29

2.7K 80 0
                                    

"Sai che non mi piace svegliarmi e non averti accanto" disse Madison appena Kaylee rientró a casa sua dopo essere uscita per correre.
"Non volevo svegliarti, sai sei adorabile quando sbavi" la prese in giro Kaylee posando le chiavi sul mobiletto all'ingresso. Madison rise azzerando la distanza, passó un braccio attorno alla sua vita e la tiró contro di sé.
"Dai che sono tutta sudata" si lamentó Kaylee.
"Io amo quando sei tutta sudata" disse di rimando stringendola più forte e facendola ridere "E amo sentirti ridere" aggiunse subito dopo, Kaylee arrossì nascondendo il viso sul petto della ragazza inebriandosi del suo odore.
"Ho preso i cornetti, se prepari il caffè io mi faccio una doccia veloce"
"Agli ordini mia signora"
"Idiota"
"Si, ma solo per te" disse Madison dandole un bacio, poi Kaylee andó a farsi una doccia e Madison a preparare il caffè.

"Ah proposito, i nostri genitori hanno organizzato una cena a casa di mio padre invitando anche i ragazzi, verranno anche Ever e Jasmine" fece Kaylee mettendo le tazze sporche sul lavandino, dopo aver fatto colazione.
"Si lo so, mi ha chiamato mia madre mentre eri sotto la doccia" Kaylee sussultó sentendola alle sue spalle. Madison l'abbracció da dietro e posó il mento sulla sua spalla.
"Stavo pensando.." cominciò a dire Madison.
"Perché tu pensi?" la prese in giro Kaylee.
"Raramente, ma succede" rispose ridendo "Comunque stavo pensando che potremmo andare a vivere insieme, passiamo quasi tutte le notti insieme e sinceramente odio dover dormire lontana da te, quindi..." disse l'ultima parte facendosi più incerta, Kaylee si voltó di scatto puntando i suoi occhi blu in quelli grigio-verdi di Madison, la quale si fece mille film mentali nel giro di pochi secondi.
" Ovviamente se vuoi... Cioè.. Non voglio che ti senti obbligata, so che ci siamo rimesse insieme da poco e che tu hai bisogno di tempo, ma.. Sai... Pensavo che forse..." di iniziò ad incartare. Kaylee amava quando balbettava insicura. Di solito era lei quella forte tra le due e vederla così le riempiva il cuore. Si alzó sulle punte per poter stare alla sua altezza e le sorrise.
" Madison, ti amo e voglio vivere con te. Anche a me pesa questa situazione, sopratutto quando sto da te e mi servono le mie cose. Quindi si, andiamo a vivere insieme" gli occhi di Madison da insicuri passarono a felici in un attimo.
"Ti amo" disse baciandola.

//

Kaylee uscì dalla stanza del suo psicologo con un sorriso incerto sulle labbra, sembrava che avesse superato il suo problema o così diceva il suo psicologo. Aveva smesso di avere gli incubi e gli attacchi di panico, soprattutto da quando le cose con Madison andavano bene. Ma continuava ad avere paura che al più piccolo problema ci sarebbe ricaduta con tutte le scarpe. Aveva faticato ad ammettere che avesse un problema e ora che sembrava risolto non le sembrava vero.
Camminava tra i corridoi dell'ospedale con la testa tra le nuvole, persa nei suoi pensieri quando non si scontró contro Kate che camminava nella direzione opposta.
"Kaylee" esclamó la donna riconoscendola.
"Oddio Kate scusa, ero sovrappensiero"
"Tutto bene tesoro?" Kaylee inclinó la testa di lato e la guardó con uno sguardo perso.
"Credo di sì" rispose con una risata forzata.
"Dai vieni con me, abbiamo un pó di tempo prima che Madison e Jack arrivino" disse la donna prendendola sottobraccio. Le due andarono alla caffetteria dell'ospedale e si sedettero in un tavolo all'angolo della stanza dopo aver ordinato.
"Hai voglia di parlarne?"
"Sono più che sicura che Madison ti abbia raccontato tutto" disse Kaylee con un sorriso, non era arrabbiata, ma conosceva Madison e sapeva che con la madre parlava di tutto.
"Si, non arrabbiarti con lei" disse subito la donna.
"Non sono arrabbiata Kate, davvero" Si affrettò a dire per rassicurarla "Comunque niente, come sicuramente sai vado a fare terapia con uno psicologo e oggi a quanto pare è stata l'ultima seduta"
"Ma è fantastico" disse Kate con un sorriso, che sparì quando vide il viso di Kaylee "O no?"
"Si è magnifico, ma ora ho paura che al minino problema possa ricaderci. Madison sa una parte di quello che mi succedeva, non sa che a volte mi rinchiudevo in una stanza con un'attacco di panico o che a volte appena sento un rumore troppo forte la mia mente inizia a vagare portandomi nei ricordi che più vorrei cancellare. Non voglio essere un peso per lei, Kate. Sono stanca di dover essere sempre qualla Kaylee fragile che ha perso la famiglia e che non le si può dire niente per paura che crolli da un momento all'altro"si sfogó Kaylee senza saperne il motivo, Kate era come una seconda mamma per lei, in tutti quegli anni le era sempre stata accanto anche dopo che si era lasciata con Madison.
"Kaylee ascoltami" disse mettendo una mano sopra la sua "Credo che tu si una delle persone più forti che io conosca, anche quando ti ho conosciuta. Non ti sei mai arresa in niente, tutte le volte che cadevi ti rialzavi, nessuno ti vede come dici tu Kaylee. Hai affrontato situazioni tremende e nonostante tutto sei qui, sei uno dei chirurghi migliori, credo anche una delle amiche migliore e anche figlia. Thomas non fa altro che parlare di te, di quanto sei brava, forte e intelligente anche Charlotte stravede per te e non contiamo me e Jack, per noi sei come una figlia e in questi anni abbiamo visto come in qualunque situazione scomoda tu non ti sia mai lamentata, e dico mai, anzi affrontavi tutto di petto e lo fai tutt'ora "disse prendendo un sospiro " Tutti credono che Madison sia quella forte tra voi due, ma sei tu Kaylee, lo sei sempre stata" concluse Kate guardandola negli occhi, in quel momento arrivarono i loro caffè e quel momento si spezzó prendendo a parlare d'altro, fino all'arrivo di Jack e Madison, che appena vide Kaylee le si illuminarono gli occhi.

Il Caos Che Mi Hai Lasciato DentroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora