L'essenziale è invisibile agli occhi

Capitolo I "Segreti"

È passato esattamente un anno un mese e dodici giorni dalla fine di Erkenci Kus,ci sono stati compleanni anniversari e il natale, tante cose sono cambiate ma tante altre sono rimaste uguali.
"Demettttt" ecco come al solito urla sempre, alcune volte mi domando se pensa che io sia sorda. In questa casa ci sono sempre urla ma in fin dei conti é bello, ed é ancora più bello averlo intorno.
"Demet dove sei? devo andare sul set" Can come al suo solito non mi trova mai, come se la nostra casa fosse una villa delle Kardashian. Mentre rido dei miei stessi pensieri di rimando urlo "Sono nel guardaroba, dove vuoi che vada?"
"Vita mia sparisci continuamente" e parte subito  facendomi il solletico, tra me e me penso di amare quest'uomo sempre di più, riesce a rendere speciale anche una semplice mattinata, anche se sa benissimo quanto io odi il solletico.
"Dai Can perfavore" dico dimenandomi dalle sue braccia divertita.
"Che ora sono?" dico cercando la borsa e prendendo il copione di Dek sotto una pila di documenti, é inutile per quanto io cerchi di essere ordinata finisco sempre per fare un grande casino.
"Amore sono le nove, siamo in ritardo" ecco questo é un altro mio grande difetto l'essere perennemente in ritardo, se mi dovessero descrivere non potrebbero mancare le due paroline magiche "disordine" e "ritardo".
"Oddio è tardissimo io prima di andare sul set devo assolutamente fare due chiacchiere con Rutkay non lo vedo da tempo" afferro prontamente la borsa le chiavi e ci dirigiamo fuori la porta. Quando guardo queste casetta penso a quanta strada abbiamo fatto per essere qui, nulla é stato facile, nulla é facile tutt'ora, molte volte sembra di vivere un incubo, ma quando attraversiamo quella porta e la richiudiamo alle nostre spalle, il mondo fatto da Dem e Can prende vita, siamo noi e basta, senza fan, senza manager, semplicemente due ragazzi imperfetti che cercano di amarsi.
A distrarmi dai miei pensieri é Can "Dem stai attenta alla guida, quando arrivi avvisami sennò sto in pensiero" con queste semplici parole mi fa capire quando io sia fortunata ad avere accanto quest'uomo.
"Tranquillo amore, ti avviserò, appena stacco dal set ci vediamo a casa" mi avvicino a lui e gli do un bacio a fior di labbra.
"Sei bellissima, non far innamorare troppi uomini oggi, buon lavoro amore" detto questo salgo in macchina e faccio partire una chiamata verso l'amico di sempre. Dall'altro capo del telefono sento una voce super squillante ed esuberante come sempre, é uno spasso avere un amico come lui, anche nei giorni negativi sa sempre come migliorare il tutto.
"Amoreee, buongiorno, il tuo unico e affascinante amico è qui per te", come volevasi dimostrare anche questa mattina è super pimpante pronto ad affrontare la giornata, a volte invidio il suo spirito.
"Rut andiamo a fare colazione prima che vado sul set di Dek?"
Rutkay non si fa cogliere impreparato e con aria pimpante risponde "Certo lo sai che ho sempre fame, il tuo fusto dove lo hai lasciato stamattina?" Rido alla frecciatina sul bel fusto, é incredibile sembra che alcune volte voglia saltargli addosso, questa cosa mi diverte molto.
"Rut è andato sul set, dai stacco ci vediamo fra dieci minuti al bar all'incrocio della sesta strada" aspetto la sua risposta ci salutiamo e metto giù.
Mi guardo l'ultima volta allo specchio sistemandomi il rossetto, faccio un bel sorriso allo specchio e siamo pronte per affrontare un nuovo giorno.
"Alla buon ora amica cara" esordisce Rutkay venendomi incontro
"Dai Rut ho fatto solo due minuti di ritardo non essere esagerato" lo saluto baciandogli le guance.
"Va bene, va bene dai bella donzella accomodiamoci dentro"
Entriamo dentro e iniziamo a guardare il menù, gli occhi di Rutkay vedo che si iniziano a trasformare in dei cuoricini, conoscendolo vorrebbe prendersi ogni tipo di cornetto. Dopo un'eterna indecisione, finalmente facciamo il nostro ordine, prediligendo il nostro amato pistacchio.
Mentre addentiamo i nostri cornetti con il ripieno al pistacchio che fuoriesce ovunque, Rutkay esordisce "comunque il cibo è la cosa migliore che esista altro che gli uomini" e inizio a ridere a crepapelle, é inutile nessuno riesce a mettermi a mio agio e a farmi stare così bene come fa lui, questo suo lato divertente, spensierato fa diventare leggera anche a me.
"In effetti hai ragione" e rido continuando a mangiare.
"Demet mi spiace ma tu non sei chiamata in questione in questo caso, hai accanto quel santo e bonazzo di Can Yaman, dai amica mia sei stata benedetta da Dio e da tutti i santi"
"Rutkay non gridare altrimenti sono rovinata, però può darsi che tu abbia ragione" e rido sotto i baffi come una bimba. Vedo il viso di Rutkay incupirsi e divenire serio e adesso so che mi tocca una bella paternale. Adesso so già che inizierà a toccare un tasto che non ho nessuna voglia di affrontare.
"Demo quando ti libererai di questo peso? Il giorno del compleanno di Can fate due anni che state insieme, avete intenzione di nascordervi ancora per molto?"
"Rut non ritorniamo su questo discorso, lo sai come la penso, è un disastro già adesso così, abbiamo già l'attenzione mediatica addosso, ti immagini se dico che io e Can stiamo insieme? Non ci voglio proprio pensare, sarebbe un casino. Lo sai che soffro d'ansia e già sto male a stare al centro dell'attenzione per il mio lavoro, se anche la mia vita privata viene spiattellata in giro mi verrebbe una crisi di nervi"
"Demet non voglio mettere un dito nella piaga, ma così è meglio? Non avete la libertà neanche per andare fuori a cena , fare la spesa insieme, fare una passeggiata. Ti rendi conto? Siete sempre li a nascondervi e a negare" . Le parole che escono dalla bocca di Rutkay pur facendomi un gran male so che sono la pura verità so che lo dice per il mio bene, ma allo stesso tempo non riesco ad accettarle.
"Rut pensi che non stia male? Alcune volte vorrei gridarlo al mondo ma tutte le cose che sono successe me lo impediscono. Per un momento mettiti nei miei panni, mi sento uno schifo quando dicono che Can sta con un'altra ragazza, in quei momenti vorrei gridare al mondo e dire che Can è solo mio. Ma come in tutte le cose c'è il risvolto della medaglia "