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Non aveva dormito molto quella notte, a lungo andare Kaylee non sapeva cosa sarebbe successo. Anche dopo l'incidente aveva avuto un periodo in cui appena chiudeva gli occhi riviveva l'incidente con la sua famiglia. Per mesi aveva avuto problemi a dormire, alla fine la cosa era diventata sporadica e con Madison poi capitava sempre meno. Ora si ritrovava nella stessa situazione, l'unica cosa era che adesso era adulta e faceva un lavoro dove non poteva permettersi distrazioni e quindi avrebbe dovuto trovare una soluzione, perché per quanto tirare pugni al sacco di boxe la facesse sfogare e stancare non era una soluzione a lungo termine.
In quel momento indossava le cuffie ed era nella piccola palestra che si era montata a casa, Ever non sarebbe arrivata prima di qualche ora e lei aveva bisogno di scaricarsi un pó.
Aveva tutto il corpo imperlato di sudore, un leggerissimo affanno e la musica a tutto volume nelle orecchie le dava la carica per sferrare un pugno dopo l'altro. Poco dopo si fermó per bere un pó d'acqua e si ritrovó sulla soglia Dylan, Taylor e Madison che appena li vide sobbalzó.
"Volete farmi venire un colpo?" disse togliendosi le cuffie e prendendo un'asciugamano per asciugarsi la fronte.
"Scusa ma è mezz'ora che ti chiamo e non ci senti" disse Dylan giustificandosi.
"Non sono gay, ma sappi che se lo fossi di salterei addosso in questo momento" se ne riuscì Taylor beccandosi un'cchiataccia da parte di Madison e un leggero pugno da parte di Dylan che però rideva divertito. Kaylee invece abbassó leggermente lo sguardo imbarazzata.
"Che c'è?" fece rivolta ai due.
"Sei senza speranze" le rispose Dylan scuotendo la testa.
"Come mai qui?" domandó poi Kaylee cambiando argomento. Ormai il fatto che o Dylan o Amber entrassero in casa sua tranquillamente non la disturbava, aveva dato loro le chiavi quando era partita e continuavano ad entrare e uscire a loro piacimento.
"Oh si, bé a me mancavi" fece Dylan.
Madison nel frattempo era rimasta imbambolata a fissare Kaylee, Taylor aveva perfettamente ragione in quel momento chiunque guardandola le sarebbe saltato addosso. Era così dannatamente sexy vestita in quel modo, dei leggins belli aderenti, una conotta anch'essa aderente e poi tutta sudata. Si era eccitata solo a guardarla. Kaylee le passó davanti uscendo dalla stanza e anche il lato B era la fine del mondo.
"Madison, contieniti. Stai sbavando per terra. Neanche gli adolescenti in piena tempesta ormonale" la riprese Taylor che si mise a ridere insieme a Dylan che la guardavano divertiti. Per fortuna Kaylee non sentì quel commento.
"Idioti" rispose le allontanandosi e seguendo Kaylee in cucina.
Kaylee mise a fare il caffè, Dylan afferró una busta di biscotti lasciando una scia di briciole.
"Dopo pulisci tu" l'avvertì Kaylee e Dylan per tutta risposta le fece la linguaccia.
"Volete?" disse indicando il caffè, tutti e tre annuirono, poco dopo Taylor ricevette una chiamata e si allontanó per rispondere.
"Che farai oggi?" le domandó Dylan afferrando la tazza di caffè.
"Non lo so, tra un pó dovrebbe arrivare Ever stavo pensando di portarla a quel museo interattivo per bambini. Voi?"
"Io tra poco devo andare a lavoro" rispose Dylan. Poi entrambi si votarono verso Madison vedendo che non rispondeva, Kaylee notó sorpresa nel suo sguardo forse non si aspettava che la domanda era anche per lei e la trovó dolce.
"Oh.. Io niente per il momento" in quel momento tornó Taylor sbuffando.
"Maledetto Robson e i suoi stupidi casini" borbottó.
"Che ha fatto stavolta?" le domandó Madison, Taylor le spiegó cos'era successo e Dylan afferró Kaylee per un braccio e la trascinó con sé.
"Dylan" sbraitó Kaylee, quando le lasció il braccio.
"Ma quindi tu e Madison?" fece lui curioso.
"Io e Madison cosa?"
"Che succede tra voi?
" Non succede niente "
" Come niente? L'altra sera a quando non vi scannavate e oggi le chiedi anche che fa" disse come se fosse ovvio.
"Mi ha chiesto di essere amiche, si è scusata e ha promesso che non farà più come quella sera"
"E tu?"
"Le ho detto va bene"
"Non intendevo quello, tu che intenzioni hai? Cioè ora è tornata e a quanto pare resterà tu cosa vuoi?" Kaylee lo guardó poi si voltó verso la cucina notando le due ancora a parlare, così le rispose abbassando la voce.
"Dylan, ameró Madison credo per sempre, ma non so se oltre l'amicizia si sarà altro" disse, ed era la verità. Madison era l'amore della sua vita, ma non ha dimenticato com'è stata dopo che se ne era andata.
"Kay, io ora devo scappare grazie del caffè" disse Taylor uscendo dalla cucina insieme a Madison.
Dopo che Taylor fu uscita, arrivarono Jasmine e Ever che appena vide Kaylee le si butto addosso facendola ridere.
"Ei Ever lei è Madison, perché non stai un pó con lei e Dylan mentre parlo con la mamma?" un pó titubante andó da loro, Dylan già lo conosceva e quindi andó tranquilla.
Kaylee parló con Jasmine, che le spiegó alcune cose.
"Grazie Kay, davvero"
"Dai ora vai, non vorrai mica perdere il volo" le due si abbracciarono, poi salutó la figlia. Alla fine salutó i due e andó via.
Ever si aggrappó al collo di Kaylee senza mollarla più.
"Madison, perché non vai con loro? Penso che a Kaylee non da fastidio" disse Dylan lanciando un'occhiata a Kaylee, la quale si chiedeva che diavolo stesse escogitando.
"Dylan, credo che deve lavorare e non credo che un museo per bambini l'alletti più di tanto" provó a dire Kaylee ma Madison la sorprese.
"Vengo volentieri"
"Visto? Ora scusate ragazze ma il lavoro chiama.. Ciao piccola peste" disse rivolta a Ever che le sorrise, poi dopo un ultimo saluto uscì di casa.
Le due si guardarono e alla fine uscirono anche loro.

Il Caos Che Mi Hai Lasciato DentroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora