Pov Martina
5 minuti esatti di silenzio assoluto mi fecero tornare alla realtà. Non potevo, non avrei lasciato che quel ragazzo che un tempo è stato mio amico -o almeno credevo che lo fosse- mi battesse.
Una sensazione strana avvolse al mio stomaco.
Ancora lo volevo.
Non volerlo per... voler... voler solo... apprezzarlo per... per...
Oh Dio, sto impazzendo.
No, di certo non sarei andata a letto con Jorge solo perché lo stronzo disgraziato lo voleva così.
-Jorge, tu e io abbiamo bisogno di parlare- sussurro quasi. Jorge era seduto su una sedia mangiando un panino con Jaxon e Jazzy, si girò e mi guardò stranito. Poi guardò i suoi fratelli.
-Arrivo subito, non fate i monelli- disse lui e si alzò dalla sedia. Camminai fino al cortile anteriore della casa con Jorge dietro di me. All'uscire, la notte fredda e oscura mi avvolse. Un brivido mi attraversò il corpo e dovetti stringere i denti per evitare di farli sbattere tra loro.
-Jorge, quello che è successo di sopra non è coretto, è stato uno sbaglio, un grande sbaglio- dissi io negando con la testa. Jorge subito aggrottò la fronte.
-Sai? Ormai il tuo comportamento non mi stupisce più- disse lui, impercettibilmente infastidito -Succede qualcosa e dopo... semplicemente te ne penti. Perché?
Perché? Una domanda difficile, in verità. Jorge era fatto bene, di questo non c'erano dubbi. Non c'è n'erano neanche nel fatto che qualsiasi ragazza sarebbe voluta essere al mio posto ora. Però i dubbi si presentavano quando si parlava di... fiducia. Cosa c'era di fondato? Come avrei potuto fidarmi di qualcuno che mi ha già ferito tanto? Avevo paura di... uscire nuovamente ferita?
Quello che non capivo era il perché avessi paura. Io non sento nulla per Jorge, nemmeno minimamente bene, vero? Quindi?
Avevo paura di sentire... qualcosa di nuovo?
-Sarebbe molto più semplice se non mi perseguitassi in continuazione- dissi strofinando le braccia per darmi un minimo di calore.
-Perché hai paura? Pepe ti ha fatto del male? O forse perché Xabiani se ne è andato? Martina, non abbiamo nessun impegno l'uno con l'altro, so solo che ne abbiamo entrambi bisogno.
<<Sei stato tu quello che mi ha fatto il peggio dei mali>>
-Se ti riferisci al fatto che non lo faccio perché mi hanno ferita, non è così. Ho dimenticato entrambi nonostante a Xabiani gli voglia ancora bene. Non penso di stare con te principalmente perché... con te sarebbe poco etico. Come avrai notato, donarsi a una persona, Jorge, non è solo un gioco, è qualcosa in cui deve essere coinvolto il cuore, non solo gli ormoni. So che non è esattamente la tua filosofia, ma la mia si.
-Bene Martina, come vuoi. Smetterò di perseguitarti.- disse. Il suo improvviso cambio di umore non è stato minimamente dissimulato... in questo momento mi odiai per continuare a conoscerlo così bene come 11 anni fa, l'unico problema era che quello lì era Jorge, non il mio Jorge.
Sapevo che lui avrebbe pianificato qualcosa per ottenere ciò che voleva, ma non me ne sarei preoccupata perché io non ci sarei cascata, non di nuovo.
-Allora, penso che comincerò a scusarmi per quello che ho fatto 11 anni fa- disse e dopo guardò il sentiero che seguiva la strada, decorato dai lampioni -Vuoi camminare un po'?
Diressi il mio sguardo verso il punto in cui lui guardava, e sarei voluta scappare. Il più lontano possibile da Jorge, ma per qualche strano motivo, ho voluto accettare.

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La babysitter
Fanfiction200 dollari al mese; questa è stata la somma di cui Martina Stoessel aveva avuto bisogno per essere la babysitter dei piccoli della famiglia Blanco; Jazmyn e Jaxon. Jeremy e Pattie Blanco sarebbero stati in viaggio per tre mesi e Martina era l'incar...