Capitolo 16.

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<< Ehi ragazzi >> pronunciò una voce infastidendo e interrompendo il mio sogno.

Mi girai ancora di più cercando di nascondermi da una luce accecante e cercando di proseguire il mio sonno, ma una mano mi toccò la spalla e mi scosse facendomi automaticamente mugolare.

<< Dai alzatevi >> sentii ancora mentre fu per me impossibile tenere ancora gli occhi chiusi.

Qualcosa di caldo mi stava riscaldando le gambe e mi sembrò quasi di essere legata, percepii di nuovo un tocco sulla spalla e mi uscii una specie di grugnito infastidito.
Aprii le palpebre e mi ritrovai il volto di Nathalie scrutarmi da vicino, i suoi occhi erano confusi e mi fissavano come se avessi fatto qualcosa.

Misi a fuoco il suo sguardo cercando di riprendermi dal risveglio, alzai il busto lentamente senza aggiungere niente, guardai i miei piedi che durante la notte avevo per sbaglio intrecciato a quelli di Grayson Barley e rimasi sbigottita.
Strabuzzai gli occhi e ritirai subito le gambe, guardandomi poi attorno e cercando di ricordarmi ciò che era successo durante la notte.

<< Che ci fate sdraiati qui? >> mi chiese Nathalie ancora non capendo quanto fossi rincoglionita in quel momento.

Grayson Barley si girò e sfregò i suoi occhi alzandosi a sua volta tutto assonnato.
Smisi di guardarlo prima che potesse beccarmi e incrociai gli occhi di mia sorella sempre più accigliati, probabilmente si stava chiedendo perché avessi dormito su quel divano e per di più il perché lo avessi condiviso con Barley.

<< Stavamo finendo il film >> risposi a fior di labbra e totalmente in imbarazzo, alzandomi dal divano.

Lo sguardo che fece mia sorella quando vide com'ero vestita mi fece sentire ancora peggio e cercando di allontanare altre occhiate strambe mi dileguai per trovare il mio zaino e le altre mie cose.

<< Che fai? >> mi domandò guardandomi in piedi, mentre trovai il mio cellulare.

<< Dobbiamo andare >> affermai prendendo anche il mio zaino.

<< Non vuoi fare colazione prima? >> mi domandò lei.

<< Non abbiamo tempo >> risposi come se dovessimo fare qualcosa, ma lei mi fissò accigliata non capendo il motivo per il quale volessi andarmene.

<< Ma non abbiamo tempo per che.. >> cercò di chiedermi ma io la strattonai richiamandola.

<< Andate? >> chiese Freddy mentre io feci un sorriso e mentre Nathalie annuí.

<< Ci vediamo domani amore >> gli rispose quest'ultima mandandogli un bacio volante mentre io salutai velocemente.

Uscimmo dalla porta d'ingresso e finalmente lasciai andare l'avambraccio di Nathalie che sempre più confusa mi guardò.
Poi spalancò la bocca quando mi girai per passarle le chiavi dell'auto e la fissai non capendo che cos'avesse.

<< Hai fatto qualcosa con Grayson? >> mi domandò lasciandomi a dir poco sbigottita.

<< Ma sei fuori di testa? >> le chiesi a mia volta << Neanche se fosse l'ultimo uomo rimasto sulla terra >> affermai, pensando che mi dava fastidio solo l'idea di doverlo vedere.

<< E allora perché stiamo scappando? >> mi domandò prendendomi le chiavi della macchina dalle mani.

<< Non stiamo scappando, ce ne stiamo andando >> spiegai aprendo la portiera dell'auto ed entrando all'interno.

Fece un'altra delle sue facce ridendo e ingranò la marcia conducendoci fuori dal vialetto e sgommando come solo lei sapeva fare, se avessi fatto colazione probabilmente avrei rivoltato tutto soltanto alla sua prima manovra, ma non glie lo dissi.
Dopo un po' di tempo, arrivammo finalmente nel nostro quartiere e percepii una sensazione strana alla bocca dello stomaco ma probabilmente era la fame che si faceva sentire. Nathalie parcheggiò l'auto e una volta uscite andammo verso la porta d'ingresso.

Poco più di uno scherzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora