Capitolo 27.

1.9K 85 9
                                    



Un leggero solletichio sulla guancia mi fece strizzare gli occhi, mentre un rumore famigliare incominciò ad insinuarsi nelle mie orecchie.
Ero appoggiata su di un qualcosa ma non ci feci molto caso dato il dolore lancinante alla schiena e il solletichio che riprese.

Cercai di aprire le palpebre pesanti e quando finalmente ci riuscii misi a fuoco il posto in cui ero.

Il rumore delle onde non era il solo a rimbombare, bensì percepivo un battito cardiaco regolare e ripetitivo di una persona.
Mi ricordai della notte precedente, di io che avevo bevuto, di me e Barley seduti a parlare fin quando in un lampo mi resi conto di essere appoggiata sul petto di Grayson.

Intravidi con la coda dell'occhio un insetto camminarmi sulla guancia e senza nemmeno rendermene conto cacciai un urlo rialzandomi velocemente da lui e tirandomi una manata in faccia.

<< Che diamine >> sentii borbottare mentre presi a saltellare dall'agitazione.

<< Oddio che schifo che schifo >> urlacchiai di nuovo schifata da quell'insetto.

<< Ma stai bene? >> mi chiese Barley accigliato, con tutti i capelli arruffati e una voce molto più roca rispetto al solito.

<< Non hai idea di che cos'avevo sulla
guancia >> riuscii a proferire cercando di prendere fiato.

<< Tanto da fare questa scenata mi aspetto un dinosauro >> ironizzò lui mentre io scossi la testa.

<< Di prima mattina non sopporto le tue battutine >> gli risposi piccata mentre lui si alzò togliendosi la sabbia di dosso.

<< Vogliamo parlare del tuo buongiorno sprizzante? >> continuò senza darmi
tregua << A Gerald piace? >> mi stuzzicò mentre io alzai un sopracciglio.

<< Gli piace tantissimo >> gli sorrisi io.

<< Ma quindi state o non state insieme? O è tipo il tuo zerbino? >> mi domandò ancora facendomi sbuffare.

<< Perché mi stai facendo tante
domande? >> gli chiesi non capendo dove trovasse la forza di essere fastidioso di prima mattina.

<< Voglio sapere come potrebbe prenderla quando saprà che hai dormito su di me per tutta la notte >> me la lanciò lì, mentre io sbarrai gli occhi.

<< Non ho dormito su di te! >> mi difesi mentre lui ridacchiò scuotendo la sua giacca in pelle.

<< Mi hai abbracciato tu, io non ho fatto nulla, mi sembrava brutto allontanarti nonostante non te lo meritassi >> mi disse tranquillo mentre io alzai un sopracciglio piccata.

<< Sono sicura che anche nel sonno riuscirei a ripudiarti per questo sono convinta del fatto che sia stato tu ad avvicinarmi >> dissi precisa, mentre lui ridacchiò.

<< Io ho cercato di allontanarti, ma non c'è stato verso, accetta ogni tanto la verità, non fa poi sempre così male! >> mi fece l'occhiolino lui, alzandosi e scuotendo la sabbia dai pantaloni.

<< In questo caso... >> borbottai io piccata.

<< Sono stato un gentiluomo >> concluse lui, mentre io mi fermai a fissare ciò che ci circondava.

<< Mi fa male la testa >> dissi esasperata, pensando che ovunque mi trovassi, solo perché c'era Grayson Barley, succedeva qualcosa di sbagliato.

Era proprio lui ad essere sbagliato, in tutto, e la natura lo aiutava.
Un cellulare incominciò a squillare e non appena mi girai verso di lui, lo vidi rispondere.

Poco più di uno scherzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora