Alone - Harry Styles , Shawn Mendes

Capitolo 38.

Sierra

10/05/2019

Sono così nervosa che mi sto torturando i miei capelli leggermente arricciati , da quasi un'ora. Tra poco arriveranno i genitori di Shawn da Toronto, e mi sento così tesa che potrei svenire a momenti. Lui invece è accanto a me in auto , che guida velocemente verso l'aeroporto di La Guardia con un sorriso a trentadue denti che nonostante il mio stato d'animo, mi rasserena. Dopo che sono tornata da Boston , e dopo aver parlato con i miei genitori, non ho avuto il coraggio di dirgli la verità; non ho avuto il coraggio ancora una volta, di dirgli che dovrò trasferirmi a Seoul per Will, e non ho avuto il coraggio di dirgli che i miei genitori adesso non mi parlano proprio per questi motivi. L'unica a restarmi accanto è stata Lara, che nonostante il suo essere in disaccordo , ha capito ciò che provo per Shawn, e ha messo da parte tutte le cazzate riguardanti la mia vita. Vorrei potergli raccontare tutto, ma so che finirebbe ciò che abbiamo costruito sin ora, e dal momento in cui io mio sento così felice, non voglio farlo per nulla al mondo. Intanto, mi godo il suo sorriso perfetto , mentre le mie gambe sono sulle sue, e il suo sguardo che tanto amo; è fermo e concentrato sulla strada, mentre il suo profilo mi dice più di quanto si possa sperare. Mi accarezza il ginocchio con le sue mani enormi, mentre il suo sorriso riempie il mio cuore, e la sua maglia nera, mi fa pensare a quanto mi piacerebbe strappargliela di dosso proprio come ieri, quando ci siamo rivisti dopo due giorni lontani. Mi avvicino a lui col capo, appoggiandoglielo sulla grossa spalla, e lasciando che un piccolo bacio mi venga stampato sui capelli appena lavati sentendomi protetta come mai prima d'ora.

<<A cosa pensi piccola?>> il suo odore mi inebria la mente e tutto ciò che vorrei dire.

<<Al fatto che sono emozionata>> ammetto sorridendo e col cuore che palpita a mille come un treno in corsa.

<<Per i miei genitori o al fatto che tra poco andremo a vivere insieme?>> chiede con sicurezza.

<<Per entrambe>> dico euforica <<Non vedo l'ora Shawn>> sorrido.

<<Anch'io, e non vedo l'ora di portarti nella mia realtà>> dice con voce diretta e sicura.

<<Sei fortunato perché fino a settembre non dovrò lavorare>> dico con felicità <<Posso seguirti nel tour, e mi sembra un sogno>> dico viaggiando con la mente.

<<Non immagini quanto io non veda l'ora di mostrarti alcune tra le città più belle del mondo>> è felice, ma mai quanto me. Mi accoccolo sempre di più a lui, lasciandoci New York alle spalle e dirigendoci in aeroporto dove il volo atterrerà tra meno di 10 minuti.

<<Dov'è Jake?>> chiedo dolcemente.

<<Gli ho dato la giornata libera, non volevo che fosse presente ad evento così importante>> sorride tenendo gli occhi fissi sulla strada.

<<Sono d'accordo>> mi alzo e gli stampo un piccolo bacio sulla guancia facendolo arrossire; mi piace quando lo fa. <<Piacerò ai tuoi genitori?>> chiedo titubante; è la mia più grande paura.

<<Certo piccola, sei grandiosa>> dice con enfasi pompando la mia sicurezza. <<Ma mia madre ti ha già vista>> ammette improvvisamente.

<<I...in che senso?>> chiedo titubante.

<<Alla prova del tuo primo abito per il Met, ti scattai qualche foto e la inviai a lei>>

<<Cosa???>> chiedo col cuore a mille.

<<Piccola stai tranquilla, ti ha adorato già da quel momento>> dice con un sorriso a trentadue denti; cosa penserà la mamma di me?