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Erano passate due settimane da quel giorno in cui si erano finalmente aperte l'una con l'altra. Kaylee le raccontó di come andava alle sedute con lo psicologo e di come stava uscendo fuori da quel problema, anche grazie al suo aiuto. La pancia di Taylor si iniziava a vedere era ormai al quinto mese di gravidanza, ed era bellissima. Le cose tra Dylan e Nathan non potevano andare meglio, infatti Dylan aveva accennato a Kaylee il fatto di volergli chiedere di andare a vivere insieme, sapeva che era da poco che si frequentavano, ma lui diceva che era quello giusto. Amber e Rachele invece ancora stavano cercando quello giusto, ma non si abbattevano.
"Dottoressa, il primario vuole vederla nel suo ufficio"
"Si, vado subito. Grazie Jane"
Kaylee percorse il corridoio arrivando davanti la porta di Jack, bussó e attese il permesso di entrare che arrivó subito dopo.
Quando entró vide che Jack non era solo.
"Bene, potete parlare qui tranquillamente" disse Jack uscendo dal suo ufficio guardando Kaylee, la quale rimase immobile fissando la donna di fronte a lei.
"Kaylee, per cominciare sono contenta di rivederti e vedere che stai bene"
"Anche per me è bello rivederti Rosaline".

Nel frattempo Madison era arrivata in ospedale, quel giorno doveva pranzare con il padre e così ne voleva approfittare per fare una sorpresa a Kaylee.
"Scusi, sa dirmi dove trovo la dottoressa Evans?" domandó ad un'infermiera all'accettazione.
"Oh, sei già arrivata tesoro? " Si sentì poi chiamare dal padre, ringrazió l'infermiera e andó da lui.
"Si, volevo fare una sorpresa a Kaylee"disse allargando il solito sorriso da ebete che le usciva quando pensava a lei "Sai dov'è?"
"È nel mio ufficio" Madison la guardó confusa aspettando che continuasse "Sta parlando con una dottoressa" rispose Jack, non sapeva cosa dire perché neanche lui sapeva cosa quella donna voleva da Kaylee, anche se una mezza idea c'è l'aveva.
"Allora l'aspetto un attimo, va bene?" Jack annuì, poi le disse che la madre voleva organizzare una cena a casa con Kaylee e la sua famiglia, ma quando Madison fece per rispondere vide Kaylee. Il sorriso che aveva nel vederla le morì sulle labbra quando vide com'era vestita l'altra donna. Indossava abiti militari, le due non si erano accorte di lei e continuavano a ridere e a parlare tranquillamente. L'ansia di Madison creebbe a dismisura, il discorso di lei che tornava laggiù l'aveva accantonato pensando che forse aveva deciso di rimanere, soprattutto ora che stavano di nuovo insieme, ma vedendola così coinvolta mentre parlava con quella donna non ne fu più molto convinta e l'idea di lei chissà dove per chissà quanto tempo, la terrorizzava.

Kaylee era arrivata all'ingresso insieme a Rosaline, quando vide Jack insieme a Madison. Sorrise alla sua ragazza e si voltó per sentire quello che Rosaline le stava dicendo.
"Bé Kaylee, che dire? È stato bello rivederti"
"Anche per me" rispose mentre continuavano ad andare verso i due Cooper.
"Dottor Cooper grazie per la disponibilità, è stato un piacere" disse stringendo la mano di Jack che la salutó.
"Kaylee, noi ci sentiamo. Fammi sapere e sappi che la mia offerta è sempre valida"
"Si senz'altro Maggiore Land" la donna andó via salutando anche Madison e quest'ultima aveva l'umore a terra, tanto che aveva abbassato lo sguardo a terra non riuscendo a guardare Kaylee.
"Posso rubartela un attimo?" fece Kaylee rivolta a Jack che annuì prima di allontanarsi. Kaylee prese la mano di Madison e senza dire niente la trascinó con sé. Arrivó davanti la camera del medico di guardia ed entró richiudendosi la porta alle spalle.
"Madison so che il pavimento dell'ospedale ha il suo perché, ma preferisco quando riesco a guardare i tuoi occhi" le disse Kaylee con dolcezza mentre le prendeva il mento con la mano per farle alzare il viso. Dire che la sua faccia era triste, delusa e forse anche un pó arrabbiata era dire niente.
"Mi dici che hai?" continuó Kaylee, anche se forse già lo sapeva.
"Che ho Kaylee? Ho che ho paura, ecco cosa! Abbiamo evitato questo discorso per settimane, facendo finta che nessuno sapesse quelle che volevi fare e ora eccoci qui" disse in modo furioso "Credevo che non volessi più partire, soprattutto adesso che le cose tra noi sono tornate finalmente a posto, ma forse è quello che mi merito. Visto che ti ho lasciato io la prima volta ora tocca a te, e così? Hai deciso di partire? Nonostante quello che sta succedendo tra noi? "ora il suo tono era più disperato. Si buttó a sedere sul lettino afferrandosi la testa tra le mani, tenendo i gomiti sulle ginocchia.
Kaylee ascoltó quella sfuriata in silenzio, lasciandola sfogare, poi si inginocchiò davanti a lei fece per parlare ma l'altra l'anticipó.
"Perche vuoi lasciarmi? Io non riuscirei a sopravvivere un'altra volta sapendoti chissà dove, ad affrontare chissà cosa... Non questa volta... Io.." disse con le lacrime agli occhi riabbasando lo sguardo.
"Madison guardami per favore" le sussurró, quando finalmente Madison la guardó prese ad asciugarle le lacrime con i pollici e iniziò a parlare.
"Sarò sincera, Rosaline è venuta di persona per propormi un posto nella squadra che sta formando. Lei è stato il mio mentore l'anno scorso, mi ha aiutato molto, soprattutto all'inizio e forse molto di più alla fine. Un'offerta del genere capita poche volte, sopratutto con una donna del suo livello, e devo dire che sarei tentata di partire"disse facendo una pausa, Madison abbassó lo sguardo di conseguenza, presa dallo sconforto "Ma le cose non sono più come alcuni mesi fa. Io non sono più come qualche mese fa. La mia vita, il mio mondo, non sono più gli stessi. Ora non devo più pensare solo a me, ma a noi Madison, perché io non ho intenzione di andare da nessuna parte. Non potrei mai chiederti di aspettarmi per un'anno e sinceramente non ci tengo a passare un'altro anno senza di te. "
Madison rialzó il viso guardandola incredula.
"Dici sul serio?" Kaylee le sorrise.
"Si, dico sul serio" Madison a quelle parole afferró il viso di Kaylee e la bació. Appena il bacio si fece un pó troppo audace di malavoglia Kaylee si staccó.
"Sarà meglio continuare questo discorso più tardi" disse in affanno. Madison la guardó con il broncio, se fosse stato per lei l'avrebbe fatto lì, in quel momento.
"Vieni a cena a casa mia stasera" disse non riuscendo a trattenere una risata davanti quella faccia, le diede un'altro bacio e poi si alzó in piedi uscendo dalla stanza seguita da Madison.

Il Caos Che Mi Hai Lasciato DentroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora