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Le cose tra Kaylee e Madison purtroppo non erano andate come volevano. Dall'inizio del college erano passati 10 anni, 7 dei quali li avevano vissuti insieme. Per Kaylee quegli anni erano stati i più belli di tutta la vita, fino a quella sera in cui Madison prese le sue cose e se ne andó. Non diede modo a Kaylee di spiegare la situazione, non la lasció parlare, niente, se ne andó e basta.
Da quello che aveva saputo si era trasferita a New York, così come Taylor.
Aveva provato a chiamarla, scriverle ma niente, Madison non le rispose mai. E Kaylee passó uno dei periodi più brutti della sua vita.
Madison per lei era tutto, ma le aveva spezzato il cuore e se ne era andata via senza dare spiegazioni. Per mesi aveva chiesto di lei ai suoi amici, a Taylor poi un giorno smise di punto in bianco e fu in quel momento che Kaylee chiuse il suo cuore, alzó una barriera e non ci fece entrare più nessuno.

Ora era seduta sul sedile di un'aereo che l'avrebbe riportata a casa. L'hanno prima le era stato proposto di partire con i medici senza frontiera e di lavorare sul campo, lei senza neanche pensarci accettó, ma non sapeva che quel viaggio le avrebbe cambiato la vita, non pensava che quel viaggio le avrebbe dilaniato il cuore più di quello che già era.
Una volta atterrata chiamó un taxi e decise di andare a trovare il padre per prima cosa, non aveva detto ancora a nessuno del suo ritorno anche perché l'ultimo mese lo aveva passato nell'ospedale militare a casa di un'incidente.
Il taxi si fermó lasciandola davanti casa di suo padre, le gambe le vacillarono mentre si incamminava verso la porta. Prese un lungo respiro e suonó, pochi secondi dopo la porta si aprì e vide Thomas, aveva gli occhi sbarrati come se avesse appena visto un fantasma.
"Ciao papà" ma l'uomo non rispose l'abbracció e basta, rimasero così per diversi minuti quando la voce di una donna chiedeva chi fosse.
Da dietro le scale sbucó Charlotte, lei e il padre, dopo qualche anno della fine del liceo avevano preso a frequentarsi. Per il padre non era stato facile, ma ora le cose tra loro andavano bene e vivevano insieme e Kaylee non poteva che essere più felice.
"Kaylee? Oh mio dio, vieni qui fatti abbracciare" disse la donna prendendo il posto del padre e stringendola. Le due avevano continuato ad avere un buon rapporto e Kaylee non poteva essere più felice per il padre, quella donna era perfetta per lui.
"Quando sei tornata? Perché non ci hai detto niente? Potevamo venirti a prendere" iniziò a dire la donna facendo sorridere Kaylee.
"Volevo farvi una sorpresa"
"Dai entra, stavo preparando il pranzo" disse poi Charlotte.
Kaylee entró e mentre Charlotte tornó in cucina lei rimase in soggiorno con il padre che continua a guardarla senza dire niente.
"Che c'è?" disse abbozzando un sorriso.
"Niente e che mi sei mancata, è stato un anno lungo e saperti lì in mezzo alla guerra non ha aiutato per niente".
"Ora sono qui"
"Che farai ora?" domandó Thomas guardandola negli occhi, notó come era cambiata era più magra, ma non era questo il problema era il suo sguardo sembrava come se non fosse più la Kaylee di un tempo.
"Ho ancora il mio posto in ospedale, dovrò andare a parlare con Jack, ma tornerò a lavorare" Jack oltre ad essere il primario dell'ospedale era anche il padre di Madison, era strano doverlo rincontrare, ma erano rimasti in buoni rapporti non come con la figlia, che dalla sera in cui se ne era andata non l'aveva più vista e sentita.

Rimase a pranzo lì e poi decise di andare nel suo appartamento, appena rientrò vide che era tutto come lo aveva lasciato lasció il borsone all'ingresso e andó in cucina quando sentì la porta aprirsi. Si voltó e si ritrovó Amber e Dylan davanti, i due rimasero immobili con la bocca aperta. Aveva chiesto loro di occuparsi della casa in sua assenza. Fu Amber a parlare per prima.
"Ti odio, due mesi Kay. Due fottuti mesi sono passati dall'ultima chiamata. Pensavamo fossi morta, cazzo" le urló contro, Kaylee abbassó lo sguardo colpevole, non era stata colpa sua ma si sentiva comunque responsabile.
"Scusa Amber" ma l'altra non le rispose, l'abbracció solamente e poco dopo anche Dylan si unì all'abbraccio.
"Ti perdono solo perché ti voglio bene" le sussurró Amber.
Quando si sciolsero dall'abbraccio andarono a sedersi in soggiorno, i due continuavano a fissarla come aveva fatto il padre poco prima e si mise a ridere.
"La smettete di fissarmi in quel modo? Mi mettete soggezione"
"Scusaci e che sembra così surreale averti finalmente a casa" disse Dylan con un sorriso.
"Che dici se stasera usciamo a cena?" propose Amber.
"Ragazzi mi piacerebbe molto, ma sono stanca e vorrei riposare un pó facciamo domani?" i due annuirono, non gli sfuggì le occhiaia che aveva, così con la promessa di vedersi il giorno dopo la lasciarono sola.
Kaylee salì nella sua camera e prese a spogliarsi entrando poi in doccia, dopodiché si appoggió a letto anche se sapeva che sarebbe stata dura dormire.

Il Caos Che Mi Hai Lasciato DentroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora