Per tutto il tragitto in sella alla moto, mi ero aggrappata lateralmente cercando di non toccare Grayson Barley il più possibile.
Il vento mi aveva scompigliato tutti i capelli per metà coperti dal casco e inspiegabilmente mi sentivo bene.Guardai il paesaggio sfrecciarci attorno in tutta la sua bellezza.
La spiaggia di Los Angeles sembrava immensa avvolta da un cielo rossiccio grazie al tramonto. Barley a volte andava piano, altre volte aumentava o sorpassava le macchine e questo mi ricordava la guida di mia sorella Nathalie.Allungai una mano lasciando che l'aria la cullasse e sorrisi fissandola e sentendomi libera, fin quando una macchina mi sfrecciò affianco suonando il clacson e facendomela ritirare dallo spavento.
<< Vaffanculo! >> gli urlai io di rimando inutilmente poiché ormai aveva svoltato a destra.
<< Vedi di non farti amputare un
braccio >> rise Grayson svoltando a sinistra e facendomi sbuffare.Entrammo dentro un grande vialetto dove un complesso di appartamenti affacciati sulla spiaggia mi fecero alzare un sopracciglio.
Grayson fermò la moto ed io scesi sporcando con la scarpa la sua giacca in pelle per sbaglio.<< Stai attenta >> mi ammonì pulendosi e scendendo.
<< Come sei schizzinoso >> commentai togliendomi il casco.
Mi guardai attorno mentre anche lui a sua volta si tolse il casco e la zona mi piacque davvero tanto.
Probabilmente quegli appartamenti davanti ai miei occhi non costavano poco come invece mi aveva detto Elodie.<< Non sembrano... appartamenti... adatti a me >> borbottai osservandoli e pensando che sarebbero costati il doppio, se non il triplo poiché affacciati sulla spiaggia.
Se avessi voluto vivere per sempre a Los Angeles avrebbe anche avuto senso cercare un buon appartamento e pagare il determinato affitto, ma nel mio caso non sarei rimasta a lungo andare, e i soldi mi servivano per trasferirmi non appena avrei trovato un lavoro fuori da Los Angeles.
<< Infatti non sono quelli >> mi rispose lui.
<< Ah no? >> gli chiesi accigliata cercando di mascherare l'imbarazzo per la mia affermazione e la constatazione inutile poiché non erano quelli gli appartamenti.
Si voltò e incominciò a camminare verso la via dove dall'altra parte vi erano altri condomini che non avevo notato.
Lo seguii osservandomi attorno e notando che la zona in cui eravamo situati era piuttosto tranquilla.Ci avvicinammo e andammo davanti a un altro complesso di appartamenti e all'entrata ci aspettava un uomo in giacca e cravatta intento a parlare al cellulare.
Quando io e Grayson arrivammo davanti a lui, quest'ultimo incominciò a salutare ripetutamente l'interlocutore.<< Certo, ciao >> disse per la seconda
volta << Ok, ciao >> continuò mentre io lo guardai trattenendo una risata << Ciao, ciao, ciao, va bene, ciao! >> concluse chiudendo la chiamata e alzando lo sguardo facendo un grosso sorriso.<< Scott, come va amico! >> gli disse Grayson dandogli una calorosa stretta di mano che lui ricambiò.
<< Alla grande, ti vedo bene >> rispose quest'ultimo per poi girarsi dalla mia
parte << E tu sei Becca Marrow
giusto? >> mi domandò mentre io gli sorrisi.<< Esattamente, piacere >> gli porsi la mano.
<< Scott Begger, piacere mio >> ricambiò lui per poi incamminarsi verso l'entrata del condominio << Prima volta a Los
Angeles? >> mi chiese mentre io e Grayson lo seguimmo a ruota.<< No, io sono nata e cresciuta qui, ma poi mi sono trasferita a San Francisco >> gli spiegai in breve.
<< San Francisco? Non male come posto, ma la maggior parte delle persone ritorna sempre nel posto in cui sono cresciute >> mi rispose mentre una voglia di dirgli che me ne sarei andata prossimamente si fece largo in me.
Lasciai stare la mia lingua biforcuta e le mie risposte acide accantonandole e osservai l'ascensore enorme piazzato al centro del palazzo. Entrammo dentro e l'agente immobiliare selezionò l'undicesimo piano.
<< Non sono una persona che si trattiene molto in un solo posto >> risposi semplicemente mentre lui mi guardò.
<< Uno spirito libero? >> mi chiese mentre io lo fissai incerta.
<< Non proprio, ma la solita routine a lungo andare mi soffoca >> dissi mentre tirai un'occhiata a Grayson intento a guardarmi.
<< Questi appartamenti fanno al caso tuo allora >> mi sorrise mentre io ricambiai.
<< Lo spero >> gli risposi.
<< Gray come stanno tua mamma e
Elodie? >> gli chiese l'agente Scott, mentre Grayson distolse lo sguardo fissandolo.<< Stanno bene, tu invece come stai? >> gli domandò lui di rimando.
<< Io bene, se non fosse per quel cazzone di Fillian che continua a propinarmi un appartamento da venticinque mila dollari quando ne vale tredicimila >> gli rispose lui schietto senza preoccuparsi del linguaggio, e questa cosa mi piacque.
<< Nessun acquirente? >> gli domandò Grayson come se avesse afferrato.
<< Anche un bambino di un anno riuscirebbe a capirlo, va bene che sono bravo a vendere porca eva, ma i miracoli per ora non sono ancora riuscito a farli >> rispose secco quando l'ascensore si aprì ed uscì senza nemmeno più guardarci.
Grayson ridacchiò mentre io guardai l'enorme corridoio con pareti grigie e con una porta nella parete destra e due nella sinistra, tutte e due di colore bianco.
Seguimmo Scott che si fermò davanti alla seconda porta a sinistra e con le chiavi in mano si voltò a fissarmi con i suoi occhi azzurri e piuttosto penetranti.<< Questo è l'appartamento a cui Elodie ha pensato per te, sinceramente non credo possa essere al caso tuo dato il prezzo e la grandezza, ma non è niente male >> esordì lasciandomi interdetta e aprendo la porta d'ingresso e lasciandomi entrare.
<< Ma che gusti ha Elodie >> disse Grayson entrando dopo di me quasi disgustato mentre io lo trovai meraviglioso.
Un ampissimo salone con delle pareti verde pistacchio veniva illuminato da una grande finestra coperta da tende bianche e verdi.
Un divano ad angolo beige con cuscini bianchi e verdi padroneggiava l'intero spazio.
Una delle cose più interessanti era la cucina affacciata direttamente sul salotto, a dir poco enorme.<< A meno che tu non voglia spendere una barca di soldi e fare festini senza un domani per il breve periodo in cui rimarrai qui, anche perchè essendo complessi terminati da poco la maggior parte degli appartamenti sono ancora disabitati, saresti l'unica di questo piano >> continuò Scott.
Mi voltai a guardare Scott che incominciò a farmi strada mostrandomi quasi ogni singolo dettaglio della casa, le due camere, i due bagni, il terrazzo che affacciava davanti al quartiere.
<< Si, la vista è una cazzata >> disse disinvolto Scott rientrando dentro mentre io guardai la strada sotto di noi, sapendo che non mi sarei mai potuta permettere quell'appartamento e che la vista in effetti, era un gran punto debole.
STAI LEGGENDO
Poco più di uno scherzo
ChickLitIl suo fidanzato l'ha tradita, è stata sfrattata dal suo appartamento ed è stata licenziata in una sola settimana. Che altro le resta a Becca Marrow da fare, se non ritornarsene a vivere nella sua città natale dai suoi genitori, dove tutto in passat...