? Per caso sei gelosa?

Io scrollai le spalle, senza pensieri.

-Si, sono troppo gelosa Jorge, non sopporto vederti con altre ragazze- dissi così sarcasticamente che anche un bambino di 4 anni se ne sarebbe accorto. Lui si accigliò -Tra l'altro, le ho provato a spiegare ma lei non me l'ha fatto fare, non è responsabilità mia quello che fai con le tue conquiste. Immagino che ti sei perso del buon sesso per questa notte, fatti ricompensare.

-Ricompensarmi?- chiese e un sorriso si formò sul suo viso.

-Certo- dissi sorridendo e mi alzai per poi aprire la porta del balcone e urlare:"Ehi mondo! Il grande Jorge Blanco è rimasto senza sesso questa notte! Qualche volontaria?

Risi quando vidi che Miranda e Natalie, le vicine che vivono di fronte, mi guardarono. Avevo urlato perchè sapevo che erano sedute nella veranda della loro casa e che erano incantate dalla bellezza di Jorge da anni, solo che erano troppo innocenti come per essere incluse in qualche lista delle conquiste di Jorge. Lui mi tappò la bocca e mi obbligò a entrare, io ridevo.

-Oh, simpatica, molto simpatica- Mormorò con sarcasmo -Smetti di ridere, Dio.

Rieccomi tornata dopo settimane! Scusate se aggiorno poco ma purtroppo con il ritorno delle lezioni online, ho perso tutto il ritmo che avevo un tempo di scrivere/tradurre. Avviso già che non ne ho idea del quando aggiornerò 'Falsa nerd' perchè purtroppo non ho la minima ispirazione e perciò non mi va di scrivere un capitolo orribile soltanto per continuare la storia quando posso fare tutto con calma. 💕


Detto questo ditemi se il capitolo vi è piaciuto e lasciate una stellina. <3 

La babysitterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora