<< Becca tesoro >> borbottò mia madre, mentre presi dal frigo una scatola di
gelato << Tu non ti prepari? >> mi chiese, mentre io cercai un cucchiaio dentro la lavastoviglie.Se ne stava seduta sul tavolo in cucina a fissarmi mentre leggeva un libro di medicina, come se fosse una pagina di giornale.
Abbassò gli occhiali da vista non appena presi il cucchiaio e mi girai verso di lei.<< No >> risposi, aprendo la scatola del gelato.
<< Come no? >> chiese confusa << Le rimpatriate sono belle, rivedere tutti, le vite cambiate, un tuffo nel passato! >> aggiunse, mentre io alzai un sopracciglio.
<< Che meraviglia! >> dissi con finta enfasi, pensando che mai sarei andata a quella rimpatriata.
Il liceo era stato un incubo per me, non volevo passarci davanti, figuriamoci entrarci e rivedere tutti quanti, preferivo di gran lunga guardarmi un film sul letto e starmene a mangiare gelato fin quando non sarei morta addormentata ripiena di zucchero tanto da farmi venire la nausea.
Entrò in cucina Nathalie, e per un attimo rimasi incantata a fissarla, era bellissima, un vestito verde pastello le fasciava il corpo a meraviglia, come se lo avessero cucito a posta per lei, e i suoi capelli biondi erano raccolti in una coda laccata a pennello.
<< Beh, che dire, ti farei io >> commentai mentre lei scoppiò a ridere e mentre mia mamma mi fece una faccia da rimprovero.
<< Sempre così femminile! >> aggiunse poi, mentre io feci spallucce.
<< Quando ci vuole, ci vuole >> borbottai mentre lei scosse la testa.
<< Che ci fai ancora così? >> mi chiese Nathalie, mentre io alzai un sopracciglio.
<< In che senso? >> le domandai, facendo la finta tonta.
<< Dobbiamo andare, Freddy ci sta aspettando fuori >> mi disse indicandomi la porta, mentre io presi una cucchiaiata di gelato.
<< Non ho mai detto che sarei venuta, e Freddy non è arrivato ancora >> le feci notare mentre lei alzò un sopracciglio.
<< Pensavo fosse scontato che venissi anche tu! >> continuò lei, mentre io la fissai con ancora il cucchiaio in bocca.
<< Non ne ho proprio voglia, mi sta anche facendo male la pancia >> m'inventai mentre lei piegò la testa lateralmente mettendosi le mani sui fianchi.
<< E mangi il gelato? >> mi chiese giustamente lei, mentre io feci un sorriso da schiaffi.
<< È un ottimo medicinale, vero
dottoressa? >> mi voltai verso mia madre, mentre lei alzò un braccio.<< Io non ti rispondo più >> disse lei facendomi ridere.
Un clacson ci fece girare tutte verso il vialetto, dove si poteva intravedere la macchina di Freddy e quest'ultimo seduto dentro.
Nathalie in fretta iniziò a cercare la sua borsetta mentre io alzai un sopracciglio.<< Uuh è arrivato >> borbottai io, sentendo allo stesso tempo una morsa dentro di me.
Era una sensazione strana, perché se fino a qualche secondo fa ero serena e più che convinta nel non volerci andare, una parte di me, mi stava dando della fifona, sentivo che rimanere a casa forse non era la cosa giusta, ma allo stesso tempo non mi sentivo lo stesso in grado, non mi sentivo pronta.
Fissai Nathalie inerme, mentre lei prese le ultime cose e si girò a guardarmi con uno sguardo rammaricato sul ciglio della porta d'ingresso, avrebbe probabilmente voluto mi comportassi in maniera differente, e per un secondo il sorrisetto mi sparì dal volto, mentre appoggiai il gelato sul bancone e mentre lei corrucciò le labbra.
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Poco più di uno scherzo
Chick-LitIl suo fidanzato l'ha tradita, è stata sfrattata dal suo appartamento ed è stata licenziata in una sola settimana. Che altro le resta a Becca Marrow da fare, se non ritornarsene a vivere nella sua città natale dai suoi genitori, dove tutto in passat...