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Kaylee era all'interno dell'ospedale da tre giorni, mangiava e dormiva lì. Aveva la faccia di un cadavere, ma non se ne preoccupó più di tanto, più lavorava più il suo cervello era occupato in quello e non in altri pensieri.
Stava per afferrare il quinto caffè della mattinata quando una mano si posó sopra la sua, alzó lo sguardo ritrovando quelli verdi di Jack.
"Kaylee, da quant'è che non torni a casa? O che non dormi?" disse con voce severe.
"Non lo so, ma sto bene"
"Davvero?" disse in modo sarcastico prima di venire interrotti dall'arrivo di Kate, la madre di Madison.
"Kaylee, che bello rivederti" disse con un sorriso che perse appena la vide. Le due si erano già viste dal suo ritorno qualche volta, sempre lì in ospedale ovviamente.
"Ciao Kate"
"Evans, fuori da questo ospedale. Non ti voglio vedere fino a lunedì" disse Jack ignorando la moglie.
"Ma"
"Niente ma, questo è un ordine del tuo capo" Kaylee abbassó la testa.
"Va bene" disse facendo per andarsene.
"Ti faccio riaccompagnare, non puoi guidare in questo stato" la fermó l'uomo, Kaylee si voltó e vide alle sue spalle Madison. Ma certo, ora ci mancava solo lei pensó.
"Non mi serve l'accompagno" ma di nuovo Jack la guardó male.
"Madison accompagnala a casa" le due provarono a ribattere ma Jack non volle sentire ragione e lasció le due mentre si allontanava con la moglie.
"Vado a cambiarmi" disse Kaylee senza neanche guardarla e andando nello spogliatoio. Si cambiò e quando uscì ritrovó Madison ad aspettarla, camminarono fianco a fianco poi la più grande aprì lo sportello a Kaylee che salì e poco dopo Madison mise in moto partendo.
Kaylee un pó per la stanchezza, un pó per lo stile di guida tranquillo di Madison si addormentó in auto.

"Ti prego.. Noo!" ormai quella frase non faceva che ripeterla ogni volta che dormiva. Si alzó di scatto, il solito incubo che la tormentava. Tremava ed era tutta sudata.
"Ei che succede?" si voltó, vide Madison che si era alzata dalla poltrona che aveva in camera e si avvicinò a lei. E solo in quel momento si chiese come era finita nel suo letto e perché Madison era lì.
"Un brutto sogno" ma Madison non ci credette, si avvicinó a lei e passó un pollice sulla sua guancia. Non si era accorta che stava piangendo e non aveva voglia di parlarne con Madison.
Quest'ultima senza dire niente le mise una mano sulla sua per farla smettere di tremare, poi la fece sdraiare a letto e l'abbracció. Kaylee protestó un pó, ma alla fine si ritrovó con la testa sul suo petto mentre finalmente si riaddormentava.
Madison rimase sveglia a guardarla dormire, poco dopo dalla porta spuntarono Dylan e Taylor. Lì aveva avvisati che l'aveva dovuto riportare a casa. I due vedendo quella scena la guardarono confusi poi Madison gli parló sussurrando per non svegliarla.
"Ha avuto un'incubo e ricordo che questo era l'unico modo per farla riaddormentare"
"Di nuovo?" Dylan lo disse più a sé stesso che alle ragazze, ma loro sentirono e vollero spiegazioni.
"Non è la prima volta che succede, mi è capitata di sentirla alcune volte e non so che fare lei non ne parla dicendo di star bene, ma è evidente che non è così" Madison continuava a fissare Kaylee, le si spezzava il cuore a vederla così e sapere che era anche colpa sua la faceva stare anche peggio.
Dylan e Taylor scesero di sotto e dalle voci che sentivano erano arrivate anche Amber e Rachel. Madison non si era mossa neanche di un millimetro per paura di svegliarla, rimase lì assicurandosi che dormisse qualche ora. Si vedeva che era da parecchio che non dormiva, sembrava anche dimagrita.


Il Caos Che Mi Hai Lasciato DentroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora